Valencia, in questi due giorni di test, svanita la curiosità per il telaio perimetrale in alluminio della Ducati, e realizzato dalla FTR, l'interesse si è spostato sui team CRT in pista.
Uno di questi, la Inmotec, non si potrebbe definire un CRT, visto che si tratta di un vero prototipo. Il suo motore quattro cilindri attualmente è di 800 cc ma dovrebbe crescere sino a 900.
Le altre tre squadre sono la Suter-BMW di Laglisse guidata da Carmelo Morales, la BRQ-Kawasaki guidata da Hernandez e Robertino Pietri e la Grillini-Gapam, motorizzata BMW, portata in pista ieri da Nannelli ed oggi da Federico Sandi.
Quella ad andar meglio, com'era prevedibile è stata la Suter-BMW, che mediamente ora prende quattro secondi al giro ed è in pista da un anno. Il motore BMW, al limite degli 81 mm di alesaggio, va forte, ma per un reale giudizio bisognerebbe vedere queste moto su un tracciato più veloce, come il Mugello o Phillip Island e non sul toboga valenciano.
La Inmotec sfiora i cinque secondi di distacco, ma la moto sembra ben realizzata, come la BQR-Kawasaki con telaio FTR che appare però molto alta. In compenso il propulsore di Akashi ha il cambio estraibile ed altre sottigliezze racing.
MOTO ACERBE - La Grillini, dal canto suo, è chiaramente derivata da una Moto2, e si vede. Nannelli, il primo a provarla, ha rilevato che la moto è abbastanza corta, e non potrebbe essere altrimenti visto che le misure sono quelle nate per una 600.
Con Sandi alla guida - al mattino protagonista anche di una leggera scivolata - la moto accusava un distacco vicino ai sette secondi, ma al primo colpo d'occhio ci si rende conto che si tratta di una realizzazione artigianale, fatta con passione, ma bisognosa senza dubbio di un profondo lavoro di rifinitura.
Delle tanto attese Aprilia per il momento non c'è traccia, ma arriveranno. Due le vuole il team Aspar ed una ciascuno Iannone e Giampiero Sacchi che la affiderà a Petrucci. Il telaio sarà praticamente identico a quello della Superbike ma potrebbe essere realizzato dalla FTR.
A questo punto tanto varrebbe far correre delle Superbike pure prototipizzate. sarebbe più serio.
SUPERLICENZA - Livio Suppo, per la Honda, è stato chiaro: "quantomeno i piloti dovrebbero avere una superlicenza. Moto più lente con piloti inesperti in sella, potrebbero rappresentare un pericolo".
Non ha torto, il manager torinese, ma chi dovrebbe verificare le qualità dei piloti, e soprattutto quando. Avrebbe potuto farlo Loris Capirossi, ma avrebbe anche dovuto essere a Valencia. Come al solito l'organizzazione della Dorna ha lasciato a desiderare, mentre la FIM continua ad essere invisibile. Avanti così.
Uno di questi, la Inmotec, non si potrebbe definire un CRT, visto che si tratta di un vero prototipo. Il suo motore quattro cilindri attualmente è di 800 cc ma dovrebbe crescere sino a 900.
Le altre tre squadre sono la Suter-BMW di Laglisse guidata da Carmelo Morales, la BRQ-Kawasaki guidata da Hernandez e Robertino Pietri e la Grillini-Gapam, motorizzata BMW, portata in pista ieri da Nannelli ed oggi da Federico Sandi.
Quella ad andar meglio, com'era prevedibile è stata la Suter-BMW, che mediamente ora prende quattro secondi al giro ed è in pista da un anno. Il motore BMW, al limite degli 81 mm di alesaggio, va forte, ma per un reale giudizio bisognerebbe vedere queste moto su un tracciato più veloce, come il Mugello o Phillip Island e non sul toboga valenciano.
La Inmotec sfiora i cinque secondi di distacco, ma la moto sembra ben realizzata, come la BQR-Kawasaki con telaio FTR che appare però molto alta. In compenso il propulsore di Akashi ha il cambio estraibile ed altre sottigliezze racing.
MOTO ACERBE - La Grillini, dal canto suo, è chiaramente derivata da una Moto2, e si vede. Nannelli, il primo a provarla, ha rilevato che la moto è abbastanza corta, e non potrebbe essere altrimenti visto che le misure sono quelle nate per una 600.
Con Sandi alla guida - al mattino protagonista anche di una leggera scivolata - la moto accusava un distacco vicino ai sette secondi, ma al primo colpo d'occhio ci si rende conto che si tratta di una realizzazione artigianale, fatta con passione, ma bisognosa senza dubbio di un profondo lavoro di rifinitura.
Delle tanto attese Aprilia per il momento non c'è traccia, ma arriveranno. Due le vuole il team Aspar ed una ciascuno Iannone e Giampiero Sacchi che la affiderà a Petrucci. Il telaio sarà praticamente identico a quello della Superbike ma potrebbe essere realizzato dalla FTR.
A questo punto tanto varrebbe far correre delle Superbike pure prototipizzate. sarebbe più serio.
SUPERLICENZA - Livio Suppo, per la Honda, è stato chiaro: "quantomeno i piloti dovrebbero avere una superlicenza. Moto più lente con piloti inesperti in sella, potrebbero rappresentare un pericolo".
Non ha torto, il manager torinese, ma chi dovrebbe verificare le qualità dei piloti, e soprattutto quando. Avrebbe potuto farlo Loris Capirossi, ma avrebbe anche dovuto essere a Valencia. Come al solito l'organizzazione della Dorna ha lasciato a desiderare, mentre la FIM continua ad essere invisibile. Avanti così.