Nella conferenza stampa del giovedì Lorenzo commenta con distacco i 150 GP disputati e Rossi scherza sulla rivalità con Stoner. Ma la parte del leone la fa il vecchio Edwards…
Le Mans (Fra) - Le Mans ha il fascino perverso di una pista famosa per le auto e un po' meno per le moto. Tracciato strano, pieno di chicane e che, secondo Colin Edwards "piace alla Yamaha" e meno alla Ducati.
La conferenza stampa è nella nuova sala allestita alla bisogna: una specie di autobus lungo e stretto con il palchetto dei piloti illuminato da un faro degno della miglior contraerea. Se domani qualcuno si lamenterà di problemi agli occhi, saprete il perché. Qualche giornalista, invece, ha la nuca flambè.
Tutti vogliono sapere cosa è successo a Estoril il lunedì delle prove tra Stoner e Rossi, insomma quella staccata dura tirata dall'australiano all'italiano durante i test di lunedì. "Ho sbagliato un giro e mi sono trovato dietro Rossi- dichiara Casey -. Volevo vedere la Ducati da dietro (malizioso il ragazzo, come a dire fino ad oggi la Rossa più veloce è stata la sua) e l'ho seguito. Ho sbagliato la staccata e l'ho fatto sfilare".
Quando lo diciamo a Valentino, lui ride e dichiara: "Niente di speciale, nessun problema - ma poi aggiunge con velenosa ironia - Forse io ho frenato troppo presto".
Colin Edwards alle nostre considerazioni sui piloti giovani, accusati di essere un po' "fighette", butta acqua sul fuoco: "Non importa se fan polemica o no e se si arrabbiano, in questo sport conta avere un buon pacchetto (cioè una moto al top), andare forte e loro ce l'hanno e lo sanno fare. Inoltre non sono per niente stupidi".
E lo si capisce quando chiediamo a Jorge Lorenzo se è vero che userà il telaio 2010, cioé quello di Rossi. Lo spagnolo precisa subito: "Ho detto che userò i setting del 2010 non la moto del 2010…".
Del resto Edwards spiega che la Yamaha di questa stagione è migliore rispetto alla vecchia: "Ho provato il nuovo telaio e il nuovo motore (quello usato fino a Estoril dai piloti ufficiali) e va davvero bene, lo useremo in gara".
La Ducati utilizzerà il materiale provato da Rossi a Estoril, con due moto evolute per Valentino e una per Hayden.
Per De Puniet e gli altri piloti satellite della Casa italiana nessuna novità sostanziale, per Pedrosa ancora qualche dolore muscolare al braccio, mentre Lorenzo, che passa i 150 Gp corsi, filosofeggia: "Sono tante gare per uno della mia età, ma io ho la mente aperta e so raccogliere le sfide".
Ecco, il segreto del successo è forse questo. Ma Edwards decide di guadagnarsi lo spazio che ha anche sul manifesto della gara e chiude la giornata: "Dopo le gare non so cosa farò; vorrei continuare altri due anni e magari correre il Gp del Texas se si riuscirà a fare. Poi magari farò un talk show…".
Le Mans (Fra) - Le Mans ha il fascino perverso di una pista famosa per le auto e un po' meno per le moto. Tracciato strano, pieno di chicane e che, secondo Colin Edwards "piace alla Yamaha" e meno alla Ducati.
La conferenza stampa è nella nuova sala allestita alla bisogna: una specie di autobus lungo e stretto con il palchetto dei piloti illuminato da un faro degno della miglior contraerea. Se domani qualcuno si lamenterà di problemi agli occhi, saprete il perché. Qualche giornalista, invece, ha la nuca flambè.
Tutti vogliono sapere cosa è successo a Estoril il lunedì delle prove tra Stoner e Rossi, insomma quella staccata dura tirata dall'australiano all'italiano durante i test di lunedì. "Ho sbagliato un giro e mi sono trovato dietro Rossi- dichiara Casey -. Volevo vedere la Ducati da dietro (malizioso il ragazzo, come a dire fino ad oggi la Rossa più veloce è stata la sua) e l'ho seguito. Ho sbagliato la staccata e l'ho fatto sfilare".
Quando lo diciamo a Valentino, lui ride e dichiara: "Niente di speciale, nessun problema - ma poi aggiunge con velenosa ironia - Forse io ho frenato troppo presto".
Colin Edwards alle nostre considerazioni sui piloti giovani, accusati di essere un po' "fighette", butta acqua sul fuoco: "Non importa se fan polemica o no e se si arrabbiano, in questo sport conta avere un buon pacchetto (cioè una moto al top), andare forte e loro ce l'hanno e lo sanno fare. Inoltre non sono per niente stupidi".
E lo si capisce quando chiediamo a Jorge Lorenzo se è vero che userà il telaio 2010, cioé quello di Rossi. Lo spagnolo precisa subito: "Ho detto che userò i setting del 2010 non la moto del 2010…".
Del resto Edwards spiega che la Yamaha di questa stagione è migliore rispetto alla vecchia: "Ho provato il nuovo telaio e il nuovo motore (quello usato fino a Estoril dai piloti ufficiali) e va davvero bene, lo useremo in gara".
La Ducati utilizzerà il materiale provato da Rossi a Estoril, con due moto evolute per Valentino e una per Hayden.
Per De Puniet e gli altri piloti satellite della Casa italiana nessuna novità sostanziale, per Pedrosa ancora qualche dolore muscolare al braccio, mentre Lorenzo, che passa i 150 Gp corsi, filosofeggia: "Sono tante gare per uno della mia età, ma io ho la mente aperta e so raccogliere le sfide".
Ecco, il segreto del successo è forse questo. Ma Edwards decide di guadagnarsi lo spazio che ha anche sul manifesto della gara e chiude la giornata: "Dopo le gare non so cosa farò; vorrei continuare altri due anni e magari correre il Gp del Texas se si riuscirà a fare. Poi magari farò un talk show…".