Monza SBK gara 1: La prima di Laverty
La Superbike è partita con l'incognita legata alla scelta del pneumatico posteriore. La Pirelli ha consigliato la mescola più dura per non avere problemi durante la gara..Biaggi, ma anche Camier e Laverty, si sono infatti lamentati per tutto il week end per problemi di "blisteraggio" (perdita di gomma nella fascia centrale del pneumatico) causati dalle temperature (oltre 41° sul tracciato) e dalle pazzesche velocità. Qualcuno ha optato per questa scelta altri hanno rischiato contando sul vantaggio dei primi passaggi.
Troy Corser ha fatto una partenza delle sue ma si è capito subito che Biaggi sarebbe stato della partita in questo accompagnato da Eugene Laverty, un mostro qua a Monza. Eccellente comunque l'avvio in casa Yamaha con Melandri in scia ai leader. Bellissimo il duello lì davanti con il missile di Noale costantemente a quota 333 km/h mentre Badovini, causa un lungo purtroppo è sceso molto in classifica. Michel Fabrizio lo aveva detto alla vigilia che sarebbe stata la gara di riscatto ed il romano lo ha fatto capire alla terza tornata staccando il crono veloce a soli quattro decimi dal record di Crutchlow 2010.
La telecamera on board non mente..l'Aprilia con il post bruciatore sempre acceso è stata il terrore per tutti. Ne sa qualcosa Haslam che ha tentato il riaggancio ma è apparso evidente che il rischio dell'errore è sempre vicino così come è avvenuto in prima variante nel settimo passaggio. Dolori, come ci si aspettava in casa Ducati. Carlos Checa ha cercato di metterci una pezza ma lo spagnolo, guidando al limite delle sue possibilità, ha lottato a lungo con Haga per la nona posizione. Il giapponese, autore di un lungo alla Roggia per resistere a Camier ha risolto la cosa, a maggior ragione dopo essere stato penalizzato da un passaggio lento ai box per non aver ceduto la posizione come avrebbe dovuto fare.
Al decimo passaggio un errore di Biaggi ha favorito l'allungo di Laverty. Il romano ha sbagliato in prima variante venendo risucchiato sia da Haslam che da Melandri. Indigesta a molti la staccata in fondo al rettilineo. Haslam ha stretto i denti con Melandri ma per evitare un probabile contatto nel quattordicesimo passaggio ha fatto un nuovo dritto porgendo il fianco al rivale. Gli ultimi giri non hanno regalato grosse novità lì davanti. Per fortuna ci hanno pensato Corser e Rea a tenere alto lo spettacolo. La coppia , in lotta per la sesta posizione, a forza di spingere hanno cercato il riaggancio con Fabrizio, ma il romano in questa occasione ha saputo tenere duro. Eugene Laverty ha concluso davanti a tutti con una ultima scarica di adrenalina finale.
L'inglese al primo centro in carriera, in Parabolica ha quasi perso il posteriore, ma ha saputo gestire la perdita di aderenza chiudendo davanti a Biaggi ed Haslam che ha fatto sua la volata su Melandri. Ottimo quinto Fabrizio, incisivo e grintoso come nei tempi migliori. Nono Carlos Checa con la prima delle Ducati. Lo spagnolo tiene la leadership della classifica con 30 lunghezze su Biaggi e 41 su Melandri.
1 Laverty E. (IRL) Yamaha YZF R1 31'09.584 (200,232 kph)
2 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 1.575
3 Haslam L. (GBR) BMW S1000 RR 3.078
4 Melandri M. (ITA) Yamaha YZF R1 3.255
5 Fabrizio M. (ITA) Suzuki GSX-R1000 11.812
6 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 12.371
7 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 13.280
8 Camier L. (GBR) Aprilia RSV4 Factory 17.419
9 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 17.569
10 Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 18.420
11 Badovini A. (ITA) BMW S1000 RR 20.031
12 Guintoli S. (FRA) Ducati 1098R 20.405
13 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX-10R 26.693
14 Berger M. (FRA) Ducati 1098R 38.429
15 Xaus R. (ESP) Honda CBR1000RR 40.164
16 Haga N. (JPN) Aprilia RSV4 Factory 49.081
17 Aitchison M. (AUS) Kawasaki ZX-10R 57.930
18 Lai F. (ITA) Honda CBR1000RR 1'03.039
La Superbike è partita con l'incognita legata alla scelta del pneumatico posteriore. La Pirelli ha consigliato la mescola più dura per non avere problemi durante la gara..Biaggi, ma anche Camier e Laverty, si sono infatti lamentati per tutto il week end per problemi di "blisteraggio" (perdita di gomma nella fascia centrale del pneumatico) causati dalle temperature (oltre 41° sul tracciato) e dalle pazzesche velocità. Qualcuno ha optato per questa scelta altri hanno rischiato contando sul vantaggio dei primi passaggi.
Troy Corser ha fatto una partenza delle sue ma si è capito subito che Biaggi sarebbe stato della partita in questo accompagnato da Eugene Laverty, un mostro qua a Monza. Eccellente comunque l'avvio in casa Yamaha con Melandri in scia ai leader. Bellissimo il duello lì davanti con il missile di Noale costantemente a quota 333 km/h mentre Badovini, causa un lungo purtroppo è sceso molto in classifica. Michel Fabrizio lo aveva detto alla vigilia che sarebbe stata la gara di riscatto ed il romano lo ha fatto capire alla terza tornata staccando il crono veloce a soli quattro decimi dal record di Crutchlow 2010.
La telecamera on board non mente..l'Aprilia con il post bruciatore sempre acceso è stata il terrore per tutti. Ne sa qualcosa Haslam che ha tentato il riaggancio ma è apparso evidente che il rischio dell'errore è sempre vicino così come è avvenuto in prima variante nel settimo passaggio. Dolori, come ci si aspettava in casa Ducati. Carlos Checa ha cercato di metterci una pezza ma lo spagnolo, guidando al limite delle sue possibilità, ha lottato a lungo con Haga per la nona posizione. Il giapponese, autore di un lungo alla Roggia per resistere a Camier ha risolto la cosa, a maggior ragione dopo essere stato penalizzato da un passaggio lento ai box per non aver ceduto la posizione come avrebbe dovuto fare.
Al decimo passaggio un errore di Biaggi ha favorito l'allungo di Laverty. Il romano ha sbagliato in prima variante venendo risucchiato sia da Haslam che da Melandri. Indigesta a molti la staccata in fondo al rettilineo. Haslam ha stretto i denti con Melandri ma per evitare un probabile contatto nel quattordicesimo passaggio ha fatto un nuovo dritto porgendo il fianco al rivale. Gli ultimi giri non hanno regalato grosse novità lì davanti. Per fortuna ci hanno pensato Corser e Rea a tenere alto lo spettacolo. La coppia , in lotta per la sesta posizione, a forza di spingere hanno cercato il riaggancio con Fabrizio, ma il romano in questa occasione ha saputo tenere duro. Eugene Laverty ha concluso davanti a tutti con una ultima scarica di adrenalina finale.
L'inglese al primo centro in carriera, in Parabolica ha quasi perso il posteriore, ma ha saputo gestire la perdita di aderenza chiudendo davanti a Biaggi ed Haslam che ha fatto sua la volata su Melandri. Ottimo quinto Fabrizio, incisivo e grintoso come nei tempi migliori. Nono Carlos Checa con la prima delle Ducati. Lo spagnolo tiene la leadership della classifica con 30 lunghezze su Biaggi e 41 su Melandri.
1 Laverty E. (IRL) Yamaha YZF R1 31'09.584 (200,232 kph)
2 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 1.575
3 Haslam L. (GBR) BMW S1000 RR 3.078
4 Melandri M. (ITA) Yamaha YZF R1 3.255
5 Fabrizio M. (ITA) Suzuki GSX-R1000 11.812
6 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 12.371
7 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 13.280
8 Camier L. (GBR) Aprilia RSV4 Factory 17.419
9 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 17.569
10 Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 18.420
11 Badovini A. (ITA) BMW S1000 RR 20.031
12 Guintoli S. (FRA) Ducati 1098R 20.405
13 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX-10R 26.693
14 Berger M. (FRA) Ducati 1098R 38.429
15 Xaus R. (ESP) Honda CBR1000RR 40.164
16 Haga N. (JPN) Aprilia RSV4 Factory 49.081
17 Aitchison M. (AUS) Kawasaki ZX-10R 57.930
18 Lai F. (ITA) Honda CBR1000RR 1'03.039