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Dichiarazioni dure, quelle di Valentino, che spara a zero sul pilota australiano. La guerra è iniziata.
Cosa ne pensate?
Estoril (POR) - Temporale all'Estoril, ma non solo in pista e sul paddock.
E' Rossi che si scatena, dopo aver subito le dichiarazioni pepate di Stoner ed essersi preso un gestaccio dall'australiano all'ultimo giro. Si sa che Stoner non sopporta di essere seguito, figuriamoci da Rossi.
Oramai è lotta aperta tra due piloti che non si amano…
Rossi, come inizia la guerra di oggi? "E' stato casuale, avevo rallentato per prendere fiato all'ultimo giro e mi sono attaccato a lui…".
E questo a lui non piace… "A me non piace quando leggo le sue dichiarazioni nelle quali parla di cose che non sa. Parla del mio infortunio alla spalla come fosse un primario. Probabilmente gli sto antipatico, ma se non vuole essere seguito, deve correre da solo".
Insomma, la guerra è aperta, ma Rossi come sta? "Miglioramento, questa è la parola d'ordine. Miglioramento nel gap rispetto al più veloce, miglioramento dal primo turno, miglioramento perché guido bene e mi posso concentrare sulla guida. Vedo la luce, sono in forma, c'è ancora qualche dolore, ma va meglio".
Cosa stai provando di nuovo e cosa proverai lunedì? "Sto provando una gestione elettronica diversa che ha migliorato l'erogazione. C'è solo da migliorare un po' la trazione e da continuare a lavorare sulla distribuzione dei pesi. Lunedì avremo anche novità alla parte anteriore… Abbiamo molta carne sul fuoco. Adesso ci manca qualche decimo, ma intanto in una giornata sono stato quarto e quinto, non male, Pedrosa e Lorenzo vanno ancora più forte, Sic è più vicino a me, ma va molto bene".
Marco Simoncelli, tuo amico e fan, inizia a dar fastidio?
"Si, anche se è un amico, uno che mi stima, con il quale sto bene assieme e mi diverto, ma in pista siamo rivali, siamo due piloti aggressivi e non mi aspetto favori, come non li aspetta lui da me. Diciamo che se fa belle gare e arriva dietro, sono più contento".
Torniamo a Stoner, da cosa nasce questa antipatia?
"Non so, ma appena mi ha visto in difficoltà non ha esitato a spararmi addosso. Se voleva stendermi, doveva farlo in pista, in gara, non a parole. Ho paura di essere la sua ossessione. Lui dice che io sono scorretto, che ha paura di stare in pista assieme a me. Credo che tutto derivi dal fatto che ha perso a Laguna Seca nel 2008, quella splendida battaglia. Da allora ha iniziato a piangere e a cercare scuse. Non siamo stati scorretti, come non lo sono stati Rainey e Schwantz nel loro tremendo duello a Suzuka nel 1991. Nello sport è così: uno vince, l'altro perde".
A Casey non è piaciuto che tu sia andato a chiedergli scusa dopo l'incidente a Jerez con il casco in testa… "Io ho fatto una cosa che sentivo, e non certo perché c'erano le telecamere. Non credo ci sia il galateo per chiedere scusa con o senza casco e poi ci si parla con il casco e i guanti dopo un incidente. E' la vecchia regola delle minimoto!
Mi aspettavo un vaffa, una serie di offese, non dichiarazioni sul fatto che usavo la spalla come una scusa".
Bene, cosa ne pensate?
Francamente è una storia già vista con Biaggi e Gibernau, il passaggio dalla rivalità all'odio. Complici piloti furbi (Rossi) che sanno usare la tensione come arma per caricarsi positivamente ed altri meno scaltri, come Stoner, che abboccano alle provocazioni dei media e che esteriorizzano cose che invece sarebbe meglio tenersi dentro. Bene, da domani la sfida continua, in pista, speriamo.
Cosa ne pensate?
Estoril (POR) - Temporale all'Estoril, ma non solo in pista e sul paddock.
E' Rossi che si scatena, dopo aver subito le dichiarazioni pepate di Stoner ed essersi preso un gestaccio dall'australiano all'ultimo giro. Si sa che Stoner non sopporta di essere seguito, figuriamoci da Rossi.
Oramai è lotta aperta tra due piloti che non si amano…
Rossi, come inizia la guerra di oggi? "E' stato casuale, avevo rallentato per prendere fiato all'ultimo giro e mi sono attaccato a lui…".
E questo a lui non piace… "A me non piace quando leggo le sue dichiarazioni nelle quali parla di cose che non sa. Parla del mio infortunio alla spalla come fosse un primario. Probabilmente gli sto antipatico, ma se non vuole essere seguito, deve correre da solo".
Insomma, la guerra è aperta, ma Rossi come sta? "Miglioramento, questa è la parola d'ordine. Miglioramento nel gap rispetto al più veloce, miglioramento dal primo turno, miglioramento perché guido bene e mi posso concentrare sulla guida. Vedo la luce, sono in forma, c'è ancora qualche dolore, ma va meglio".
Cosa stai provando di nuovo e cosa proverai lunedì? "Sto provando una gestione elettronica diversa che ha migliorato l'erogazione. C'è solo da migliorare un po' la trazione e da continuare a lavorare sulla distribuzione dei pesi. Lunedì avremo anche novità alla parte anteriore… Abbiamo molta carne sul fuoco. Adesso ci manca qualche decimo, ma intanto in una giornata sono stato quarto e quinto, non male, Pedrosa e Lorenzo vanno ancora più forte, Sic è più vicino a me, ma va molto bene".
Marco Simoncelli, tuo amico e fan, inizia a dar fastidio?
"Si, anche se è un amico, uno che mi stima, con il quale sto bene assieme e mi diverto, ma in pista siamo rivali, siamo due piloti aggressivi e non mi aspetto favori, come non li aspetta lui da me. Diciamo che se fa belle gare e arriva dietro, sono più contento".
Torniamo a Stoner, da cosa nasce questa antipatia?
"Non so, ma appena mi ha visto in difficoltà non ha esitato a spararmi addosso. Se voleva stendermi, doveva farlo in pista, in gara, non a parole. Ho paura di essere la sua ossessione. Lui dice che io sono scorretto, che ha paura di stare in pista assieme a me. Credo che tutto derivi dal fatto che ha perso a Laguna Seca nel 2008, quella splendida battaglia. Da allora ha iniziato a piangere e a cercare scuse. Non siamo stati scorretti, come non lo sono stati Rainey e Schwantz nel loro tremendo duello a Suzuka nel 1991. Nello sport è così: uno vince, l'altro perde".
A Casey non è piaciuto che tu sia andato a chiedergli scusa dopo l'incidente a Jerez con il casco in testa… "Io ho fatto una cosa che sentivo, e non certo perché c'erano le telecamere. Non credo ci sia il galateo per chiedere scusa con o senza casco e poi ci si parla con il casco e i guanti dopo un incidente. E' la vecchia regola delle minimoto!
Mi aspettavo un vaffa, una serie di offese, non dichiarazioni sul fatto che usavo la spalla come una scusa".
Bene, cosa ne pensate?
Francamente è una storia già vista con Biaggi e Gibernau, il passaggio dalla rivalità all'odio. Complici piloti furbi (Rossi) che sanno usare la tensione come arma per caricarsi positivamente ed altri meno scaltri, come Stoner, che abboccano alle provocazioni dei media e che esteriorizzano cose che invece sarebbe meglio tenersi dentro. Bene, da domani la sfida continua, in pista, speriamo.
