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[ MotoGP ] Mugello: Lorenzo risorge, Rossi cade

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Con un GP di ritardo, Jorge Lorenzo ha dato le risposte che tutti si attendevano dal campione in carica, vincendo per la terza volta consecutiva la gara della MotoGP al Mugello e riportandosi in seconda posizione nella classifica iridata, a -12 da Pedrosa, oggi secondo. Completa il podio Cal Crutchlow che ha sfruttato una scivolata di Marquez a tre giri dal termine per conquistare il secondo rostro consecutivo su moto satellite. Dura poche curve la gara di Valentino Rossi, a terra dopo un contatto con Bautista.

"Sono felicissimo perché non era una gara facile – ha detto il maiorchino – Ad alte temperature soffriamo al massimo angolo di piega. Quando ho dato lo strappo e sono sceso sotto l'1'48 fortunatamente ho piegato la resistenza di Dani. Era importante tornare alla vittoria dopo due gare difficili".

"Avevo difficoltà tenere le traiettorie, la moto si muoveva tanto e non era stabile – la replica di Pedrosa – Ho perso il contatto con Lorenzo perché perdevo aderenza in curva e non riuscivo ad aprire il gas abbastanza in fretta. Ho sfruttato l'errore di Marc per fare secondo, un buon risultato viste le difficoltà della nostra squadra oggi".

LA CRONACA – Parte bene Pedrosa ma viene subito ri-attaccato da Lorenzo. Marquez si porta in terza posizione davanti a Dovizioso e Crutchlow mentre Rossi si trova coinvolto in un incidente con Bautista, che lo urta e gli cade davanti, costringendolo ad allargare nella via di fuga. L'impatto con l'air fence è violento, ma il pilota è OK.

"Ho male al sedere, mano e piede – ha detto Rossi – Per come è stato l'incidente sono stato fortunato, riuscendo a buttarmi dalla moto prima di colpire l'air fence. Forse Bautista non mi ha visto, ma io ero davanti e mi ha preso in pieno. È un incidente di gara. Purtroppo in partenza mi è slittata la frizione e ho perso qualche posizione. Peccato però perché avevamo un buon passo e potevo fare una bella gara".


Il trio spagnolo fa subito la differenza, girando in 1'48.0 e mettendo due secondi tra sé e Crutchlow, primo degli inseguitori all'inseguimento in solitaria davanti ad un agguerrito terzetto composto da Dovizioso, Bradl, Hayden. Ottavo Espargaró, migliore su CRT davanti a Pirro e Iannone.

Le ostilità tra i primi tre non si aprono fino a undici giri dal termine, quando Pedrosa e Marquez accusano un leggero calo e perdono un secondo da Lorenzo. Il ritmo al vertice resta preciso come un cronografo svizzero e Crutchlow non riesce a recuperare abbastanza. In sesta e settima posizione, le Ducati ufficiali di Dovizioso e Hayden non perdono invece il contatto con Bradl e restano in lizza per la quinta posizione. Pirro supera Espargaró per guadagnare l'ottava posizione, mentre Iannone ha qualche problema e rientra in diciannovesima posizione.

A cinque giri dal termine, dopo averlo pressato per diversi giri, Marquez infila Pedrosa alla Casanova-Savelli. Due giri dopo, lo spagnolo scivola inaspettatamente nello stesso punto, chiudendo un fine settimana difficile nel peggiore dei modi. La cavalcata trionfale di Lorenzo lo vede tagliare il traguardo con oltre cinque secondi di vantaggio su Pedrosa, dal quale taglia il distacco in classifica a 12 punti. Terzo Crutchlow, al secondo podio consecutivo sulla Yamaha satellite del team Tech.

Primo italiano Dovizioso, che prova fino all'ultimo a superare Bradl ma invano, in quinta posizione. Dodicesimo Petrucci, tredicesimo Iannone. Per la prima volta dal 1996, nessun pilota italiano è salito sul podio nelle tre gare in programma al Mugello. La striscia positiva iniziò con Cadalora e si chiude tristemente con il terzo posto di Dovizioso lo scorso anno. Fine di un'era?

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2[ MotoGP ] Mugello: Lorenzo risorge, Rossi cade Empty Valentino Rossi: caduto ma non abbattuto Dom Giu 02, 2013 8:16 pm

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Peccato e sfortuna sono le due parole che Valentino Rossi ripete commentando una gara durata appena qualche centinaio di metri. Giusto il tempo di arrivare alla terza curva, la Poggio Secco dove i suoi tifosi sono riuniti, e scontrarsi con Bautista (le foto a lato sono di Ennio Giurini). La M1 numero 46 parte per la tangente e finisce contro le balle di paglia. “Sono stato fortunato a non farmi nulla, l’impatto della ruota anteriore contro il mio piede è stato violento” racconta il Dottore.

Cosa è successo?

“Bautista non voleva farsi superare, è stato stretto alla curva precedente ma si è accorto di essere un po’ lento. Quindi ha riaperto il gas e ha fatto il cambio di direzione. Però io ero già nella traiettoria interna e davanti a lui di mezza moto”.

E’ stato pericoloso?

“Lui è caduto subito, io invece ho perso il controllo della moto che è finita contro il muro, però sono riuscito a buttarmi prima”.

Hai parlato con Bautista?

“Sì, siamo stati convocati dalla Direzione Gara e abbiamo visto le immagini dell’incidente insieme. Alvaro ha detto di non avermi visto e non ho motivi per non credergli. Era piegato a sinistra ed è possibile che non si sia accorto di me, che ero già davanti a lui. Per me è stato un normale incidente di gara”. (La stessa valutazione l’ha data anche la Direzione Gara ndr)

Un’occasione sprecata?

“Assolutamente, sia perché era la gara di casa sia perché potevo salire sul podio. Nel warm up avevo fatto dei tempi interessanti, il più veloce con una gomma che aveva più di venti giri. Avrei potuto tenere un buon ritmo per tutta la gara e arrivare nelle prime tre posizioni”.

E’ stato un incidente figlio anche della partenza dalla terza fila?

“Più avanti parti e meno rischi, non bisognerebbe mai scattare oltre la seconda fila. Migliorare le qualifiche è un obiettivo, ma ieri tutto sommato ero a solo 2 decimi dalla prima fila. Tre piloti hanno fatto un trenino e mi sono arrivati davanti. Dovrò essere un po’ più furbo. Ma non è stato l’unico problema”.

Cioè?

“Con la M1 sono sempre partito bene, ma oggi mi si è gonfiata la frizione ed ha slittato, non entrava la seconda. Peccato, il potenziale per fare bene c’era”.

Le Mans e il Mugello sono state due gare da dimenticare.

“So che tornare al top è difficile dopo due anni difficili. In Francia ho fatto un errore, oggi è stata solo questione di sfortuna. Lorenzo sta ancora guidando meglio di me, ma io non gli sono così lontano. In questo fine settimana si è visto”.

Due GP così però possono influire sul morale.

“Non credo ci possano essere flessioni nelle mie motivazioni, solo un po’ di delusione. Ma anche nella sfortuna sono stati fortunato, innanzitutto non mi sono fatto niente e la prossima gara sarò fra solo due settimane e sono pronto per Barcellona”.

I sogni iridati sono definitivamente terminati?

“Non penso che il mondiale sia già chiuso, certo non è un’impresa facile ma ci sono ancora tanti punti in palio e molti piloti che vanno forte. Sicuramente Pedrosa e Lorenzo non sbagliano un colpo”.

Il Mugello è stato avaro con gli italiani, da 17 anni fino a oggi c’era sempre un nostro pilota sul podio della classe regina.

“Per l’Italia questo è un momento di flessione dopo tanti anni in cui abbiamo avuto sempre piloti molto forti in tutte le classi. Adesso la Spagna la fa da padrone e non solo in MotoGP, i giovani più veloci sono spagnoli”.

Come si è arrivati a questo punto?

“Penso che soffriamo la situazione economica. Anche la Spagna ha gli stessi problemi ma lì il motociclismo è uno sport nazionale, più importante che da noi. Ci sono sponsor che investono, squadre e molte piste, in Italia è tutto più problematico. Normale che loro siano più motivati, ma spero che si tratti solo di un periodo. Qualche giovane che va forte ce l’abbiamo, ma ci vuole ancora tempo”.

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