La Superbike 2012 è ripartita esattamente da dove si era fermata, cioè con Carlos Checa e la Ducati a condurre le danze. La zavorra imposta alla 1198R per rimettere in gioco le avversarie dopo la mattanza della passata stagione (15 vittorie in 26 gare!) pare non influire più di tanto sulle prestazioni dello scatenato spagnolo. Proprio come Max Biaggi aveva previsto.
“Sono stato facile profeta, se fosse stato un problema serio avrebbero fatto girare Checa tutto l'inverno per trovare la soluzione, invece gli è bastato qualche giro per tornare davanti a tutti”
puntualizza il pentacampione staccato di sette decimi al termine di una giornata condizionata anche dalla rovinosa collisione con Maxime Berger. Com'è successo?
“Al tornantino Honda lui ha percorso una traiettoria molto larga, io sono arrivato veloce all'interno e le linee si sono incrociate. Appena rientrati al box ci siamo chiariti, è stato un contatto del tutto casuale e tra di noi è tutto a posto”.
Com'è andato il primo giorno di lavoro con Aligi Deganello, il tuo nuovo capotecnico?
“Ci stiamo imparando a conoscere e soprattutto lui sta imparando a conoscere la moto. Non è nuovo solo lui, ma anche il resto della mia squadra. E' tutto da rodare”.
Biaggi è tornato in stanza più presto del solito. La Ducati è già in fuga e il neocompagno Eugene Laverty resta davanti, com'era successo a Portimao. Quando basta per non dormire sugli allori.
“Sono stato facile profeta, se fosse stato un problema serio avrebbero fatto girare Checa tutto l'inverno per trovare la soluzione, invece gli è bastato qualche giro per tornare davanti a tutti”
puntualizza il pentacampione staccato di sette decimi al termine di una giornata condizionata anche dalla rovinosa collisione con Maxime Berger. Com'è successo?
“Al tornantino Honda lui ha percorso una traiettoria molto larga, io sono arrivato veloce all'interno e le linee si sono incrociate. Appena rientrati al box ci siamo chiariti, è stato un contatto del tutto casuale e tra di noi è tutto a posto”.
Com'è andato il primo giorno di lavoro con Aligi Deganello, il tuo nuovo capotecnico?
“Ci stiamo imparando a conoscere e soprattutto lui sta imparando a conoscere la moto. Non è nuovo solo lui, ma anche il resto della mia squadra. E' tutto da rodare”.
Biaggi è tornato in stanza più presto del solito. La Ducati è già in fuga e il neocompagno Eugene Laverty resta davanti, com'era successo a Portimao. Quando basta per non dormire sugli allori.