Dopo la gara che ha visto Rossi tornare sul podio e Stoner stravincere, è difficile che i piloti non commentino il sorpasso azzardato di Simoncelli
Le Mans (FRA) – "A Barcellona ci sarà una situazione caliente, ma bisogna capire che qui non è successo nulla". L'uomo del giorno sconvolge gli equilibri e spiega la sua versione, la versione Simoncelli dell'incidente: "Credo sia una punizione eccessiva, del resto dopo quello che è successo in questi giorni era un po' come sparare sulla Croce Rossa e resto della mia opinione, non è colpa mia. Pedrosa era in difficoltà e lo avevo raggiunto e passato, lui mi ha ripassato nel dritto e poi ha staccato un po' prima del solito. A questo punto ho staccato aggressivo, ma non scorretto, gli avevo lasciato un metro dal cordolo. Ma a lui si è scomposta la moto e mi è arrivato addosso, io ho cercato di raddrizzare, ma mi ha preso alla gamba e nella ruota posteriore ed è caduto".
Spiace, giusto, chiederai spiegazioni alla direzione gara, chiederai scusa a Dani? "Mi spiace per lui perché si è fatto male e per il mio risultato, ma non mi sento di aver fatto nulla di male. Non gli ho dato un calcio… Forse se l'avessi fatto passare e avessi aspettato, ma non devo scusarmi con lui di nulla, voglio solo sapere come sta. In direzione ci vado, ma resta un quinto posto e non un secondo".
Passiamo a Stoner, vincitore alla grandissima: "Ho iniziato male, mi si è anche spenta nel giro di allineamento. Poi tutto è andato in crescendo. Ho seguito Dani per capire e poi l'ho passato e volevo andarmene, ma lui mi seguiva sempre. Poi è calato mentre io avevo margine".
Certo, hai girato sempre sotto l'1 e 34! Ma cosa dici dell'incidente tra Rossi e Pedrosa? "Non ho visto nulla di quello che è successo dietro, quindi non posso giudicare".
Per Dovizioso un secondo posto notevole: "Il risultato è un po' figlio di disgrazie altrui, ma mi sono piaciuto molto nel finale soprattutto nella strategia per battere Valentino. Lui era più forte di me nelle ultime curve, io in un altro punto, quindi ho preso un po' di vantaggio e l'ho gestito. Sono stato lucido. La mia é stata una gara in crescendo, all'inizio ho subito da tutti, ma non mi sono lasciato andare".
Non è che stai sempre ad aspettare? "Non è vero, io attacco solo quando guido come mi piace e sono fluido".
Rossi è felice come se avesse vinto il mondiale. E' al suo primo podio con la Ducati. Felice? "Si, anche se il podio è arrivato un po' per fortuna ma anche per una buona scelta tecnica. Dopo il warm up abbiamo deciso di fare una scelta sulla distribuzione dei pesi che ha migliorato la staccata, ma in accelerazione la Honda fa paura. In uscita di curva sembra un dragster, è inarrivabile".
Ti sei divertito, almeno a giudicare dalla faccia? "E' stata finalmente una bella gara, con sorpassi anche cattivi, tipo Lorenzo a Dovizioso. A me piacciono. Come mi è piaciuto passare Lorenzo, la prendo come una vendetta del 2010, quando lui mi passò. Noi avevamo fatto la gara su Lorenzo e l'abbiamo battuto, un bel passo avanti".
Secondo te Simoncelli ha sbagliato? "Marco ha sbagliato, non ha lasciato spazio a Dani. E' stato troppo aggressivo nella tattica e nella manovra. Però se restiamo alla gara di oggi, anche Lorenzo meritava una sanzione, anche lui è stato aggressivo e scorretto".
Ma alla fine è Dovizioso che ci fa capire perché Lorenzo non è stato punito: "La differenza è nell'intenzionalità della manovra. Se ci si trova a contatto per un errore oppure perché lo hai fatto di proposito. Sull'intenzionalità non ci si può passare sopra, sull'aggressività, se capita, si".
E così abbiamo capito il nuovo ordine in MotoGP: intenzionalità mai, aggressività talvolta…
Lorenzo alla fine dei conti è il leader del mondiale, sembra strano ma tutti lavorano per lui. Ma Jorge non è contento…
"No, alla moto manca trazione e potenza e io non ci posso fare nulla. Ma non è una polemica con la Yamaha che sta facendo il massimo".
Pare che non sia così, visto che in Casa Yamaha lo sviluppo di questa moto è fermo, almeno a sentire i colleghi spagnoli, ma non sarà anche colpa di Jorge, molto conservatore in tema di tecnica?
"Cosa devo fare – risponde il pilota – iscrivermi ad un corso di ingegneria? Per me ognuno deve fare il proprio lavoro".
E con Dovizioso, non ti sembra di aver esagerato? "Si, non è stato un sorpasso pulito, ma se fosse successo qualcosa avrei accettato la punizione".
Simoncelli è stato punito, invece… "Dico che è facile parlare di questo dopo quello che è successo, io l'ho fatto prima".
Le Mans (FRA) – "A Barcellona ci sarà una situazione caliente, ma bisogna capire che qui non è successo nulla". L'uomo del giorno sconvolge gli equilibri e spiega la sua versione, la versione Simoncelli dell'incidente: "Credo sia una punizione eccessiva, del resto dopo quello che è successo in questi giorni era un po' come sparare sulla Croce Rossa e resto della mia opinione, non è colpa mia. Pedrosa era in difficoltà e lo avevo raggiunto e passato, lui mi ha ripassato nel dritto e poi ha staccato un po' prima del solito. A questo punto ho staccato aggressivo, ma non scorretto, gli avevo lasciato un metro dal cordolo. Ma a lui si è scomposta la moto e mi è arrivato addosso, io ho cercato di raddrizzare, ma mi ha preso alla gamba e nella ruota posteriore ed è caduto".
Spiace, giusto, chiederai spiegazioni alla direzione gara, chiederai scusa a Dani? "Mi spiace per lui perché si è fatto male e per il mio risultato, ma non mi sento di aver fatto nulla di male. Non gli ho dato un calcio… Forse se l'avessi fatto passare e avessi aspettato, ma non devo scusarmi con lui di nulla, voglio solo sapere come sta. In direzione ci vado, ma resta un quinto posto e non un secondo".
Passiamo a Stoner, vincitore alla grandissima: "Ho iniziato male, mi si è anche spenta nel giro di allineamento. Poi tutto è andato in crescendo. Ho seguito Dani per capire e poi l'ho passato e volevo andarmene, ma lui mi seguiva sempre. Poi è calato mentre io avevo margine".
Certo, hai girato sempre sotto l'1 e 34! Ma cosa dici dell'incidente tra Rossi e Pedrosa? "Non ho visto nulla di quello che è successo dietro, quindi non posso giudicare".
Per Dovizioso un secondo posto notevole: "Il risultato è un po' figlio di disgrazie altrui, ma mi sono piaciuto molto nel finale soprattutto nella strategia per battere Valentino. Lui era più forte di me nelle ultime curve, io in un altro punto, quindi ho preso un po' di vantaggio e l'ho gestito. Sono stato lucido. La mia é stata una gara in crescendo, all'inizio ho subito da tutti, ma non mi sono lasciato andare".
Non è che stai sempre ad aspettare? "Non è vero, io attacco solo quando guido come mi piace e sono fluido".
Rossi è felice come se avesse vinto il mondiale. E' al suo primo podio con la Ducati. Felice? "Si, anche se il podio è arrivato un po' per fortuna ma anche per una buona scelta tecnica. Dopo il warm up abbiamo deciso di fare una scelta sulla distribuzione dei pesi che ha migliorato la staccata, ma in accelerazione la Honda fa paura. In uscita di curva sembra un dragster, è inarrivabile".
Ti sei divertito, almeno a giudicare dalla faccia? "E' stata finalmente una bella gara, con sorpassi anche cattivi, tipo Lorenzo a Dovizioso. A me piacciono. Come mi è piaciuto passare Lorenzo, la prendo come una vendetta del 2010, quando lui mi passò. Noi avevamo fatto la gara su Lorenzo e l'abbiamo battuto, un bel passo avanti".
Secondo te Simoncelli ha sbagliato? "Marco ha sbagliato, non ha lasciato spazio a Dani. E' stato troppo aggressivo nella tattica e nella manovra. Però se restiamo alla gara di oggi, anche Lorenzo meritava una sanzione, anche lui è stato aggressivo e scorretto".
Ma alla fine è Dovizioso che ci fa capire perché Lorenzo non è stato punito: "La differenza è nell'intenzionalità della manovra. Se ci si trova a contatto per un errore oppure perché lo hai fatto di proposito. Sull'intenzionalità non ci si può passare sopra, sull'aggressività, se capita, si".
E così abbiamo capito il nuovo ordine in MotoGP: intenzionalità mai, aggressività talvolta…
Lorenzo alla fine dei conti è il leader del mondiale, sembra strano ma tutti lavorano per lui. Ma Jorge non è contento…
"No, alla moto manca trazione e potenza e io non ci posso fare nulla. Ma non è una polemica con la Yamaha che sta facendo il massimo".
Pare che non sia così, visto che in Casa Yamaha lo sviluppo di questa moto è fermo, almeno a sentire i colleghi spagnoli, ma non sarà anche colpa di Jorge, molto conservatore in tema di tecnica?
"Cosa devo fare – risponde il pilota – iscrivermi ad un corso di ingegneria? Per me ognuno deve fare il proprio lavoro".
E con Dovizioso, non ti sembra di aver esagerato? "Si, non è stato un sorpasso pulito, ma se fosse successo qualcosa avrei accettato la punizione".
Simoncelli è stato punito, invece… "Dico che è facile parlare di questo dopo quello che è successo, io l'ho fatto prima".