Sbk Brno: Ancora un pareggio
Marco vs Max 1 a 1 e Checa limita i danni
Brno (Rep. Ceca) - Un altro ex aequo che ha messo d'accordo tutti ma che restringe sempre più il raggio d'azione del capoclassifica. La soluzione di questa partita giocata con il fiato sospeso ha fornito uno spettacolo da palati fini anche se non spettacolare ai massimi livelli. Carlos, Max e Marco sapevano benissimo che l'errore sarebbe stato letale e nessuno dei tre ha voluto rischiare oltre il lecito consentito.
Lo spagnolo è arrivato a Brno sapendo di trovare un tracciato dove il rivale numero 1 ha una marcia in più non solo meccanica ma anche di guida. Allo stesso tempo l'alfiere del team Althea non ha potuto fare finta di niente nei confronti della Yamaha difficile forse da guidare ma veloce e potente da paura. Nella testa di Carlos, segnata dall'errore di Aragon, si è decisa la strategia giusta. Gran gas nelle prove per partire davanti ed un lungo lavoro in ottica gara.
Nelle due manche, metabolizzata la superiorità dei rivali, la ricerca del massimo ottenibile senza commettere sbagli. Il titolo arriva anche amministrando ed in questo week end "El toro" ha dimostrato intelligenza e talento, portando a casa tutto ciò che realmente era ottenibile. Max e Marco si sono divisi equamente la posta in palio, il primo in gara 1 non è apparso irresistibile, a causa anche di un piccolo problema tecnico che gli è costato un lungo nel momento peggiore,ma si è rifatto nella successiva.
Non lesiniamo le critiche al romano ma quando guida così, e lo si è visto dalla telecamera montata sulla R1 di Melandri, beh…è un grande spettacolo. Marco ci è piaciuto per come ha gestito le due manche. Ha fatto la differenza con Max girando sugli stessi tempi, cercando di fuggire o di indurlo all'errore, ha provato sino alle fine a vincere e ne è uscito a testa alta. Ambedue si sono avvicinati al leader preparandosi ad una sottile guerra non solo fatta di staccate e sorpassi al limite ma anche di logorio di nervi.
A Misano Checa aveva 72 punti di vantaggio su Biaggi e 95 su Melandri, e parliamo di due gare fa badate bene, ora il margine è ridotto a 30 e 53…Silverstone sarà un altro banco d'esame niente male anche perché l'iberico non può più permettersi di fare il ragioniere e deve tornare a vincere. Il problema, se ci è consentito dirlo, è che dopo loro è il vuoto più assoluto. Si salvano due o tre piloti ma il piatto piange. Fabrizio, Laverty e Badovini sono promossi senza problemi ma gli altri sono scomparsi. Vedere Haslam o Haga che si prendono minimo un secondo al giro non è un bello spettacolo mentre neppure il fattore campo ha riportato sugli altari il team Effenbert che almeno con Smrz, idolo del posto, qualcosa poteva sperare.
Non ce ne vogliano tutti gli altri ma siamo contenti per il lavoro svolto dal Team Pedercini. E' una struttura piccola e privatissima ma lavorano con lo spirito di un tempo. Vanno avanti a piccoli passi e le loro piccole (grandi) soddisfazioni se le prendono. In fondo la Superbike è bella anche per questo, gioire per 9 punti conquistati con due piloti mentre c'è chi è furibondo per i 17 strappati dall'unico rider ufficiale con il livore di un progetto costato una montagna di soldi.
Sbk Brno: Gara 1 a Melandri!
Con 44° di temperatura sull'asfalto la prima manche da Brno si è presentata con il solito coreografico panorama di bellezze mozzafiato. Diverse le scelte con le gomme con 8 piloti con la soluzione più morbida (tra cui tutti i migliori delle prime file) e 12 con la soluzione intermedia. Partito a cannone Max, la prima emozione, in negativo, ce l'ha data Xaus caduto nel giro iniziale dopo un violentissimo high side. L'iberico ha picchiato duro ed è rimasto dolorante sul tracciato.
Lì davanti il re di Brno ha iniziato a fare la sua andatura seguito come un'ombra da Melandri. Checa, che ha fatto impennare la moto in partenza ed ha perso decimi preziosi, si è liberato di Laverty solo nel corso del terzo passaggio tentando la rimonta sulla coppia di testa a quel punto fuggita con un margine di circa 2 secondi. E' la pista dei romani…Fabrizio, che qua ha scritto pagine importanti della sua carriera, è entrato tosto sul Laverty agguantando la quarta piazza in scia alla Ducato di "El toro".
La TV non dice bugie e dall'occhio indiscreto dell'obbiettivo posto sulla R1 di Melandri si è vista lezione di guida di Max, splendidamente coadiuvato da un'Aprilia granitica in ogni millimetro del tracciato Ceco. Durissima per Checa la rimonta anche perché senza scia la potenza dei plurifrazionati è difficile da gestire ma l'iberico, spettacolare nel tratto più guidato, ha continuato a mangiare decimi preziosi…Melandri al nono passaggio ha rotto gli indugi provando a comandare la gara mentre nei campi lunghi delle telecamere si è fatto minaccioso il rosso di Borgo Panigale andato via via ad aumentare .
Nel grosso del gruppo degli inseguitori Badovini ha fatto ancora una gara da leone a discapito di chi "Leon" si chiama davvero! A metà prova il terzetto dei "top" si è ricongiunto mettendosi a girare sugli stessi identici tempi. L'ombra dell'errore per Biaggi si è materializzata al tredicesimo passaggio quando nella parte alta è andato fuori traiettoria favorendo il sorpasso di Checa. La gentilezza è stata ricambiata sul diritto…mortificando le velleità dell'alfiere di casa Althea… Gli ultimi giri sono serviti a provare le strategie del giro conclusivo, impossibile infatti da spiegare in altro modo il confronto ravvicinato tra i primi tre che a più riprese si sono superati favorendo in minima parte il recupero di Fabrizio.
Nelle retrovie Sykes, Camier,Lascorz, Haslam e Smrz hanno tenuto il fiato sospeso al pubblico presente, anche se l'ottava posizione forse non era quella che volevano. Gli ultimi chilometri sono stati percorsi in apnea, forse troppa però perché Biaggi, ha perso in più di un'occasione la sua proverbiale rigorosità di traiettoria…Melandri non ha concesso più niente ed è andato a staccare la terza vittoria della stagione. Biaggi ha preso la piazza d'onore mentre Checa un terzo posto che vale oro in classifica di campionato.
Ottimo quarto Fabrizio davanti a Laverty e ad un eccellente Badovini. E' un successo importante per il romagnolo, staccato sulla pista migliore per il rivale diretto in campionato e che lascia ancora una porta aperta verso la vetta della classifica. Biaggi non ha steccato, in fondo è arrivato davanti a Checa, ma un briciolo di cattiveria in più non avrebbe dato fastidio…si rifarà in gara 2?
1 Melandri M. (ITA) Yamaha YZF R1 40'23.699 (160,505 kph)
2 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 0.241
3 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 0.436
4 Fabrizio M. (ITA) Suzuki GSX-R1000 8.448
5 Laverty E. (IRL) Yamaha YZF R1 11.863
6 Badovini A. (ITA) BMW S1000 RR 16.374
7 Camier L. (GBR) Aprilia RSV4 Factory 20.075
8 Haslam L. (GBR) BMW S1000 RR 21.399
9 Lascorz J. (ESP) Kawasaki ZX-10R 21.555
10 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX-10R 22.330
11 Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 22.494
12 Haga N. (JPN) Aprilia RSV4 Factory 24.710
13 Berger M. (FRA) Ducati 1098R 27.958
14 Rolfo R. (ITA) Kawasaki ZX-10R 31.724
15 Lowes A. (GBR) Honda CBR1000RR 31.998
16 Aitchison M. (AUS) Kawasaki ZX-10R 34.771
17 Lanzi L. (ITA) BMW S1000 RR 36.582
18 Vermeulen C. (AUS) Kawasaki ZX-10R 45.690
19 Kispataki V. (HUN) Honda CBR1000RR 1'28.907
20 Guintoli S. (FRA) Ducati 1098R
Sbk Gara 2: La vendetta di Max
Brno (Rep. Ceca) - Al secondo via nuovo partenza a razzo di Max Biaggi che insieme a Melandri hanno tentato la fuga. In questa occasione Checa e Fabrizio non hanno aspettato i comodi di Laverty e sono entrati duri sopravanzando il rivale irlandese. Mentre il romagnolo ha stampato un tempone assai vicino al record di Crutchlow (2'00'058 contro 1'59'291) per rimanere in scia al campione del mondo, Carlos ha tenuto duro preparandosi a soffrire contro Fabrizio, impaziente di riscattarsi dalla brutta partenza di gara1.
Immenso Badovini, che con il sesto posto conquistato di forza ha messo in riga nelle fasi iniziali Guintoli, Sykes ed Haslam. Cambio di fronte all'inizio dell'ottavo passaggio. E' la Yamaha nr. 33 a passare a condurre ma l'Aprilia nr. 1 ha prontamente ribattuto sotto l'occhio vigile di Checa, pronto ad approfittare di ogni errore da parte degli avversari. E' la fotocopia della prova precedente con la differenza che sino a metà gara anche Fabrizio e Laverty sono rimasti a vista dei primi. Melandri ha provato nuovamente a fuggire nel corso del nono passaggio ma le condizioni della pista (arrivata a 52° di temperatura) e la determinazione di Max non gli hanno permesso quell'allungo da poter gestire poi sino alla fine.
L'impressione, suffragata poi dai fatti, è che solo l'uomo in rosso abbia avuto dei problemi a tenere il passo dei quattro cilindri, qui in vero dotati di qualcosa in più rispetto alla concorrenza. Non se ne è accorto Camier, andato giù ingloriosamente nel tratto in discesa, ed ha guardato bene di deludere i propri fan Smrz che ha seguito l'inglese nelle vie di fuga nel tratto successivo. A quattro giri dalla fine, in una gara più tattica che spettacolare, l'unico motivo di interesse è stato controllare i vari intertempi per vedere il margine dei primi due nei vari tratti del circuito.
L'alfiere di casa Yamaha si è letteralmente appiccicato al codone dell'Aprilia del rivale ma in questa occasione Biaggi è stato perfetto ed ha staccato la vittoria nr.16 in Superbike, raggiungendo Toseland, Hodgson e Falappa. Melandri ha chiuso a due decimi mettendo un altro mattoncino che lo avvicina alla posizione di vertice mentre Checa ha bissato il risultato precedente attento a non commettere errori in una pista difficilissima per le Ducati. Ottimo quarto Fabrizio davanti a Laverty, così come altrettanto positivo è stato Badovini, quinto, che ha bastonato ancora una volta Haslam (…tra l'altro vedremo l'inglese ancora al via a Silverstone?) che non è andato tanto per il sottile all'ultima curva sportellando di brutto Lascorz per la sesta posizione.
Week end positivo per i colori del Team Pedercini, con Rolfo undicesimo ed Aitchison dietro a lui. Lanzi ha probabilmente chiuso la sua parentesi con la BMW con il quattordicesimo posto e due punti da mettere in classifica. Per gli amanti delle statistiche sia in gara 1 che in gara 2 si è replicato un successo di squadra per i nostri colori che non accadeva dal lontano 21 Maggio 1995. In quell'occasione furono i 4 piloti italiani nelle prime sei posizioni: Lucchiari (vincitore), Chili, Bontempi e Pirovano. Qua abbiamo bissato quel successo migliorandolo visto che Melandri,Biaggi, Fabrizio e Badovini hanno chiuso nelle "top six" per due volte consecutive.
1 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 40'21.646 (160,641 kph)
2 Melandri M. (ITA) Yamaha YZF R1 0.222
3 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 3.558
4 Fabrizio M. (ITA) Suzuki GSX-R1000 7.863
5 Laverty E. (IRL) Yamaha YZF R1 8.534
6 Badovini A. (ITA) BMW S1000 RR 18.085
7 Haslam L. (GBR) BMW S1000 RR 21.650
8 Lascorz J. (ESP) Kawasaki ZX-10R 21.862
9 Guintoli S. (FRA) Ducati 1098R 25.306
10 Haga N. (JPN) Aprilia RSV4 Factory 27.366
11 Rolfo R. (ITA) Kawasaki ZX-10R 33.716
12 Aitchison M. (AUS) Kawasaki ZX-10R 36.549
13 Lanzi L. (ITA) BMW S1000 RR 37.468
14 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX-10R 46.878
15 Kispataki V. (HUN) Honda CBR1000RR 1'38.074
Marco vs Max 1 a 1 e Checa limita i danni
Brno (Rep. Ceca) - Un altro ex aequo che ha messo d'accordo tutti ma che restringe sempre più il raggio d'azione del capoclassifica. La soluzione di questa partita giocata con il fiato sospeso ha fornito uno spettacolo da palati fini anche se non spettacolare ai massimi livelli. Carlos, Max e Marco sapevano benissimo che l'errore sarebbe stato letale e nessuno dei tre ha voluto rischiare oltre il lecito consentito.
Lo spagnolo è arrivato a Brno sapendo di trovare un tracciato dove il rivale numero 1 ha una marcia in più non solo meccanica ma anche di guida. Allo stesso tempo l'alfiere del team Althea non ha potuto fare finta di niente nei confronti della Yamaha difficile forse da guidare ma veloce e potente da paura. Nella testa di Carlos, segnata dall'errore di Aragon, si è decisa la strategia giusta. Gran gas nelle prove per partire davanti ed un lungo lavoro in ottica gara.
Nelle due manche, metabolizzata la superiorità dei rivali, la ricerca del massimo ottenibile senza commettere sbagli. Il titolo arriva anche amministrando ed in questo week end "El toro" ha dimostrato intelligenza e talento, portando a casa tutto ciò che realmente era ottenibile. Max e Marco si sono divisi equamente la posta in palio, il primo in gara 1 non è apparso irresistibile, a causa anche di un piccolo problema tecnico che gli è costato un lungo nel momento peggiore,ma si è rifatto nella successiva.
Non lesiniamo le critiche al romano ma quando guida così, e lo si è visto dalla telecamera montata sulla R1 di Melandri, beh…è un grande spettacolo. Marco ci è piaciuto per come ha gestito le due manche. Ha fatto la differenza con Max girando sugli stessi tempi, cercando di fuggire o di indurlo all'errore, ha provato sino alle fine a vincere e ne è uscito a testa alta. Ambedue si sono avvicinati al leader preparandosi ad una sottile guerra non solo fatta di staccate e sorpassi al limite ma anche di logorio di nervi.
A Misano Checa aveva 72 punti di vantaggio su Biaggi e 95 su Melandri, e parliamo di due gare fa badate bene, ora il margine è ridotto a 30 e 53…Silverstone sarà un altro banco d'esame niente male anche perché l'iberico non può più permettersi di fare il ragioniere e deve tornare a vincere. Il problema, se ci è consentito dirlo, è che dopo loro è il vuoto più assoluto. Si salvano due o tre piloti ma il piatto piange. Fabrizio, Laverty e Badovini sono promossi senza problemi ma gli altri sono scomparsi. Vedere Haslam o Haga che si prendono minimo un secondo al giro non è un bello spettacolo mentre neppure il fattore campo ha riportato sugli altari il team Effenbert che almeno con Smrz, idolo del posto, qualcosa poteva sperare.
Non ce ne vogliano tutti gli altri ma siamo contenti per il lavoro svolto dal Team Pedercini. E' una struttura piccola e privatissima ma lavorano con lo spirito di un tempo. Vanno avanti a piccoli passi e le loro piccole (grandi) soddisfazioni se le prendono. In fondo la Superbike è bella anche per questo, gioire per 9 punti conquistati con due piloti mentre c'è chi è furibondo per i 17 strappati dall'unico rider ufficiale con il livore di un progetto costato una montagna di soldi.
Sbk Brno: Gara 1 a Melandri!
Con 44° di temperatura sull'asfalto la prima manche da Brno si è presentata con il solito coreografico panorama di bellezze mozzafiato. Diverse le scelte con le gomme con 8 piloti con la soluzione più morbida (tra cui tutti i migliori delle prime file) e 12 con la soluzione intermedia. Partito a cannone Max, la prima emozione, in negativo, ce l'ha data Xaus caduto nel giro iniziale dopo un violentissimo high side. L'iberico ha picchiato duro ed è rimasto dolorante sul tracciato.
Lì davanti il re di Brno ha iniziato a fare la sua andatura seguito come un'ombra da Melandri. Checa, che ha fatto impennare la moto in partenza ed ha perso decimi preziosi, si è liberato di Laverty solo nel corso del terzo passaggio tentando la rimonta sulla coppia di testa a quel punto fuggita con un margine di circa 2 secondi. E' la pista dei romani…Fabrizio, che qua ha scritto pagine importanti della sua carriera, è entrato tosto sul Laverty agguantando la quarta piazza in scia alla Ducato di "El toro".
La TV non dice bugie e dall'occhio indiscreto dell'obbiettivo posto sulla R1 di Melandri si è vista lezione di guida di Max, splendidamente coadiuvato da un'Aprilia granitica in ogni millimetro del tracciato Ceco. Durissima per Checa la rimonta anche perché senza scia la potenza dei plurifrazionati è difficile da gestire ma l'iberico, spettacolare nel tratto più guidato, ha continuato a mangiare decimi preziosi…Melandri al nono passaggio ha rotto gli indugi provando a comandare la gara mentre nei campi lunghi delle telecamere si è fatto minaccioso il rosso di Borgo Panigale andato via via ad aumentare .
Nel grosso del gruppo degli inseguitori Badovini ha fatto ancora una gara da leone a discapito di chi "Leon" si chiama davvero! A metà prova il terzetto dei "top" si è ricongiunto mettendosi a girare sugli stessi identici tempi. L'ombra dell'errore per Biaggi si è materializzata al tredicesimo passaggio quando nella parte alta è andato fuori traiettoria favorendo il sorpasso di Checa. La gentilezza è stata ricambiata sul diritto…mortificando le velleità dell'alfiere di casa Althea… Gli ultimi giri sono serviti a provare le strategie del giro conclusivo, impossibile infatti da spiegare in altro modo il confronto ravvicinato tra i primi tre che a più riprese si sono superati favorendo in minima parte il recupero di Fabrizio.
Nelle retrovie Sykes, Camier,Lascorz, Haslam e Smrz hanno tenuto il fiato sospeso al pubblico presente, anche se l'ottava posizione forse non era quella che volevano. Gli ultimi chilometri sono stati percorsi in apnea, forse troppa però perché Biaggi, ha perso in più di un'occasione la sua proverbiale rigorosità di traiettoria…Melandri non ha concesso più niente ed è andato a staccare la terza vittoria della stagione. Biaggi ha preso la piazza d'onore mentre Checa un terzo posto che vale oro in classifica di campionato.
Ottimo quarto Fabrizio davanti a Laverty e ad un eccellente Badovini. E' un successo importante per il romagnolo, staccato sulla pista migliore per il rivale diretto in campionato e che lascia ancora una porta aperta verso la vetta della classifica. Biaggi non ha steccato, in fondo è arrivato davanti a Checa, ma un briciolo di cattiveria in più non avrebbe dato fastidio…si rifarà in gara 2?
1 Melandri M. (ITA) Yamaha YZF R1 40'23.699 (160,505 kph)
2 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 0.241
3 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 0.436
4 Fabrizio M. (ITA) Suzuki GSX-R1000 8.448
5 Laverty E. (IRL) Yamaha YZF R1 11.863
6 Badovini A. (ITA) BMW S1000 RR 16.374
7 Camier L. (GBR) Aprilia RSV4 Factory 20.075
8 Haslam L. (GBR) BMW S1000 RR 21.399
9 Lascorz J. (ESP) Kawasaki ZX-10R 21.555
10 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX-10R 22.330
11 Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 22.494
12 Haga N. (JPN) Aprilia RSV4 Factory 24.710
13 Berger M. (FRA) Ducati 1098R 27.958
14 Rolfo R. (ITA) Kawasaki ZX-10R 31.724
15 Lowes A. (GBR) Honda CBR1000RR 31.998
16 Aitchison M. (AUS) Kawasaki ZX-10R 34.771
17 Lanzi L. (ITA) BMW S1000 RR 36.582
18 Vermeulen C. (AUS) Kawasaki ZX-10R 45.690
19 Kispataki V. (HUN) Honda CBR1000RR 1'28.907
20 Guintoli S. (FRA) Ducati 1098R
Sbk Gara 2: La vendetta di Max
Brno (Rep. Ceca) - Al secondo via nuovo partenza a razzo di Max Biaggi che insieme a Melandri hanno tentato la fuga. In questa occasione Checa e Fabrizio non hanno aspettato i comodi di Laverty e sono entrati duri sopravanzando il rivale irlandese. Mentre il romagnolo ha stampato un tempone assai vicino al record di Crutchlow (2'00'058 contro 1'59'291) per rimanere in scia al campione del mondo, Carlos ha tenuto duro preparandosi a soffrire contro Fabrizio, impaziente di riscattarsi dalla brutta partenza di gara1.
Immenso Badovini, che con il sesto posto conquistato di forza ha messo in riga nelle fasi iniziali Guintoli, Sykes ed Haslam. Cambio di fronte all'inizio dell'ottavo passaggio. E' la Yamaha nr. 33 a passare a condurre ma l'Aprilia nr. 1 ha prontamente ribattuto sotto l'occhio vigile di Checa, pronto ad approfittare di ogni errore da parte degli avversari. E' la fotocopia della prova precedente con la differenza che sino a metà gara anche Fabrizio e Laverty sono rimasti a vista dei primi. Melandri ha provato nuovamente a fuggire nel corso del nono passaggio ma le condizioni della pista (arrivata a 52° di temperatura) e la determinazione di Max non gli hanno permesso quell'allungo da poter gestire poi sino alla fine.
L'impressione, suffragata poi dai fatti, è che solo l'uomo in rosso abbia avuto dei problemi a tenere il passo dei quattro cilindri, qui in vero dotati di qualcosa in più rispetto alla concorrenza. Non se ne è accorto Camier, andato giù ingloriosamente nel tratto in discesa, ed ha guardato bene di deludere i propri fan Smrz che ha seguito l'inglese nelle vie di fuga nel tratto successivo. A quattro giri dalla fine, in una gara più tattica che spettacolare, l'unico motivo di interesse è stato controllare i vari intertempi per vedere il margine dei primi due nei vari tratti del circuito.
L'alfiere di casa Yamaha si è letteralmente appiccicato al codone dell'Aprilia del rivale ma in questa occasione Biaggi è stato perfetto ed ha staccato la vittoria nr.16 in Superbike, raggiungendo Toseland, Hodgson e Falappa. Melandri ha chiuso a due decimi mettendo un altro mattoncino che lo avvicina alla posizione di vertice mentre Checa ha bissato il risultato precedente attento a non commettere errori in una pista difficilissima per le Ducati. Ottimo quarto Fabrizio davanti a Laverty, così come altrettanto positivo è stato Badovini, quinto, che ha bastonato ancora una volta Haslam (…tra l'altro vedremo l'inglese ancora al via a Silverstone?) che non è andato tanto per il sottile all'ultima curva sportellando di brutto Lascorz per la sesta posizione.
Week end positivo per i colori del Team Pedercini, con Rolfo undicesimo ed Aitchison dietro a lui. Lanzi ha probabilmente chiuso la sua parentesi con la BMW con il quattordicesimo posto e due punti da mettere in classifica. Per gli amanti delle statistiche sia in gara 1 che in gara 2 si è replicato un successo di squadra per i nostri colori che non accadeva dal lontano 21 Maggio 1995. In quell'occasione furono i 4 piloti italiani nelle prime sei posizioni: Lucchiari (vincitore), Chili, Bontempi e Pirovano. Qua abbiamo bissato quel successo migliorandolo visto che Melandri,Biaggi, Fabrizio e Badovini hanno chiuso nelle "top six" per due volte consecutive.
1 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 40'21.646 (160,641 kph)
2 Melandri M. (ITA) Yamaha YZF R1 0.222
3 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 3.558
4 Fabrizio M. (ITA) Suzuki GSX-R1000 7.863
5 Laverty E. (IRL) Yamaha YZF R1 8.534
6 Badovini A. (ITA) BMW S1000 RR 18.085
7 Haslam L. (GBR) BMW S1000 RR 21.650
8 Lascorz J. (ESP) Kawasaki ZX-10R 21.862
9 Guintoli S. (FRA) Ducati 1098R 25.306
10 Haga N. (JPN) Aprilia RSV4 Factory 27.366
11 Rolfo R. (ITA) Kawasaki ZX-10R 33.716
12 Aitchison M. (AUS) Kawasaki ZX-10R 36.549
13 Lanzi L. (ITA) BMW S1000 RR 37.468
14 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX-10R 46.878
15 Kispataki V. (HUN) Honda CBR1000RR 1'38.074