Nelle libere del GP di Portogallo il neo-campione del mondo della MotoGP è il più veloce. Lorenzo fa meglio di Hayden e Rossi, mentre Stoner apre la seconda fila "virtuale. In Moto2 il più veloce è Talmacsi seguito da Simon, Elias e dal turco Sofuoglu. 125: il più veloce è Moncayo, poi Zarco, Terol e Rabat
Estoril (POR) - Dopo una mattina passata nel box a giocare a scopa (lo ha fatto davvero Simoncelli con il suo staff) oppure a seguire le indubbie doti motonautiche di Aoyama (unico in pratica a girare sotto il diluvio del mattino), la MotoGP si sveglia nel pomeriggio grazie al meteo che migliora di minuto in minuto.
Si finisce con il sole, ma la pista resta sempre bagnata e a Estoril, dove c'è un asfalto povero di grip, questo può essere un problema.
Si capisce subito che Lorenzo non è uno che promette invano e quindi va subito all'attacco del GP, la gara che ha promesso di vincere e che lo ha già visto primeggiare nei due anni passati.
Il più dinamico in avvio è De Puniet, bisognoso di mettersi in mostra per trovare spazio nella prossima stagione, ma poi i valori in campo emergono netti.
Ad esempio due marche sono in vantaggio su tutti, Yamaha e Ducati. La giapponese piazza Lorenzo al primo posto (e con un buonissimo passo) e Rossi terzo a tre decimi, mentre la "Rossa" ha Hayden secondo a 135\000 e Stoner quarto a oltre mezzo secondo.
Niente male anche Spies, quinto.
Chi toppa la giornata è la Honda che ha Pedrosa in 13esima piazza, palesemente rallentato dalla clavicola rotta (con la quale giustamente non forza sul bagnato) e Dovizioso in nona, dopo una caduta. L'onore Honda è tenuto in alto dai satelliti e soprattutto da un pilota alla penultima gara, Marco Melandri, migliore Honda in sesta piazza a 1.2 secondi davanti a De Puniet e Simoncelli.
Non male il rientro di Capirossi in decima piazza, mentre l'altro veterano, Carlos Checa, con la Ducati Pramac, è ultimo, ma non staccato di una vita.
Da segnalare le cadute di Dovizioso, Edwards e Bautista.
Turno che dice tutto e nulla, nel senso che i buoni, quelli che si giocheranno la vittoria, sono tutti davanti, ma i dettagli li vedremo nelle qualifiche, possibilmente con la pista asciutta.
Magari rivedremo anche le Honda
1. Jorge LORENZO SPA YAMAHA 1'48.522
2. Nicky HAYDEN USA DUCATI 1'48.657
3. Valentino ROSSI ITA YAMAHA 1'48.883
4. Casey STONER AUS DUCATI 1'49.061
5. Ben SPIES USA YAMAHA 1'49.721
6. Marco MELANDRI ITA HONDA 1'49.784
7. Randy DE PUNIET FRA HONDA 1'50.043
8. Marco SIMONCELLI ITA HONDA 1'51.283
9. Andrea DOVIZIOSO ITA HONDA 1'52.294
10. Loris CAPIROSSI ITA SUZUKI 1'52.575
11. Hector BARBERA SPA DUCATI 1'53.131
12. Colin EDWARDS USA YAMAHA 1'53.510
13. Dani PEDROSA SPA HONDA 1'53.592
14. Aleix ESPARGARO SPA DUCATI 1'53.769
15. Hiroshi AOYAMA JPN HONDA 1'54.389
16. Alvaro BAUTISTA SPA SUZUKI 1'54.410
17. Carlos CHECA SPA DUCATI 1'54.444
Estoril (POR) - Dopo una mattina passata nel box a giocare a scopa (lo ha fatto davvero Simoncelli con il suo staff) oppure a seguire le indubbie doti motonautiche di Aoyama (unico in pratica a girare sotto il diluvio del mattino), la MotoGP si sveglia nel pomeriggio grazie al meteo che migliora di minuto in minuto.
Si finisce con il sole, ma la pista resta sempre bagnata e a Estoril, dove c'è un asfalto povero di grip, questo può essere un problema.
Si capisce subito che Lorenzo non è uno che promette invano e quindi va subito all'attacco del GP, la gara che ha promesso di vincere e che lo ha già visto primeggiare nei due anni passati.
Il più dinamico in avvio è De Puniet, bisognoso di mettersi in mostra per trovare spazio nella prossima stagione, ma poi i valori in campo emergono netti.
Ad esempio due marche sono in vantaggio su tutti, Yamaha e Ducati. La giapponese piazza Lorenzo al primo posto (e con un buonissimo passo) e Rossi terzo a tre decimi, mentre la "Rossa" ha Hayden secondo a 135\000 e Stoner quarto a oltre mezzo secondo.
Niente male anche Spies, quinto.
Chi toppa la giornata è la Honda che ha Pedrosa in 13esima piazza, palesemente rallentato dalla clavicola rotta (con la quale giustamente non forza sul bagnato) e Dovizioso in nona, dopo una caduta. L'onore Honda è tenuto in alto dai satelliti e soprattutto da un pilota alla penultima gara, Marco Melandri, migliore Honda in sesta piazza a 1.2 secondi davanti a De Puniet e Simoncelli.
Non male il rientro di Capirossi in decima piazza, mentre l'altro veterano, Carlos Checa, con la Ducati Pramac, è ultimo, ma non staccato di una vita.
Da segnalare le cadute di Dovizioso, Edwards e Bautista.
Turno che dice tutto e nulla, nel senso che i buoni, quelli che si giocheranno la vittoria, sono tutti davanti, ma i dettagli li vedremo nelle qualifiche, possibilmente con la pista asciutta.
Magari rivedremo anche le Honda
1. Jorge LORENZO SPA YAMAHA 1'48.522
2. Nicky HAYDEN USA DUCATI 1'48.657
3. Valentino ROSSI ITA YAMAHA 1'48.883
4. Casey STONER AUS DUCATI 1'49.061
5. Ben SPIES USA YAMAHA 1'49.721
6. Marco MELANDRI ITA HONDA 1'49.784
7. Randy DE PUNIET FRA HONDA 1'50.043
8. Marco SIMONCELLI ITA HONDA 1'51.283
9. Andrea DOVIZIOSO ITA HONDA 1'52.294
10. Loris CAPIROSSI ITA SUZUKI 1'52.575
11. Hector BARBERA SPA DUCATI 1'53.131
12. Colin EDWARDS USA YAMAHA 1'53.510
13. Dani PEDROSA SPA HONDA 1'53.592
14. Aleix ESPARGARO SPA DUCATI 1'53.769
15. Hiroshi AOYAMA JPN HONDA 1'54.389
16. Alvaro BAUTISTA SPA SUZUKI 1'54.410
17. Carlos CHECA SPA DUCATI 1'54.444