Non esistono bombe intelligenti. Difatti eccola qui, puntuale come l’estate, la polemica sulla nuova Ducati. A meno di 24 ore dall’annuncio che Rossi correrà sabato ad Assen con la nuova moto Gp11.1 il blog spagnolo Motocuatro, che di solito ci prende, lancia la sua bomba. Che la polemica sarebbe arrivata dalla Spagna (dove proverà a dilagare a meno che Ducati non reagisca con ferma chiarezza) ci si poteva scommettere un patrimonio; che sconfinassero invece nell’illazione accarezzando calunnia e diffamazione era meno prevedibile. Tant’è, per loro la Ducati ha barato e non ci girano nemmeno intorno. La Ducati ha barato facendo provare Rossi al Mugello prima del Gp, con il grave sospetto che abbia guidato la 800 invece della gp12 1000. Il fatto è che son sbagliati i fondamenti dell’illazione e sono prive di fondamento le considerazioni a supporto. Il regolamento vieta di provare le moto della stagione in corso a meno che non si tratti dei test Irta che sono uguali per tutti quanto a date e a piste. E le moto della stagione in corso erano lì, per Battaini e Guareschi, ma non esiste qualcuno nel mondo che possa dire di averci visto salire Rossi o Hayden. Ma forse non basta. Chi vietava a Rossi e alla Ducati di provare una 800 mascherata da mille? Se proprio facesse schifo pensare all’onestà si potrebbe optare per il buonsenso, oppure per la semplice consapevolezza di avere gli occhi di tutto il mondo addosso in test che non erano nemmeno a porte chiuse. Ma ciò che è più importante: non è accaduto nulla che non fosse sotto lo sguardo degli ispettori, che erano lì apposta per controllare. Franco Uncini, vi dice qualcosa? Basta sentirlo: ”Io c’ero al Mugello, c’ero apposta. A parte che le differenze si vedono ad occhio nudo, devo dire che Filippo Preziosi mi ha obbligato a controllare alesaggio e corsa. Nemmeno me lo aspettavo. I piloti ufficiali giravano senza dubbio con le mille”. Anche se gli spagnoli non lo sanno e sparano nel mucchio.
La Ducati, facendo provare a Rossi e ad Hayden la Gp12 (e scoprendola migliore) dal test di Jerez di due mesi fa ha iniziato a progettare un motore 800 che si inserisse nella ciclistica 2012. Realizzato in tempi record, il motore ha superato i primi test di affidabilità settimana scorsa con Battaini al Mugello. Fino a lì, non era che un disegno prima e un ammasso di metallo poi, vivo solo sul banco prova. Certo, se uno ragiona solo sul sospetto fa presto a immaginare magagne ovunque, ma a questa regola allora non dovrebbe nemmeno sfuggire che la Honda 2012 provata da Stoner a Jerez non è tanto diversa da quella attuale. O no? Quanto alla pista: ogni team elegge un “test track”, ovvero la propria pista sulla quale provare come e quando meglio crede con i propri collaudatori. Il Mugello lo è per la Ducati come Motegi lo è per la Honda. Sulla stessa pista e in base ad una deroga i piloti titolari, Rossi e Hayden nel caso Ducati, dispongono di otto giornate per sviluppare la moto della prossima stagione, a patto che la prova non avvenga nei 15 giorni che precedono il Gran Premio. Il che non è accaduto, manco un po’.
Ma il cerchio si chiude quando Motocuatro chiede dove fosse la Dorna mentre Ducati prendeva in giro il mondo. Qui scarseggiano i fondamentali, giacchè la Dorna è l’organizzatore delle corse mentre semmai il garante dello sport è la Fim. Un po’ come chiedere ad un postino di multare un’auto in sosta: ti guarda sbigottito, al massimo ti picchia un francobollo sul parabrezza e se ne va.
La Ducati, facendo provare a Rossi e ad Hayden la Gp12 (e scoprendola migliore) dal test di Jerez di due mesi fa ha iniziato a progettare un motore 800 che si inserisse nella ciclistica 2012. Realizzato in tempi record, il motore ha superato i primi test di affidabilità settimana scorsa con Battaini al Mugello. Fino a lì, non era che un disegno prima e un ammasso di metallo poi, vivo solo sul banco prova. Certo, se uno ragiona solo sul sospetto fa presto a immaginare magagne ovunque, ma a questa regola allora non dovrebbe nemmeno sfuggire che la Honda 2012 provata da Stoner a Jerez non è tanto diversa da quella attuale. O no? Quanto alla pista: ogni team elegge un “test track”, ovvero la propria pista sulla quale provare come e quando meglio crede con i propri collaudatori. Il Mugello lo è per la Ducati come Motegi lo è per la Honda. Sulla stessa pista e in base ad una deroga i piloti titolari, Rossi e Hayden nel caso Ducati, dispongono di otto giornate per sviluppare la moto della prossima stagione, a patto che la prova non avvenga nei 15 giorni che precedono il Gran Premio. Il che non è accaduto, manco un po’.
Ma il cerchio si chiude quando Motocuatro chiede dove fosse la Dorna mentre Ducati prendeva in giro il mondo. Qui scarseggiano i fondamentali, giacchè la Dorna è l’organizzatore delle corse mentre semmai il garante dello sport è la Fim. Un po’ come chiedere ad un postino di multare un’auto in sosta: ti guarda sbigottito, al massimo ti picchia un francobollo sul parabrezza e se ne va.