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L'Ingegner Preziosi tra Qatar e novità future

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Penna

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"La Ducati sta facendo un gran lavoro"

Affabile e concentrato, diviso tra la famiglia (con bambina neonata che per fortuna dorme!) e il reparto Progettazione di Borgo Panigale, l'Ingegner Filippo Preziosi è sempre illuminante nelle sue valutazioni che armonizzano il sentire dell'appassionato di corse e di moto che c'è in lui con il genio della tecnica.
Dopo il Qatar?
"Dopo il Qatar vi dico che è ovvio che se avessi dovuto pensare ad un debutto Rossi-Ducati un anno fa lo avrei sperato migliore, ma troppe variabili si sono infilate nel mezzo per non indurci a valutazioni più realistiche. E le valutazioni realistiche dicono che siamo soddisfatti".


Per cosa in particolare?
"Con la moto nuova e provata pochissimo e la spalla messa come è messa Valentino ha girato anche con tempi uguali a quelli dello scorso anno con la Yamaha quando la sua gara andò alla grande. Poi bisogna metterci, certo, che gli altri in gara sono andati due o tre decimi più forte al giro. Ma la tara per le condizioni di Valentino va fatta assolutamente".

Il problema quindi qual è?
"Il problema al momento è il passo, la capacità di reggere un ritmo per tutti i giri della corsa. Questo ci è mancato per due motivi: le condizioni fisiche di Valentino e la nostra moto che è molto fisica e non molto intuitiva".

Quindi?
"Quindi sulle indicazioni di Valentino che continuano a rimanere sensazionali abbiamo messo in programma delle modifiche che verranno scaglionate a causa dei tempi di progettazione e realizzazione. Una prima fase debutterà all'Estoril e poi un'altra a metà stagione. Cose che facilitino la guida sua e degli altri piloti senza che siano costretti ad uno sforzo enorme".

Saranno cambiamenti radicali? Visibili?
"Sì, saranno anche radicali. Diciamo che alcuni cambiamenti saranno appariscenti e visibili ed altri appariscenti e non visibili. Dove per appariscenti intendo dei cambiamenti che modificano in modo importante il comportamento della moto".

Sul telaio quindi?
"Non necessariamente, ma anche lì. Però non abbiamo in mente di cambiare la struttura che stiamo utilizzando. Si può modificare profondamente il comportamento della moto senza cambiare la forma degli elementi che la compongono ma magari cambiandone la struttura. E poi in realtà conta moltissimo anche quello che faremo sul motore, che è uno degli elementi su cui lavorare di più per addolcire la guida della moto in piega. Ci piace moltissimo come stiamo lavorando con Valentino ed è molto chiaro quello che dobbiamo provare ad ottenere. Se il motore è aggressivo, soprattutto a moto piegata, quando vaia chiamarlo il sistema si scompone e si perde tempo".

Ci pare di aver capito che il cambio Honda aiuta molto in questo senso
"Sembrerebbe di sì, ma non è così immediato decidere di fare un cambio e utilizzarlo. Certo aver eliminato, come si dice in giro, gli scuotimenti che derivano dal calo prima e dal richiamo poi della potenza tra una marcia e l'altra per loro è stato un gran passo. Alle cose bisogna pensarci".

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