Week end complicato per il romano. Il contatto con Fabrizio, e relativa caduta, le scintille con Haga e soprattutto con Melandri in pit lane alla fine della Superpole infiammano la gara
La tempestività nella pubblicazione delle notizie riveste particolare attenzione in questo mondo dove tutto è "on-line". In questa occasione però abbiamo ritenuto giusto riflettere con maggiore lucidità a quanto successo alla fine della Superpole, riservandoci di tornare sull'argomento con più calma.
Il fatto, come abbiamo riportato anche noi nella cronaca, è nato durante il giro tirato di Melandri per rimanere in Superpole. Il romagnolo stava andando fortissimo ma ha trovato Biaggi in piena traiettoria che stavo procedendo a bassa andatura. Macho ha buttato via la possibilità di giocarsi un altro step di qualifica ma non si è fatto problemi ad effettuare un sorpasso al tornantino quanto meno deciso, probabilmente viziato dalla delusione di un atteggiamento incomprensibile da parte dell'avversario.
Nella frazione successiva è successo di nuovo, e qui un dubbio è d'obbligo, con Haga. Il nipponico ha scosso la testa ed ha mandato a quel paese Biaggi superandolo all'esterno e chiudendo lì il problema. Il diverbio tra Max e Melandri ha avuto un seguito a fine turno, quando passando davanti al box Yamaha il romano ha risposto per le rime ad una provocazione del romagnolo e si è lasciato andare ad un plateale comportamento ai danni dell'avversario oltre ad un diverbio con parole pesanti.
Il gesto, un doppio schiaffetto canzonatorio, è stato brutto nella forma e nella sostanza. L'ammonizione ad ambedue piloti aggravata per Biaggi da una sanzione pecunaria di 3000,00 € è più che altro un gesto ufficiale per far rientrare la cosa sui binari della normale legalità, ma rimane comunque una brutta pagina nella storia di questo week end. Dispiace che un campione del mondo del calibro di Max sia spesso coinvolto in diatribe da bar nelle quali tutti hanno torto senza appello.
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Bisogna altresì riconoscere che i piloti sono esseri umani, con i loro pregi e difetti, sottoposti ad un carico di adrenalina nemmeno lontanamente immaginabile per un normale utente appassionato dell'ambiente. C'è chi riesce a superare anche i momenti più critici con reazioni moderate, altri che non riescono a fare a meno di un gesto o di una parola rovente per mettere in crisi l'avversario, fatto è che lo sport, ammesso che di questo si parli, il nostro sport, esce ancora una volta dai binari bollato come un ring dove spesso e volentieri se ne vedono di tutti i colori.
Domani verrà scritto di tutto su quanto successo e verrà dato più spazio alla maleducazione che al risultato strepitoso di Carlos Checa e compagnia. Ci dispiace di questo, tantissimo, perché ormai la notizia non è più un giro veloce, una derapata da controllare con abilità e coraggio, una staccata alla vita persa con la quale conquistare una pole position, ma solo una miscellanea di gossip di bassa lega, di gesti e parole privi di senso e senza il minimo rispetto della normale decenza. Pochi giorni fa i giornali sono stati riempiti dalla mancata vittoria, se così vogliamo definirla, da parte di un top rider famoso nel mondo con una show-girl, ultimamente in auge sui settimanali rosa internazionali. Ai soliti "filosofi maestri di vita" oggi abbiamo dato del ricco materiale per dire e scrivere nei prossimi giorni sentenze e considerazioni che il nostro ambiente non merita. Peccato.
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La tempestività nella pubblicazione delle notizie riveste particolare attenzione in questo mondo dove tutto è "on-line". In questa occasione però abbiamo ritenuto giusto riflettere con maggiore lucidità a quanto successo alla fine della Superpole, riservandoci di tornare sull'argomento con più calma.
Il fatto, come abbiamo riportato anche noi nella cronaca, è nato durante il giro tirato di Melandri per rimanere in Superpole. Il romagnolo stava andando fortissimo ma ha trovato Biaggi in piena traiettoria che stavo procedendo a bassa andatura. Macho ha buttato via la possibilità di giocarsi un altro step di qualifica ma non si è fatto problemi ad effettuare un sorpasso al tornantino quanto meno deciso, probabilmente viziato dalla delusione di un atteggiamento incomprensibile da parte dell'avversario.
Nella frazione successiva è successo di nuovo, e qui un dubbio è d'obbligo, con Haga. Il nipponico ha scosso la testa ed ha mandato a quel paese Biaggi superandolo all'esterno e chiudendo lì il problema. Il diverbio tra Max e Melandri ha avuto un seguito a fine turno, quando passando davanti al box Yamaha il romano ha risposto per le rime ad una provocazione del romagnolo e si è lasciato andare ad un plateale comportamento ai danni dell'avversario oltre ad un diverbio con parole pesanti.
Il gesto, un doppio schiaffetto canzonatorio, è stato brutto nella forma e nella sostanza. L'ammonizione ad ambedue piloti aggravata per Biaggi da una sanzione pecunaria di 3000,00 € è più che altro un gesto ufficiale per far rientrare la cosa sui binari della normale legalità, ma rimane comunque una brutta pagina nella storia di questo week end. Dispiace che un campione del mondo del calibro di Max sia spesso coinvolto in diatribe da bar nelle quali tutti hanno torto senza appello.
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Bisogna altresì riconoscere che i piloti sono esseri umani, con i loro pregi e difetti, sottoposti ad un carico di adrenalina nemmeno lontanamente immaginabile per un normale utente appassionato dell'ambiente. C'è chi riesce a superare anche i momenti più critici con reazioni moderate, altri che non riescono a fare a meno di un gesto o di una parola rovente per mettere in crisi l'avversario, fatto è che lo sport, ammesso che di questo si parli, il nostro sport, esce ancora una volta dai binari bollato come un ring dove spesso e volentieri se ne vedono di tutti i colori.
Domani verrà scritto di tutto su quanto successo e verrà dato più spazio alla maleducazione che al risultato strepitoso di Carlos Checa e compagnia. Ci dispiace di questo, tantissimo, perché ormai la notizia non è più un giro veloce, una derapata da controllare con abilità e coraggio, una staccata alla vita persa con la quale conquistare una pole position, ma solo una miscellanea di gossip di bassa lega, di gesti e parole privi di senso e senza il minimo rispetto della normale decenza. Pochi giorni fa i giornali sono stati riempiti dalla mancata vittoria, se così vogliamo definirla, da parte di un top rider famoso nel mondo con una show-girl, ultimamente in auge sui settimanali rosa internazionali. Ai soliti "filosofi maestri di vita" oggi abbiamo dato del ricco materiale per dire e scrivere nei prossimi giorni sentenze e considerazioni che il nostro ambiente non merita. Peccato.
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Ultima modifica di Penna il Dom Mar 27, 2011 9:18 pm - modificato 1 volta.