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Reduce da alcune uscite con la moto da cross - ovviamente una Husqvarna che, come è noto, fa parte del gruppo BMW - Marco Melandri può finalmente parlare delle prime impressioni sulla sua nuova moto.
- Ti sei dato anche tu al motocross?
"Ho sempre girato con la moto da cross sin da bambino. - ci ha detto Marco - Mi diverto di più che non con il supermotard. Il motocross è più fisico. Giro dove capita qui nei dintorni".
- Essendo entrati nel 2012, puoi finalmente farci un primo commento sulle prime prove che hai svolto a Portimao (Marco era vincolato dal contratto Yamaha fino al 31 dicembre).
"Abbiamo svolto due buoni test grazie al bel tempo che abbiamo trovato consentendoci di fare tanti chilometri. Sinceramente non so quanto siamo realmente lontani dai primi. Credo che siamo un po' più avanti di quello che mi aspettavo. Abbiamo raccolto tantissimi dati e so che in Germania stanno lavorando molto".
- Hai trovato molte differenze con la R1 che hai usato lo scorso anno?
"E' una moto completamente diversa dalla Yamaha. Mi aspettavo molte delle cose negative che ho trovato ma sono stato positivamente colpito dalle tante cose positivo che invece non credevo di trovare. La strada è lunga ma se prima di provare la moto ero preoccupato, ora sono consapevole che è possibile fare un buon lavoro".
- La fiducia è data anche dal fatto di avere vicino persone con le quali hai già lavorato?
"E' fondamentale avere delle persone con le quali hai già lavorato. Sanno trasferire in aspetti tecnici le tue sensazioni. Ogni pilota ha un proprio stile di guida e se le persone sanno già cosa vuoi aiuta molto".
- Ti ha lasciato un cattivo ricordo la stagione con la Yamaha?
"No, perché ho vinto quattro gare e sono finito secondo nel mondiale. A metà stagione abbiamo affrontato con tutta la squadra un momento difficile ma l'esperienza non è stata negativa".
- Tornando a quest'anno, pensi che sia un problema lavorare con una sola moto?
"Ho sempre corso con due moto, anche se è vero che in gara ne usi una sola... Non credo che ci sia veramente un grande risparmio in termini economici ed per i team si tratta di un maggior lavoro perché hanno minor tempo per intervenire sulla moto"
- Anche alla luce dei test di fine stagione, quali pensi siano i candidati per il titolo 2012?
"Per il campionato penso che il favorito sia ancora Carlos Checa. In ottica di campionato vedo più pericoloso Laverty che non Biaggi, perché penso che Eugene sarà più costante nei risultati. Rea, poi, avrà una moto competitiva sin dall'inizio e sarà un avversario ostico. Dal nostro punto di vista, mi auguro che io ed Haslam possiamo lottare sin dalla prima gara per il podio".
- Quali sono i tuoi obiettivi 2012 in termini di lavoro?
"Punto a sfruttare meglio le qualifiche ed a portare sempre a casa punti, con costanza ed in ottica campionato..."
La sfida è lanciata: Marco si candida per la vittoria finale...
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- Ti sei dato anche tu al motocross?
"Ho sempre girato con la moto da cross sin da bambino. - ci ha detto Marco - Mi diverto di più che non con il supermotard. Il motocross è più fisico. Giro dove capita qui nei dintorni".
- Essendo entrati nel 2012, puoi finalmente farci un primo commento sulle prime prove che hai svolto a Portimao (Marco era vincolato dal contratto Yamaha fino al 31 dicembre).
"Abbiamo svolto due buoni test grazie al bel tempo che abbiamo trovato consentendoci di fare tanti chilometri. Sinceramente non so quanto siamo realmente lontani dai primi. Credo che siamo un po' più avanti di quello che mi aspettavo. Abbiamo raccolto tantissimi dati e so che in Germania stanno lavorando molto".
- Hai trovato molte differenze con la R1 che hai usato lo scorso anno?
"E' una moto completamente diversa dalla Yamaha. Mi aspettavo molte delle cose negative che ho trovato ma sono stato positivamente colpito dalle tante cose positivo che invece non credevo di trovare. La strada è lunga ma se prima di provare la moto ero preoccupato, ora sono consapevole che è possibile fare un buon lavoro".
- La fiducia è data anche dal fatto di avere vicino persone con le quali hai già lavorato?
"E' fondamentale avere delle persone con le quali hai già lavorato. Sanno trasferire in aspetti tecnici le tue sensazioni. Ogni pilota ha un proprio stile di guida e se le persone sanno già cosa vuoi aiuta molto".
- Ti ha lasciato un cattivo ricordo la stagione con la Yamaha?
"No, perché ho vinto quattro gare e sono finito secondo nel mondiale. A metà stagione abbiamo affrontato con tutta la squadra un momento difficile ma l'esperienza non è stata negativa".
- Tornando a quest'anno, pensi che sia un problema lavorare con una sola moto?
"Ho sempre corso con due moto, anche se è vero che in gara ne usi una sola... Non credo che ci sia veramente un grande risparmio in termini economici ed per i team si tratta di un maggior lavoro perché hanno minor tempo per intervenire sulla moto"
- Anche alla luce dei test di fine stagione, quali pensi siano i candidati per il titolo 2012?
"Per il campionato penso che il favorito sia ancora Carlos Checa. In ottica di campionato vedo più pericoloso Laverty che non Biaggi, perché penso che Eugene sarà più costante nei risultati. Rea, poi, avrà una moto competitiva sin dall'inizio e sarà un avversario ostico. Dal nostro punto di vista, mi auguro che io ed Haslam possiamo lottare sin dalla prima gara per il podio".
- Quali sono i tuoi obiettivi 2012 in termini di lavoro?
"Punto a sfruttare meglio le qualifiche ed a portare sempre a casa punti, con costanza ed in ottica campionato..."
La sfida è lanciata: Marco si candida per la vittoria finale...
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