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La pista portoghese è quella giusta, la Ducati è in costante evoluzione, ma nonostante un mese di pausa Vale, alla vigilia delle prove, teme ancora i dolori alla spalla ma resta fiducioso per la gara.
Estoril (POR) – Rossi è concentrato, aspetta la battaglia di domenica con attenzione. Dopo la gara di Jerez, a causa dello spostamento del GP del Giappone, c'è stato un mese di vacanza per i piloti. Proprio per questo lungo stop la prima domanda per Vale riguarda la sua forma fisica.
- La spalla in questo periodo è andata a posto?
"Aspetto la gara con curiosità e fiducia. Ho lavorato molto sulla mia spalla, adesso bisogna vedere come reagirà mentre guido la moto. In questo periodo ho migliorato a livello muscolare e di forza, ma mi manca ancora un po' di mobilità e fatico a stare in carena e se forzo, mi fa male. Insomma, non sono al top".
- I problemi sono anche a livello di moto, come procede l'affinamento della coppia Rossa?
"Ci stiamo lavorando, ma ci vuole del tempo, certo è che da parte di Ducati l'impegno è molto. Per quanto riguarda la gara posso dire che questa è una pista che mi piace, anche se ovviamente non ci ho mai girato con la D16. Insomma, siamo ancora un'accoppiata da scoprire, speriamo di essere presto competitivi sull'asciutto, come lo eravamo sul bagnato a Jerez".
- Di solito se ci sono dei problemi, si amplificano sul bagnato, invece sulla D16 accade esattamente il contrario, come mai?
"Magari lo sapessimo, di solito è il contrario: la pioggia ingigantisce i problemi, invece la Ducati sul bagnato va molto bene. Me ne sono accorto subito nel warm-up in Spagna e in gara andavo forte. Chissà perché, forse per una strana legge del motociclismo, nonostante la Ducati sia una moto molto rigida".
Ma Rossi dimentica una cosa: alla Ducati sono stati i primi a sviluppare software di controllo sul bagnato quando le Case rivali si limitavano a tagliare la potenza. Una superiorità conquistata con la ricerca.
- Domani si giudicheranno i marshall che sono intervenuti nell'incidente di Jerez, cosa ne pensi?
"Bisogna decidere se i commissari devono aiutare i piloti a ripartire, oppure no. Io credo che sia giusto aiutarli, ma il problema è che le attuali MotoGP, anche per salvaguardare i motori contingentati, se rimangono accese mentre sono inclinate dopo pochi istanti si spengono. Inoltre queste moto quando si spengono, non ripartono più a spinta. Nell'ultima gara dopo l'incidente sono stato fortunato e anche bravo a tenere la frizione tirata e a partire qualche secondo prima che il motore si spegnesse".
Estoril (POR) – Rossi è concentrato, aspetta la battaglia di domenica con attenzione. Dopo la gara di Jerez, a causa dello spostamento del GP del Giappone, c'è stato un mese di vacanza per i piloti. Proprio per questo lungo stop la prima domanda per Vale riguarda la sua forma fisica.
- La spalla in questo periodo è andata a posto?
"Aspetto la gara con curiosità e fiducia. Ho lavorato molto sulla mia spalla, adesso bisogna vedere come reagirà mentre guido la moto. In questo periodo ho migliorato a livello muscolare e di forza, ma mi manca ancora un po' di mobilità e fatico a stare in carena e se forzo, mi fa male. Insomma, non sono al top".
- I problemi sono anche a livello di moto, come procede l'affinamento della coppia Rossa?
"Ci stiamo lavorando, ma ci vuole del tempo, certo è che da parte di Ducati l'impegno è molto. Per quanto riguarda la gara posso dire che questa è una pista che mi piace, anche se ovviamente non ci ho mai girato con la D16. Insomma, siamo ancora un'accoppiata da scoprire, speriamo di essere presto competitivi sull'asciutto, come lo eravamo sul bagnato a Jerez".
- Di solito se ci sono dei problemi, si amplificano sul bagnato, invece sulla D16 accade esattamente il contrario, come mai?
"Magari lo sapessimo, di solito è il contrario: la pioggia ingigantisce i problemi, invece la Ducati sul bagnato va molto bene. Me ne sono accorto subito nel warm-up in Spagna e in gara andavo forte. Chissà perché, forse per una strana legge del motociclismo, nonostante la Ducati sia una moto molto rigida".
Ma Rossi dimentica una cosa: alla Ducati sono stati i primi a sviluppare software di controllo sul bagnato quando le Case rivali si limitavano a tagliare la potenza. Una superiorità conquistata con la ricerca.
- Domani si giudicheranno i marshall che sono intervenuti nell'incidente di Jerez, cosa ne pensi?
"Bisogna decidere se i commissari devono aiutare i piloti a ripartire, oppure no. Io credo che sia giusto aiutarli, ma il problema è che le attuali MotoGP, anche per salvaguardare i motori contingentati, se rimangono accese mentre sono inclinate dopo pochi istanti si spengono. Inoltre queste moto quando si spengono, non ripartono più a spinta. Nell'ultima gara dopo l'incidente sono stato fortunato e anche bravo a tenere la frizione tirata e a partire qualche secondo prima che il motore si spegnesse".
