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Aragon: parlano i protagonisti

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1Aragon: parlano i protagonisti Empty Aragon: parlano i protagonisti Dom Set 19, 2010 8:55 am

Penna

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Parlano i piloti che sono saliti sul podio, rimescolando gli equilibri di un mondiale che potrebbe riaprirsi. E poi Rossi, che potrebbe fermarsi, ma forse non lo farà...

Aragon (SPA) - Grande giornata per la Ducati che piazza due piloti sul podio e torna alla vittoria con uno Stoner semplicemente perfetto. Sentiamo il racconto del vincitore: "Rispetto alle altre gare qui c'è stata una differenza: è andato tutto bene sin dall'inizio, abbiamo migliorato ad ogni turno e ho sempre avuto fiducia nell'anteriore".

Eppure nel warm up sei caduto proprio per aver perso il davanti… "Si, ma la cosa non mi ha tolto fiducia, mi ha solo innervosito".
Una moto perfetta? "Una moto per vincere e me ne sono andato subito, ne avevo di più e ho usato bene il mio vantaggio spingendo appena Pedrosa si avvicinava. Non so se adesso abbiamo la moto perfetta, ma forse abbiamo trovato una messa a punto che ci permette di stare davanti. Lo scopriremo tra due GP e allora potrò dire se davvero la nostra è una moto vincente su tutte le piste. Aragon potrebbe essere solo una pista particolare con un asfalto che si sposava con le caratteristiche della mia moto".
Hai avuto una gestione perfetta della gara, controllando Pedrosa con grande calma, vero? "Era tranquillo e non solo perché non avevo paura di cadere perdendo l'avantreno. Mi ero accorto che controllavo la situazione e che se il vantaggio calava era sufficiente spingere ancora un po'. Avevo margine e anche quando sentivo che l'avantreno scivolava un po' di più rispetto alle prove, la cosa era controllabile".
Bene, avete capito qual è il problema di Stoner: l'avantreno! Certo che lo sapete, lo dice da un anno e passa, ma questo vi fa capire che nella testa di un pilota queste sono le cose importanti.

Per Dani Pedrosa questa è una gara iniziata in salita con un errore in uscita alla prima curva. Ma è stato davvero tutto così semplice? E quali aspettative restano allo spagnolo in chiave iridata?
"In quella curva ho sbagliato e ho rischiato di cadere proprio a inizio gara. Ma non ci ho pensato, non mi sono spaventato e ho iniziato a spingere e a sorpassare fino a quando sono arrivato alle spalle di Stoner. Ho continuato a spingere, ma giravamo con gli stessi tempi e ho capito che sarebbe finita così come è finita. A quel punto ho cercato di non cadere e di portare a casa un buon secondo posto. Esco da qui con idee positive: la moto è a posto, è veloce su ogni pista e così posso continuare ad attaccare, senza pensare a nulla se non alla vittoria e correrò così fino alla fine della stagione, senza pensare alla classifica".

Con un sorriso a tutto schermo Nicky Hayden finalmente si accomoda sul podio: "Il week end è iniziato bene e ho capito che la nostra moto aveva fatto un passo avanti. Penso di aver corso bene, ma la Ducati è stata grande".
Sei stato dietro Lorenzo, marcandolo stretto, sapevi di potercela fare? "Ho deciso di restare dietro Jorge, studiandolo e ogni tanto facendogli vedere le mie ruote. Ho aspettato e capito che lui non sarebbe andato più forte di così, ma chiudeva molto bene gli spazi e ho cercato di attaccare solo quando ero sicuro. Questo podio mi mette di buon umore pensando al prossimo anno: abbiamo fatto un bel passo avanti e nel 2011 avremo un'ottima moto".

Allarme rosso in sala stampa: Rossi convoca i giornalisti. Accorriamo, si parla di uno stop dell'attività fin da domani e di operazione imminente. Andiamo e ascoltiamo: "E' stata una gara difficile, speravo meglio, decisamente. Ma non è andata bene, questo per varie cause. Ad esempio qui tutte le Yamaha hanno sofferto e non avevano velocità. Ma il problema sono io che non guido come vorrei. Non è tanto il dolore, quanto la forza che mi manca. Così quando faccio il setting della moto, non lo faccio per andare più forte, ma per sforzare meno la spalla. A me va bene, ma a moto non è al massimo".
Questo potrebbe essere l'ultimo tuo GP con la Yamaha?
"No, sicuramente correrò i prossimi tre, peccato che il primo della serie sia a Motegi, una delle piste peggiori per la mia spalla con le sue frenate. Però dopo ci sono Sepang e Phillip Island, due piste sulle quali vado forte da anni e che mi daranno indicazioni sul mio stato di forma. Ecco, dopo quelle gare capirò cosa c'è da fare: se mi farà male mi opererò".
Ma non è una pazzia: in questo modo perderesti i test con la Ducati a Valencia!
"Lo so, ma è doloroso e inutile fare i test quando non stai bene. E dopo avrei tempo, due mesi per recuperare bene".
Ma come mai sei tornato al Sachsenring, non è stata una scelta affrettata?
"No, la spalla è un'articolazione difficile e non ci sono colpe nelle diagnosi o nella cura. Io pensavo che il problema fosse la gamba e invece no. E che non c'è solo il dolore, ma la mancanza di forza e questo mi limita molto".

Jorge Lorenzo è arrabbiatissimo ma cerca di restare tranquillo, ma le parole gli escono pesanti come pietre…
"Il problema è che la Yamaha non è veloce sul dritto. Come non bastasse, per tutto il week end abbiamo avuto problemi di trazione, ma l'aspetto più importante resta il motore. A Motegi spero di averne uno nuovo più potente per resistere alle Honda. Tra l'altro questo problema c'è da tempo".
Brucia non essere sul podio? "Certo che non sono soddisfatto per la gara, ma il problema non è il podio, ma la Honda che ha progredito nella potenza".
Iniziano le preoccupazioni nella lotta al titolo? "No, 56 punti sono ancora un bel vantaggio, ma di certo noi non siamo competitivi con la Honda".
Hayden oggi è stato molto aggressivo e ti ha passato…
"Speravo proprio che non ci provasse, ma è stato bravo: se avessi stretto avrei rischiato la caduta. E, vista la classifica, è stato meglio restare in piedi".
Giornata nerissima e piena di errori per Andrea Dovizioso. Pesa l'errore nella sfida con Spies? "Più che l'errore all'ultimo giro mi danno fastidio i due errorini all'inizio, entrambi alla curva 10. La prima volta mi ha passato Simoncelli, la seconda volta mi ha passato Vale e questo mi ha fatto perdere tempo e il contatto con Pedrosa. Potevo fare terzo e avevo il passo giusto. Nella seconda parte di gara io e Spies eravamo più veloci dei primi e abbiamo lottato".
Cosa è successo? In TV non si è visto! "E' successo all'ultimo giro tra la curva 12 e la curva 13. Ben è arrivato lungo e io ho cercato di passarlo, ma lui ha chiuso e io sono caduto".

Andrea Iannone è semplicemente devastante: velocissimo, deciso, implacabile. In più corre per un team ben strutturato e ad altissimo livello e con una delle migliori moto della categoria, la FTR…
"Sono molto contento di come sia andato questo weekend. Non è stato affatto semplice ottenere dei risultati così sia in prova che in gara, anche perché venivamo da due GP difficili, quelli di Indianapolis e Misano. È una soddisfazione arrivare ad Aragon e avere delle ottime prestazioni
durante tutto il fine settimana. È bello quando ci sono dei buoni risultati, perché sono la ricompensa migliore per ripagare la squadra per il loro lavoro. Sono felice per il podio di Gabor, gli faccio i miei complimenti. Spero che da questa gara riesca a mantenere il passo che ha fatto registrare durante questo GP. Noi faremo il possibile per
mantenerci costanti e con questo ritmo, in vista delle ultime gare della stagione".

http://www.latribudelle2ruote.it/

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