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La guerra sotterranea tra Dorna e Case

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1La guerra sotterranea tra Dorna e Case Empty La guerra sotterranea tra Dorna e Case Lun Dic 12, 2011 10:35 am

Penna

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Ezpeleta vede un futuro tutto CRT nella MotoGP, la Honda non vuole vincoli. Il braccio di ferro è appena iniziato.

Non è un periodo molto interessante per chi ama e segue la MotoGP: il lungo letargo invernale che, da novembre a febbraio, spegne i motori è una mazzata per chi vorrebbe vedere in azione i piloti e le moto del mondiale.
A cercare e a ragionare, però, qualcosa di interessante lo troviamo… dopo aver cercato e ascoltato, possiamo affermare che è in corso una guerra sotterranea e non pubblicamente dichiarata tra Case e Dorna.

Recentemente Carmelo Ezpeleta che, in un'intervista ad un giornale spagnolo, poi ripresa, riarrangiata e mixata da molti ha, in sintesi, affermato: "Entro il 2013 ci saranno solo CRT". C'è chi ha detto "Ci potrei anche stare" (Rossi) e chi ha detto decisamente "No" (Stoner).
Ma c'è un aspetto sul quale in pochi si sono soffermati: in MotoGp non è obbligatorio, a meno di riscrivere il regolamento, correre con le CRT. Questo significa che, se la Honda, tanto per fare un nome, vorrà correre anche nel 2014 con un prototipo avanzato e costosissimo, lo potrà fare, eccome. Basterà avere la cilindrata giusta e l'alesaggio di 81 mm. Certo, è probabile l'arrivo di una "monocentralina" che limiterà drasticamente i giri, ma pensate che la Honda (o la Yamaha o la Ducati) non siano in grado di esplorare nuovi territori tecnici che potrebbero chiamarsi sospensioni, freni, telai o perfetto sfruttamento della gomma con una moto costruita per esaltare i pneumatici?
Lo sa bene anche Livio Suppo (uomo d'azione e di politica della HRC nelle corse) che in un intervento durante Motorshow a chi gli chiedeva se nel 2013 si vedranno in pista solo le CRT, ha risposto invocando la riflessione e la calma. Come a dire: Carmelo spinge dalla sua parte, noi dalla nostra. In pratica ricordando che la Honda non è solo il "diavolo" evocato da Ezpeleta che "taglieggia" i team privati e che noleggia cambi da 650.000 euro, ma la grande potenza che motorizza la Moto2 e buona parte della Moto3. Senza dimenticare che è la marca campione del mondo e che schiera quattro moto nella top class. La guerra sotterranea è iniziata: da una parte la Dorna che vuol ridurre i costi e i contenuti tecnici, dall'altra le Case che non amano troppe restrizioni.

Bella sfida, vero?
Cosa ne pensate?
E poi: anche con regole ristrettive, che possibilità ha un privato di battere una grande Casa costruttrice?

http://www.latribudelle2ruote.it/

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