Indice
Il Dottore sarà in Germania, per infastidire Lorenzo, per risvegliare un mondiale addormentato, per essere presente durante l'annuncio, ormai scontato, del passaggio alla Ducati
Valentino Rossi correrà in Germania, manca solo il nulla osta dei medici del circuito, per poter indossare la tuta ed entrare in pista. Ha vinto la voglia di essere in gara sulla prudenza e la guarigione perfetta. Decisione rischiosa ma stimolante, come è classico nelle scelte del pilota e dell'uomo. Con quali obiettivi? Almeno tre: fare bene e dimostrare che Lorenzo non può star tranquillo, che Valentino è ancora il numero uno (del resto, seppur virtualmente, ce l'ha sulla carena) e che la MotoGP senza Rossi è una minestra insipida.
Sono bastati due test con la Superbike per capire che si può correre e che Toseland di setting non capisce molto. Come confermano i tempi fatti registrare a Brno. Ci si aspetta anche l'annuncio oramai scontato del passaggio di Rossi alla Ducati.
Insomma, l'organizzatore del Gp di Germania, la Dorna, le televisioni esultano, perché il calo di interesse e di ascolti aveva iniziato ad avere i contorni del problema serio. I tifosi di Rossi pure. Non è la prima volta che un pilota corre "rotto" e che arriva sulla moto aiutandosi con le stampelle. Del resto da anni non c'è la partenza a spinta che sarebbe stata impossibile nelle attuali condizioni di Rossi che ha una gamba, la destra, tenuta insieme da chiodi e viti. In bocca al lupo, bomber azzoppato, ma di razza.
"Sono davvero entusiasta di poter correre - ha dichiarato dopo l'annuncio Valentino Rossi - anche se la decisione sarà presa ufficialmente giovedì dai medici del circuito. Mi è piaciuto guidare la R1 SBK, ma so che la mia M1 è tutt'altra cosa e che sarà dura. Avevo una voglia matta di tornare nei paddock, ero stanco di stare a casa!".
Dopo l'annuncio del ritorno del compagno di squadra ecco la dichirazione del primo dei suoi rivali, Jorge Lorenzo. "Il Sachsenring è un circuito che mi piace – dice Jorge Lorenzo – ma non ho mai vinto qui. È un tracciato difficile, con molti saliscendi, ed è anche tra i più corti del mondiale. Anche il meteo è un'incognita: qui capita che faccia caldissimo… sempre meglio rispetto alla pioggia. Sono molto contento che Valentino sia tornato: benvenuto a lui!".
"Valentino ha fatto grandi sforzi per correre al Sachsenring questo fine settimana – racconta Davide Brivio - voleva a tutti i costi tornare sulla M1 e ha lavorato per rendere brevissimo il proprio recupero. Ora ci aspettiamo che servano un paio di gare prima di tornare a essere veloce come prima, in ogni caso è bello vederlo qui con noi".
In Germania nel box Yamaha ci sarà anche Wataru Yoshikawa, il collaudatore che ha preso il posto di Rossi all'ultima gara in Catalogna.
Il quarantunenne sarà pronto per sostituire Valentino qualora dovesse rendersi necessario. "Anche se è passato solo un mese dal suo infortunio al Mugello, Valentino è già tornato e io sono davvero stupito dal suo incredibile recupero – ha affermato Yoshikawa - quanto a me, ho imparato molto da questa breve esperienza in MotoGP e ne farò tesoro nel mio lavoro di collaudatore".
Valentino Rossi correrà in Germania, manca solo il nulla osta dei medici del circuito, per poter indossare la tuta ed entrare in pista. Ha vinto la voglia di essere in gara sulla prudenza e la guarigione perfetta. Decisione rischiosa ma stimolante, come è classico nelle scelte del pilota e dell'uomo. Con quali obiettivi? Almeno tre: fare bene e dimostrare che Lorenzo non può star tranquillo, che Valentino è ancora il numero uno (del resto, seppur virtualmente, ce l'ha sulla carena) e che la MotoGP senza Rossi è una minestra insipida.
Sono bastati due test con la Superbike per capire che si può correre e che Toseland di setting non capisce molto. Come confermano i tempi fatti registrare a Brno. Ci si aspetta anche l'annuncio oramai scontato del passaggio di Rossi alla Ducati.
Insomma, l'organizzatore del Gp di Germania, la Dorna, le televisioni esultano, perché il calo di interesse e di ascolti aveva iniziato ad avere i contorni del problema serio. I tifosi di Rossi pure. Non è la prima volta che un pilota corre "rotto" e che arriva sulla moto aiutandosi con le stampelle. Del resto da anni non c'è la partenza a spinta che sarebbe stata impossibile nelle attuali condizioni di Rossi che ha una gamba, la destra, tenuta insieme da chiodi e viti. In bocca al lupo, bomber azzoppato, ma di razza.
"Sono davvero entusiasta di poter correre - ha dichiarato dopo l'annuncio Valentino Rossi - anche se la decisione sarà presa ufficialmente giovedì dai medici del circuito. Mi è piaciuto guidare la R1 SBK, ma so che la mia M1 è tutt'altra cosa e che sarà dura. Avevo una voglia matta di tornare nei paddock, ero stanco di stare a casa!".
Dopo l'annuncio del ritorno del compagno di squadra ecco la dichirazione del primo dei suoi rivali, Jorge Lorenzo. "Il Sachsenring è un circuito che mi piace – dice Jorge Lorenzo – ma non ho mai vinto qui. È un tracciato difficile, con molti saliscendi, ed è anche tra i più corti del mondiale. Anche il meteo è un'incognita: qui capita che faccia caldissimo… sempre meglio rispetto alla pioggia. Sono molto contento che Valentino sia tornato: benvenuto a lui!".
"Valentino ha fatto grandi sforzi per correre al Sachsenring questo fine settimana – racconta Davide Brivio - voleva a tutti i costi tornare sulla M1 e ha lavorato per rendere brevissimo il proprio recupero. Ora ci aspettiamo che servano un paio di gare prima di tornare a essere veloce come prima, in ogni caso è bello vederlo qui con noi".
In Germania nel box Yamaha ci sarà anche Wataru Yoshikawa, il collaudatore che ha preso il posto di Rossi all'ultima gara in Catalogna.
Il quarantunenne sarà pronto per sostituire Valentino qualora dovesse rendersi necessario. "Anche se è passato solo un mese dal suo infortunio al Mugello, Valentino è già tornato e io sono davvero stupito dal suo incredibile recupero – ha affermato Yoshikawa - quanto a me, ho imparato molto da questa breve esperienza in MotoGP e ne farò tesoro nel mio lavoro di collaudatore".
