[ Jerez GP ] Cronaca del week-end

A Jerez, Rossi torna in alto

Nella prima sessione di prove libere sul circuito iberico le Honda volano, ma la Ducati nr. 46 fa segnare il terzo tempo.
Un pesce d'aprile? No è la manetta di Vale.

L'occhio inganna il cronometro no. Vedere Valentino Rossi in azione a Jerez nel primo turno fa impressione. La Ducati D16 GP11 scarta, sembra difficile da domare. A confronto la Yamaha M1 sembra filare su un binario per non parlare della Honda RC212V che è rabbiosa ma precisa. Poi guardiamo i tempi ed è vero che le Honda volano come conferma il miglior tempo di Casey Stoner nelle libere del mattino (1.39.551), inseguito da Dani Pedrosa a 28 millesimi. Ma in terza piazza c'è Valentino Rossi con la Ducati. Staccato di mezzo secondo, ma l'aria di Jerez fa decisamente bene al numero 46 che si mette dietro Marco Simoncelli e Jorge Lorenzo, staccato di 8 decimi, e Andrea Dovizioso, caduto a fine turno. Male Ben Spies che chiude a 1.3 da Casey Stoner.
In attesa delle prove del pomeriggio, sicuramente più indicative, per ora godiamoci la rivincita dell'accoppiata Ducati-Rossi. Anzi, di Vale, visto che le altre Desmosedici restano staccate dalla vetta.

1 Casey STONER AUS Repsol Honda Team HONDA 1'39.551
2 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team HONDA 1'39.579
3 Valentino ROSSI ITA Ducati Team DUCATI 1'40.077
4 Marco SIMONCELLIITA San Carlo Honda Gresini HONDA 1'40.176
5 Jorge LORENZO SPA Yamaha Factory Racing YAMAHA
6 Andrea DOVIZIOSO ITA Repsol Honda Team HONDA 1'40.429
7 Ben SPIES USA Yamaha Factory Racing YAMAHA 1'40.887 14 21 1.336 0.458 278.3
8 Colin EDWARDS USA Monster Yamaha Tech 3 YAMAHA 1'41.063
9 Randy DUCATI 9 DE PUNIET FRA Pramac Racing Team 1'41.064
10 Nicky DUCATI HAYDEN USA Ducati Team 1'41.233
11 Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing DUCATI 1'41.398
12 Hector BARBERA SPA Mapfre Aspar Team MotoGP DUCATI 1'41.601
13 Hiroshi AOYAMA JPN San Carlo Honda Gresini HONDA 1'41.816
14 Cal CRUTCHLOW GBR Monster Yamaha Tech 3 YAMAHA 1'41.949
15 Toni ELIAS SPA LCR Honda MotoGP HONDA 1'42.157
16 65 Loris CAPIROSSIITA Pramac Racing Team DUCATI 1'42.313
17 John HOPKINS USA Rizla Suzuki MotoGP SUZUKI 1'42.538

Nella seconda sessione di libere in MotoGP Pedrosa e Stoner sono imprendibili. Terzo Lorenzo. Rossi, quinto dietro a Simoncelli, è più vicino. In Moto2 Takahashi detta il ritmo, in 125 Cortese precede Terol

Jerez (SPA) – Il secondo turno della MotoGP sulla pista spagnola è rovinato dal vento e così nessuno dei piloti riesce a migliorare il crono fatto segnare al mattino nella prima sessione.
Dani Pedrosa è il più veloce e gira in 1.40.101. Nel primo turno lo spagnolo era stato più veloce di almeno mezzo secondo, stesso discorso per Casey Stoner, staccato nel pomeriggio di 188 millesimi. Le due Honda ufficiali restano quindi in testa alla classifica anche se a posizioni invertite.
Jorge Lorenzo inizia il turno in maniera strana, ostacolando Valentino Rossi, solo una piccola incomprensione fra lo spagnolo e l'italiano nulla di più, e lo termina a mezzo secondo da Pedrosa e davanti a Marco Simoncelli. E così sono tre Honda nei primi quattro posti, ma solo perché Andrea Dovizioso, caduto la mattina, non riesce a far qualcosa di buono nel pomeriggio.

Rossi insegue in quinta piazza a quasi nove decimi. Insomma, non ci giriamo attorno, con poche varianti, sono i risultati che si vedono da inizio anno, in sostanza dai primi test in Malesia anche se però guardando la classifica combinata, Valentino ha fatto un passo avanti facendo segnare il terzo tempo della giornata. Forse questa mancanza di sorprese si fa sentire anche nel pubblico, oggi davvero scarsissimo sugli spalti di Jerez. Le prove del venerdì che non servono a determinare la griglia, si traducono in una notevole perdita d'interesse. Pensare alla gente che si accalcava sulle tribune naturali di questa pista dieci anni fa pensare… Ma nel mondo in cui la memoria dura pochi secondi, va bene così.

Ed passiamo agli americani. Ben Spies e Nicky Hayden sono in fila dietro al volenteroso francese Randy De Puniet. Giornata poco esaltante per Andrea Dovizioso che chiude il turno a 1.3. Si conferma in difficoltà Loris Capirossi a 1.7, insidiato da vicino da John Hopkins uno dei pochi ad aver fatto segnare un minimo progresso rispetto al primo turno. Bravo John facciamo il tifo per te perché una sorpresa la puoi fare.

1 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team HONDA 1'40.101
2 Casey STONER AUS Repsol Honda Team HONDA 1'40.289
3 Jorge LORENZO SPA Yamaha Factory Racing YAMAHA 1'40.623
4 Marco SIMONCELLII TA San Carlo Honda Gresini HONDA 1'40.701
5 Valentino ROSSI ITA Ducati Team DUCATI 1'40.956
6 Randy DE PUNIET FRA Ducati Pramac Racing Team 1'40.982
7 Ben SPIES USA Yamaha Factory Racing YAMAHA 1'41.053
8 Nicky HAYDEN ducati USA Ducati Team 1'41.058 18
9 7 Hiroshi AOYAMA JPN San Carlo Honda Gresini HONDA 1'41.292
10 Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing DUCATI 1'41.304
11 Colin EDWARDS USA Monster Yamaha Tech 3 YAMAHA 1'41.337
12 Andrea DOVIZIOSO ITA Repsol Honda Team HONDA 1'41.407
13 Hector BARBERA SPA Mapfre Aspar Team MotoGP DUCATI 1'41.665
14 Loris CAPIROSSI ITA Pramac Racing Team DUCATI 1'41.810 10
15 Cal CRUTCHLOW GBR Monster Yamaha Tech 3 YAMAHA 1'41.854
16 John HOPKINS USA Rizla Suzuki MotoGP SUZUKI 1'42.305
17 Toni ELIAS SPA LCR Honda MotoGP HONDA 1'42.690

Fastest Lap: Lap: 13 Dani PEDROSA 1'40.101
Circuit Record Lap: Dani PEDROSA 1'39.731 (2010)
Circuit Best Lap: 2008 Jorge LORENZO 1'38.189 (2008)

E gli altri piloti Honda, vale a dire Stoner e Simoncelli. Poi Lorenzo. Rossi sesto. Spies in crisi?

Jerez (Spa) - Nelle libere del mattino svetta Dani Pedrosa, indiscusso maestro di Jerez che riconferma il valore della Honda RC 212V, decisamente la moto più in forma di questa stagione.

Il livellamento dei valori ha dell'incredibile, visto che a inseguire Pedrosa ci sono i compagni di marca Stoner a 307\000 e Simoncelli a 491.
Lorenzo, che come Stoner si è lamentato a mezzo stampa che "il mondo della MotoGP è falso e si stava meglio una volta", è staccato di 8 decimi, più o meno come De Puniet che precede Rossi.
Esattamente come in F1, si va a coppie, con le moto gemelle che più o meno fanno lo stesso risultato. Come a dire: non sarà più uno sport romantico, ma la MotoGp è diventata un gran bel prodotto ingegneristico.
Naturalmente con poche sorprese.
In casa Ducati continua il progresso dettato dalla coppia Rossi-Burgess che, incuranti dei "miracoli" chiesti a gran voce dalla stampa italiana, ma poco probabili e degli altrettanto fantomatici "nuovi telai" (la Ducati ha il motore portante, lo volete capire?), continua a sviluppare al meglio il progetto Desmosedici.
Mentre la Yamaha vede la crisi di Spies che è preceduto persino dai compagni Crutchlow e Edwards con le moto del team satellite Tech3, tra i ducatisti non brilla Hayden e nemmeno Capirossi che ha anche qualche problema fisico che si porta dietro dal Qatar ed è preceduto anche da Hopkins, che resta una gran bella manetta. Ieri l'inglese ha confessato (ai colleghi spagnoli) "di essere uscito dal tunnel dell'alcool che lo aveva portato alla depressioni e ad affari sballati". Grande John, sempre coraggioso.

1 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team HONDA 1'38.864 4
2 Casey STONER AUS Repsol Honda Team HONDA 1'39.171
3 Marco SIMONCELLI ITA San Carlo Honda Gresini HONDA 1'39.355 4
4 Jorge LORENZO SPA Yamaha Factory Racing YAMAHA 1'39.682 4 24
5 Randy DE PUNIET FRA Pramac Racing Team DUCATI 1'39.695
6 Valentino ROSSI ITA Ducati Team DUCATI 1'39.822
7 Cal CRUTCHLOW GBR Monster Yamaha Tech 3 YAMAHA 1'40.163
8 Colin EDWARDS USA Monster Yamaha Tech 3 YAMAHA 1'40.188 20
9 Ben SPIES USA Yamaha Factory Racing YAMAHA 1'40.202
10 Andrea DOVIZIOSO ITA Repsol Honda Team HONDA 1'40.210 12 21
11 Nicky HAYDEN USA Ducati Team DUCATI 1'40.335
12 Hiroshi AOYAMA JPN San Carlo Honda Gresini HONDA 1'40.477
13 Hector BARBERA SPA Mapfre Aspar Team MotoGP DUCATI 1'40.511 15
14 John HOPKINS USA Rizla Suzuki MotoGP SUZUKI 1'40.903
15 Loris CAPIROSSI ITA Pramac Racing Team DUCATI 1'41.052 19 20
16 Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing DUCATI 1'41.056
17 Toni ELIAS SPA LCR Honda MotoGP HONDA 1'41.063

Jerez: la pole a Stoner, Bradl e Cortese

L'australiano da record davanti a Pedrosa e Lorenzo. Turno da dimenticare per Rossi, solo dodicesimo. In Moto2 il più veloce è Bradl, poi Takahashi, Luthi e Marquez. In 125 il tedesco domina una prima fila completata dagli spagnoli Terol, Faubel e Vazquez

Jerez (Spa) - Il super tridente non lascia speranza a nessuno: il manifesto della nuova generazione nata nel campionato spagnolo, Stoner, Pedrosa, Lorenzo, riserva solo le briciole alla MotoGp in un turno di qualifiche semplicemente a livello stratosferico.

Esce velocissimo Lorenzo e fa subito un tempo interessante, 1.39.4. Con questo crono, a fine turno, Jorge sarebbe quinto, davanti a Simoncelli.
I due piloti Honda ufficiali, Stoner e Pedrosa non scherzano e sono sempre da quelle parti. Senza far finta di non capire, se ne accorgono tutti che la prima fila è già prenotata dal tris d'assi.
Al giro 47 la svolta del pomeriggio, ma solo per Rossi che cade danneggiando la moto che aveva messo a punto per questa pista e il morale. Da come cade si vede che Vale è sulla difensiva: protegge la gamba rotta al Mugello e la spalla operata, si vede che non è tranquillo. Insomma, la condizione peggiore per andare forte; in più c'è anche la Ducati che non vale certo la concorrenza, almeno qui a Jerez.
Cadono Aoyama e Abraham, tutti ci danno dentro come pazzi e si capisce il perché: i primi hanno deciso che si gira sotto l'1 e 39, poche storie e nessun altro ci riesce.
Alla fine è uno spettacolo di motociclismo ai più alti livelli con Pedrosa che ha un settore finale da paura, Lorenzo che sembra cercare la perfezione alla massima velocità e Stoner che li mette entrambi a posto, staccandoli di poco più di un decimo con un giro nel quale l'australiano mixa potenza e classe.
In seconda fila i primi due esseri umani, Spies e Simoncelli divisi di poco ma a oltre 6 decimi da Casey e con Dovizioso che agguanta il sesto tempo proprio sul finale. Andrea non ama Jerez e si vede!
Terza fila per Randy de Puniet, bravissimo a 1.1 e miglior ducatista. Un consiglio a Borgo Panigale: investite sul francese, è il pilota veloce che serve adesso alla Ducati. Con lui Edwards e Crutchlow che confermano il buon gradimento della pista da parte della Yamaha M1.
Poi una quarta fila con Hayden e Rossi, a un secondo e 4, all'inseguimento dell'acciaccato Aoyama. Mai come oggi Jerez si conferma pista poco propizia alla Ducati.
In fondo Barbera, il bravissimo Hopkins che, nonostante non corra da anni in MotoGp riesce a fare prove più che dignitose con la Suzuki e Capirossi che, da come guida, sembra avere problemi fisici.. Poi Abraham e il solito Elias, in caduta libera.

1 Casey STONER AUS Repsol Honda Team HONDA 1'38.757
2 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team HONDA 1'38.915
3 Jorge LORENZO SPA Yamaha Factory Racing YAMAHA 1'38.918
4 Ben SPIES USA Yamaha Factory Racing YAMAHA 1'39.390
5 Marco SIMONCELLI ITA San Carlo Honda Gresini HONDA 1'39.486
6 Andrea DOVIZIOSO ITA Repsol Honda Team HONDA 1'39.709
7 Randy DE PUNIET FRA Pramac Racing Team DUCATI 1'39.892
8 Colin EDWARDS USA Monster Yamaha Tech 3 YAMAHA 1'39.895
9 Cal CRUTCHLOW GBR Monster Yamaha Tech 3 YAMAHA 1'40.019
10 Hiroshi AOYAMA JPN San Carlo Honda Gresini HONDA 1'40.168
11 Nicky HAYDEN USA Ducati Team DUCATI 1'40.175 21 26
12 Valentino ROSSI ITA Ducati Team DUCATI 1'40.185 15 24
13 Hector BARBERA SPA Mapfre Aspar Team MotoGP DUCATI 1'40.217
14 John HOPKINS USA Rizla Suzuki MotoGP SUZUKI 1'40.310
15 Loris CAPIROSSI ITA Pramac Racing Team DUCATI 1'40.523
16 Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing DUCATI 1'40.601
17 Toni ELIAS SPA LCR Honda MotoGP HONDA 1'41.114

Jerez: Lorenzo vince, Rossi cade ma è 5°

In MotoGP il Campione del Mondo domina davanti a Pedrosa e Hayden. Rossi dopo la scivolata in cui ha travolto Stoner chiude quinto. A terra anche Simoncelli. In Moto2 la pioggia rimescola le carte e Iannone vince davanti a Luthi e Corsi. In 125 cadono in molti ma Terol non sbaglia e conquista la gara

Jerez (SPA) - Benvenuti alla gara più pazza del mondo, allo show in cui chi va forte non arriva al traguardo e vince chi punta tutto sulla regolarità. Una gara dove tre americani sfiorano il podio.
Tutto questo è poco o nulla di fronte agli errori ed erroracci visti in pista. Su tutti quello di Valentino Rossi che abbatte Stoner mettendo fine alla gara di Casey, che minimo era da podio, e conquistando un quinto posto insperato alla vigilia.

Pronti via e scatta al comando Casey Stoner, con Jorge Lorenzo e Marco Simoncelli a inseguire, facendo a spallate con Andrea Dovizioso e Ben Spies.
La pista è bagnata, infida, il cielo grigiastro ma per Valentino Rossi va bene così. In qualifica sull'asciutto Rossi era da 12esimo o giù di li, in gara, però il pilota della Ducati nr quarantasei inizia subito a rimontare. Ma il più tosto è Marco Simoncelli che al giro numero sei passa al comando e terrorizza la platea e i rivali.
In casa Honda, la RC212V superfavorita, non si capisce molto: la satellite di Sic vola, quella di Stoner va benino, quella di Pedrosa parte male poi ricomincia a muoversi, mentre quella di Dovizioso va… a fondo.
Rossi decide di giocare il jolly: sa che può tentare il grande colpo, trasformare un week end nato storto in un trionfo grazie al software Ducati che per tradizione funziona benissimo sul bagnato. E Rossi si distende, anche troppo, entrando alla disperata su Stoner, cadendogli quasi sotto le ruote e facendo volare l'australiano che, ovviamente si arrabbia. Soprattutto quando i commissari aiutano Rossi a ripartire e non lui… ma, come vedremo in seguito con Simoncelli e De Puniet, se la moto si spegne, non c'è possibilità di riavviarla a spinta. Certo che dovrebbe esserci una regola fissa in questa procedura.
Resta l'erroraccio di Rossi che, se avesse aspettato due curve, sarebbe passato senza problemi, resta il gesto dell'ombrello fatto da Stoner ai commissari. Resta soprattutto una gara che dall'ottavo giro in avanti, vive della fuga solitaria di Lorenzo che pochi giri dopo, incassa la leadership della gara e poi del mondiale grazie alla caduta di Simoncelli. Errore anche per Marco, colpa di un "high side", ma le cose belle della gara le ha fatte lui, poche storie!

Sul finale si vedono bei duelli come quello tra Nicky Hayden e Ben Spies, le gare gagliarde di Cal Crutchlow e Colin Edwards (che perderà un meritato podio all'ultimo giro), il crollo fisico di Dani Pedrosa che riesce a portare a casa un secondo posto, la caduta di Spies che perde un podio già in tasca e una bella lotta in fonda alla classifica dove John Hopkins si diverte e fa divertire.
Finisce con Lorenzo che si butta in acqua, Pedrosa a 19 secondi e Hayden che diventa l'erede forse non meritatissimo, del podio. Hiroshi Aoyama porta a casa un quarto posto che premia il suo coraggio e fa sorridere un po' il team Gresini, mentre Rossi ripartito dopo il botto, è addirittura quinto. Insomma nella gara più pazza del mondo porta a casa un risultato migliore rispetto al Qatar. Vale si riscatta chiedendo scusa a Stoner appena arrivato. L'australiano sorride e sportivamente lo perdona pur lanciandogli però una frecciatina "La tua ambizione è superiore al tuo talento" quando è intervistato dalla TV nel dopo gara. Difficile star seri in una giornata così.
Gran piazzamento per Hector Barbera e Karel Abraham, mentre Cal Crutchlow meritava di più ma perde tempo dopo una caduta. Nonostante questo, l'inglese fa meglio di Elias, Hopkins è nella top ten, Loris Capirossi chiude staccatissimo per i problemi alla spalla e Dovizioso ancor di più con la moto in rivolta.

Nella classifica del Mondiale Lorenzo ha 45 punti, Pedrosa 36, Stoner 25, Hayden 23 e Rossi 20.

1 Jorge LORENZO SPA Yamaha Factory Racing YAMAHA 50'49.046
2 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team HONDA 51'08.385
3 Nicky HAYDEN USA Ducati Team DUCATI 51'18.131
4 Hiroshi AOYAMA JPN San Carlo Honda Gresini HONDA 51'18.597
5 Valentino ROSSI ITA Ducati Team DUCATI 51'51.273
6 Hector BARBERA SPA Mapfre Aspar Team MotoGP DUCATI 51'57.486
7 Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing DUCATI 52'03.166
8 Cal CRUTCHLOW GBR Monster Yamaha Tech 3 YAMAHA 52'08.156
9 Toni ELIAS SPA LCR Honda MotoGP HONDA 52'31.952
10 John HOPKINS USA Rizla Suzuki MotoGP SUZUKI 52'37.441
11 Loris CAPIROSSI ITA Pramac Racing Team DUCATI 52'40.922
12 Andrea DOVIZIOSO ITA Repsol Honda Team HONDA 51'39.633 1 giro

Non classificati
5 Colin EDWARDS USA Monster Yamaha Tech 3 YAMAHA 49'17.289 1 giro
11 Ben SPIES USA Yamaha Factory Racing YAMAHA 45'04.399 3° giro
14 Randy DE PUNIET FRA Pramac Racing Team DUCATI 30'15.977 11° giro
58 Marco SIMONCELLI ITA San Carlo Honda Gresini HONDA 20'17.285 16° giro
27 Casey STONER AUS Repsol Honda Team HONDA 12'53.841 20° giro

Davvero un peccato per il Sic.
Questa gara però dimostra che quando c'è da lasciar perdere elettronica e aiuti vari e si deve far andare la moto di fino escono fuori quelli che sanno correre guidando loro.

E infatti Sic e Rossi stavano strapazzando tutti.

Mi spiace solo che a vincere sia stato Lorenzo, certo il più costante, ma non sarebbe arrivato nemmeno a podio senza le cadute degli altri piloti

bhe come dire.........un punto di vista il tuo, un pò di "parte"

E infatti Sic e Rossi stavano strapazzando tutti.

veramente uno si è strapazzato da SOLO! e l'altro ha strapazzato Stoner!!



io ho visto Rossi fare una "cappella!" e Simoncelli di certo un pò
sfortunato, ma se si acontentava invece di voler dare un distacco abissale
al secondo gli dava solo un distacco, avrebbe vinto!

Lorenzo ha sfruttato l'occasione!! è vero non avrebbe vinto, senza la
"sfortuna" capitata a Simoncelli, ma con entrambi i pretendenti al titolo fuori,
poteva permettersi di arrivare secondo o terzo senza rischiare! Bravo!

Perchè di parte? Rossi e Sic erano o no i più veloci in pista senza avere le moto migliori?

Gli altri arrancavano e questo è un fatto.

Certo sono incappati in errori da pivello entrambi, e Rossi per di più ha stesso l'incolpevole Stoner, ma stava andandosene per provare a vincere una volta che ne ha visto la possibilità.

Lorenzo era visibilmente il meno veloce in pista (tra i top rider ed escludendo Pedrosa ovviamente) ma gli altri, volontariamente o no, si sono tutti stesi.

Questo non gli toglie il merito di essere stato quello che è rimasto in piedi andando come meglio poteva, onore al merito, ci mancherebbe. Ma la sua Yamaha quest'anno non è quella degli anni scorsi. Manca qualcuno che sviluppi?

Rossi e Sic erano "troppo" Veloci!!! infatti sono caduti

e comunque non mi pare che Lorenzo, per esempio, sia andato piano aspettando gli eventi!!!

guarda i tempi:
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è riuscito ad amministrare bene la gara!!

Ma lo fate apposta a stravolgere ciò che dico?

Meno veloce non vuol dire piano, in motogp non si va piano comunque

E' solo che la Yamaha con quel clima e quellle gomme non andava, tutto qua, e Lorenzo è ovviamente andato più veloce che poteva amministrando bene il vantaggio che si era preso su Pedrosa e compagnia, ma non andava certo granchè rispetto agli altri, lo stesso Stoner gli sarebbe arrivato davanti se Rossi non lo avesse steso.

Una Ducati che con l'asciutto è ingovernabile e una Honda clienti con un bisonte sopra sono andate molto più veloci degli altri, certo si sono stesi ma per errori dei piloti stessi che comunque si sono fidati troppo perchè con quelle condizioni, dove conta di più il pilota, loro avevano qualcosa in più.

Amsicora ha scritto:

Ma lo fate apposta a stravolgere ciò che dico?

Meno veloce non vuol dire piano, in motogp non si va piano comunque

E' solo che la Yamaha con quel clima e quellle gomme non andava, tutto qua, e Lorenzo è ovviamente andato più veloce che poteva amministrando bene il vantaggio che si era preso su Pedrosa e compagnia, ma non andava certo granchè rispetto agli altri, lo stesso Stoner gli sarebbe arrivato davanti se Rossi non lo avesse steso.

Una Ducati che con l'asciutto è ingovernabile e una Honda clienti con un bisonte sopra sono andate molto più veloci degli altri, certo si sono stesi ma per errori dei piloti stessi che comunque si sono fidati troppo perchè con quelle condizioni, dove conta di più il pilota, loro avevano qualcosa in più.

la tua tesi reggerebbe se i due fossero arrivati!!!
ma dato che sono finiti a terra, andavano troppo veloce rispetto a quelli che non sono caduti,
quindi hanno dimostrato non di avere qualcosa in più, ma solo di aver esagerato!
a volte anche i grandi sbagliano