Indianapolis FP: ok Stoner
In MotoGP l'australiano domina sin da subito: miglior crono per lui, davanti a Spies e Pedrosa. In Moto2 Corsi è il più veloce, davanti a Marquez e Pasini. 125: Terol in pole provvisoria
Indianapolis (USA) - La giornata inizia con una "garbata" polemica di quasi tutti i piloti riguardo il tracciato. Pedrosa sintetizza meglio di tutti la situazione: "Abbiamo avuto molti problemi di grip. La qualità del nuovo asfalto è deludente, non all'altezza di un circuito del Campionato del Mondo. Non c'è grip e la superficie è molto irregolare".
Nel pomeriggio le cose, soprattutto l'asfalto, migliorano e sembra di vedere una gran giornata della Yamaha, già davanti al mattino con Ben Spies carico al massimo. E in effetti il texano ha fatto vedere ottime cose e un buon rendimento globale che lo fa immaginare facilmente sul podio domenica.
Del resto, Ben riuscì nell'impresa anche lo scorso anno. Le Yamaha, in effetti, interpretano veramente bene la pista americana che avrà anche il fascino di un secolo di storia e l'ovale più famoso del mondo, ma è veramente brutta e piatta. A dare emozioni extra ad un turno nel quale per andare forte bisognava avere almeno una soft (qualcuno l'ha usata anche all'anteriore) ci ha pensato Madre Natura. Non pensate ad una bellona made in USA ma a un bello scoiattolone di taglia robusta che ha cercato di farsi segare in due dalla moto di Stoner. Ma il Canguro non ha avuto paura e ha stampato il miglior tempo. Per lo scoiattolo solo una spuntata alla coda!
Stoner non ama la pista di Indy ma la sta digerendo e metabolizzando molto bene. Stesso discorso per Pedrosa, che ha migliorato il suo crono con regolarità e chiudendo a 481 da Stoner che, con il tempo di 1'40.724, comanda il gruppo davanti a Spies staccato di 194\000. Lorenzo, per ora poco brillante, è quarto a 7 decimi davanti a Dovizioso (a 815\000) e a Edwards, carico al massimo e con tanto di casco dedicato alla memoria dei Navy Seals morti in missione in Asia.
Simoncelli è settimo a poco più di un secondo nonostante un pimpante avvio di turno, e precede di un soffio la prima Ducati, la GP 11.1 di Nicky Hayden, altro pilota che sente molto l'aria di casa e pare apprezzare la nuova versione della Ducati MotoGP. Poi c'è una scalino e a un secondo e mezzo ecco la Suzuki di Alvaro Bautista che precede Randy De Puniet e Rossi, che tiene dietro solo le seconde linee della griglia. Ovvero Aoyama, Barbera, Capirossi, Crutchlow che sembra fare a pugni con la moto, Elias e Abraham.
Riguardando e ragionando sul turno si son viste poche emozioni, ma molte perdite d'aderenza: segno che l'asfalto non è proprio al top. Ricordate cosa disse Hayden dopo il primo test? "Sembra vetro", commento non certo esaltante.
1. Casey STONER AUS HONDA 1'40.724
2. Ben SPIES USA YAMAHA 1'40.918
3. Dani PEDROSA SPA HONDA 1'41.205
4. Jorge LORENZO SPA YAMAHA 1'41.461
5. Andrea DOVIZIOSO ITA HONDA 1'41.536
6. Colin EDWARDS USA YAMAHA 1'41.699
7. Marco SIMONCELLI ITA HONDA 1'41.742
8. Nicky HAYDEN USA DUCATI 1'41.789
9. Alvaro BAUTISTA SPA SUZUKI 1'42.231
10. Randy DE PUNIET FRA DUCATI 1'42.339
11. Valentino ROSSI ITA DUCATI 1'42.405
12. Hiroshi AOYAMA JPN HONDA 1'42.673
13. Hector BARBERA SPA DUCATI 1'42.920
14. Loris CAPIROSSI ITA DUCATI 1'43.034
15. Cal CRUTCHLOW GBR YAMAHA 1'43.085
16. Toni ELIAS SPA HONDA 1'43.230
17. Karel ABRAHAM CZE DUCATI 1'43.528
In MotoGP l'australiano domina sin da subito: miglior crono per lui, davanti a Spies e Pedrosa. In Moto2 Corsi è il più veloce, davanti a Marquez e Pasini. 125: Terol in pole provvisoria
Indianapolis (USA) - La giornata inizia con una "garbata" polemica di quasi tutti i piloti riguardo il tracciato. Pedrosa sintetizza meglio di tutti la situazione: "Abbiamo avuto molti problemi di grip. La qualità del nuovo asfalto è deludente, non all'altezza di un circuito del Campionato del Mondo. Non c'è grip e la superficie è molto irregolare".
Nel pomeriggio le cose, soprattutto l'asfalto, migliorano e sembra di vedere una gran giornata della Yamaha, già davanti al mattino con Ben Spies carico al massimo. E in effetti il texano ha fatto vedere ottime cose e un buon rendimento globale che lo fa immaginare facilmente sul podio domenica.
Del resto, Ben riuscì nell'impresa anche lo scorso anno. Le Yamaha, in effetti, interpretano veramente bene la pista americana che avrà anche il fascino di un secolo di storia e l'ovale più famoso del mondo, ma è veramente brutta e piatta. A dare emozioni extra ad un turno nel quale per andare forte bisognava avere almeno una soft (qualcuno l'ha usata anche all'anteriore) ci ha pensato Madre Natura. Non pensate ad una bellona made in USA ma a un bello scoiattolone di taglia robusta che ha cercato di farsi segare in due dalla moto di Stoner. Ma il Canguro non ha avuto paura e ha stampato il miglior tempo. Per lo scoiattolo solo una spuntata alla coda!
Stoner non ama la pista di Indy ma la sta digerendo e metabolizzando molto bene. Stesso discorso per Pedrosa, che ha migliorato il suo crono con regolarità e chiudendo a 481 da Stoner che, con il tempo di 1'40.724, comanda il gruppo davanti a Spies staccato di 194\000. Lorenzo, per ora poco brillante, è quarto a 7 decimi davanti a Dovizioso (a 815\000) e a Edwards, carico al massimo e con tanto di casco dedicato alla memoria dei Navy Seals morti in missione in Asia.
Simoncelli è settimo a poco più di un secondo nonostante un pimpante avvio di turno, e precede di un soffio la prima Ducati, la GP 11.1 di Nicky Hayden, altro pilota che sente molto l'aria di casa e pare apprezzare la nuova versione della Ducati MotoGP. Poi c'è una scalino e a un secondo e mezzo ecco la Suzuki di Alvaro Bautista che precede Randy De Puniet e Rossi, che tiene dietro solo le seconde linee della griglia. Ovvero Aoyama, Barbera, Capirossi, Crutchlow che sembra fare a pugni con la moto, Elias e Abraham.
Riguardando e ragionando sul turno si son viste poche emozioni, ma molte perdite d'aderenza: segno che l'asfalto non è proprio al top. Ricordate cosa disse Hayden dopo il primo test? "Sembra vetro", commento non certo esaltante.
1. Casey STONER AUS HONDA 1'40.724
2. Ben SPIES USA YAMAHA 1'40.918
3. Dani PEDROSA SPA HONDA 1'41.205
4. Jorge LORENZO SPA YAMAHA 1'41.461
5. Andrea DOVIZIOSO ITA HONDA 1'41.536
6. Colin EDWARDS USA YAMAHA 1'41.699
7. Marco SIMONCELLI ITA HONDA 1'41.742
8. Nicky HAYDEN USA DUCATI 1'41.789
9. Alvaro BAUTISTA SPA SUZUKI 1'42.231
10. Randy DE PUNIET FRA DUCATI 1'42.339
11. Valentino ROSSI ITA DUCATI 1'42.405
12. Hiroshi AOYAMA JPN HONDA 1'42.673
13. Hector BARBERA SPA DUCATI 1'42.920
14. Loris CAPIROSSI ITA DUCATI 1'43.034
15. Cal CRUTCHLOW GBR YAMAHA 1'43.085
16. Toni ELIAS SPA HONDA 1'43.230
17. Karel ABRAHAM CZE DUCATI 1'43.528