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La sfortuna non ha abbandonato Ben Spies neanche a Sepang. Il texano è caduto in gara, un incidente che non sembrava avere avuto conseguenze importanti, tanto che il pilota della Yamaha dopo i controlli al centro medico era tornato in hotel per la notte. Il dolore gli ha però consigliato questa mattina di recarsi in un ospedale di Kuala Lumpur per ulteriori accertamenti. La risonanza magnetica ha mostrato una lesione alla spalla destra e una frattura di una costola sul lato sinistro che potrebbe avere anche danneggiato il polmone.
Ben è stato comunque dimesso dal nosocomio ed è ritornato in albergo dove passerà la notte. Al momento non è ancora stata presa una decisione sulla sua presenza a Phillip Island per il GP che inizierà venerdì, ma viste le conseguenze della caduta la sua partecipazione è a rischio. Non c’è tregua per Spies quest’anno che aggiunge così un altro punto alla lista dei guai. Per sdrammatizzare la situazione, sperando di strappargli un sorriso, pubblichiamo la vignetta del cartoonist Thieum, in cui la M1 numero 11 è invasa da gatti neri.
AGGIORNAMENTO. Ben Spies ha comunicato ufficialmente via Twitter che domani alle nove del mattino prenderà un aereo per tornare negli Stati Uniti, dove si sottoporrà a un'operazione per ridurre lo stiramento dei legamenti artificiali della spalla destra (Ben ha già subito una precedente operazione). A questo punto è certo che non prenderà parte a GP di Australia e probabilmente nemmeno alla gara di Valencia, anche se il suo fisioterapista ha detto che potrebbe anche tornare in pista dopo appena due settimane dall'intervento.
A questo punto il problema non è più della Yamaha, che non lo sostituirà in Australia, ma lo farà con uno dei suoi collaudatori in Spagna, ma della Ducati, visto che il texano potrebbe perdere gli importanti test di Valencia.
"Sono senza parole - ha commentato Spies - Abbiamo avuto una stagione così difficile con un incredibile dose di sfortuna. Abbiamo sempre dato il 100% e sia io che il mio team avremmo continuare a farlo anche a Phillip Island. Domenica ho preso una botta veramente forte e dopo gli esami di oggi è chiaro che ho delle lesioni che richiedono attenzione immediata. Sono deluso di dovere tornare in Usa invece che andare a Phillip Island ma ovviamente è importante sottoporsi a cure adeguate il prima
Ben è stato comunque dimesso dal nosocomio ed è ritornato in albergo dove passerà la notte. Al momento non è ancora stata presa una decisione sulla sua presenza a Phillip Island per il GP che inizierà venerdì, ma viste le conseguenze della caduta la sua partecipazione è a rischio. Non c’è tregua per Spies quest’anno che aggiunge così un altro punto alla lista dei guai. Per sdrammatizzare la situazione, sperando di strappargli un sorriso, pubblichiamo la vignetta del cartoonist Thieum, in cui la M1 numero 11 è invasa da gatti neri.
AGGIORNAMENTO. Ben Spies ha comunicato ufficialmente via Twitter che domani alle nove del mattino prenderà un aereo per tornare negli Stati Uniti, dove si sottoporrà a un'operazione per ridurre lo stiramento dei legamenti artificiali della spalla destra (Ben ha già subito una precedente operazione). A questo punto è certo che non prenderà parte a GP di Australia e probabilmente nemmeno alla gara di Valencia, anche se il suo fisioterapista ha detto che potrebbe anche tornare in pista dopo appena due settimane dall'intervento.
A questo punto il problema non è più della Yamaha, che non lo sostituirà in Australia, ma lo farà con uno dei suoi collaudatori in Spagna, ma della Ducati, visto che il texano potrebbe perdere gli importanti test di Valencia.
"Sono senza parole - ha commentato Spies - Abbiamo avuto una stagione così difficile con un incredibile dose di sfortuna. Abbiamo sempre dato il 100% e sia io che il mio team avremmo continuare a farlo anche a Phillip Island. Domenica ho preso una botta veramente forte e dopo gli esami di oggi è chiaro che ho delle lesioni che richiedono attenzione immediata. Sono deluso di dovere tornare in Usa invece che andare a Phillip Island ma ovviamente è importante sottoporsi a cure adeguate il prima
