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Nata prima con l'abito da corsa, poi vestirà quello stradale, diversamente da quanto sempre fatto dalla Casa di Akashi. Perciò ha debuttato al Nurburgring anticipando la presentazione del modello di serie
"Questa è la prima moto che la Kawasaki ha progettato con l'intento primario di vincere il mondiale Superbike". La frase è di Ichiro Yoda, il numero Uno del reparto corse Kawasaki Japan, che nel corso della presentazione della nuova ZX-10R SBK, svoltasi nel tardo pomeriggio di giovedì 2 settembre nel paddock del Nurburgring, ha avallato con la sua presenza l'ufficialità dell'accordo col team inglese di Paul Bird, che proseguirà anche nel 2011 nonostante i risultati decisamente insoddisfacenti delle due ultime stagioni.
La nuova moto, bellissima, è dunque nata nel reparto corse giapponese e verrà poi industrializzata per la produzione in serie, mentre i precedenti modelli, che non sono riusciti nonostante i consistenti sforzi a raggiungere la competitività, erano frutto di un progetto di sportiva stradale poi elaborato per le corse. Inutile scandalizzarsi: il mondiale SBK è importante per i suoi riflessi sul mercato, e la filosofia progettuale delle ipersportive è ormai obbligata.
La ZX-10R 2011 ovviamente non è solo bellissima: soprattutto è completamente nuova. Dettagli tecnici non ne sono stati rivelati per non rovinare la presentazione ufficiale del modello stradale che è programmata per il prossimo salone di Colonia. Telaio, motore e sospensione posteriore sono evidentemente di nuova progettazione, ma Mr. Yoda ha anticipato che l'elettronica, derivata da quella messa a punto per la MotoGP, sarà molto sofisticata e provvederà ai vari "bisogni" di una siffatta moto: dal freno motore, al controllo di trazione. Ha precisato inoltre che la moto è stata sviluppata con pneumatici slick, una scelta mai fatta in precedenza.
Anche dell'esito dei primi collaudi non si è parlato, se non definendoli "positivi", ma questo nelle conferenze stampa è scontato. Pedercini, che ovviamente ha cercato di saperne di più, ha detto che uno dei miglioramenti più significativi dovrebbe essere la facilità di ingresso e di percorrenza della curva, uno dei punti deboli delle Kawasaki 2010, portate ad allargare in uscita.
Pochi dettagli dunque, ma una certezza: la Kawasaki è determinata a rimanere e a vincere nel mondiale Superbike. Ichiro Yoda in questo senso si è sbilanciato, rispondendo anche a una nostra provocazione: "D'accordo, La nuova ZX-10R è nata per vincere nelle SBK – abbiamo osservato – e se, come vi auguriamo, questo accadesse, domani potreste anche pensare di tornare in MotoGp nel caso che venisse approvato il regolamento Moto1, con motori derivati dalla serie?".
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"Questa è la prima moto che la Kawasaki ha progettato con l'intento primario di vincere il mondiale Superbike". La frase è di Ichiro Yoda, il numero Uno del reparto corse Kawasaki Japan, che nel corso della presentazione della nuova ZX-10R SBK, svoltasi nel tardo pomeriggio di giovedì 2 settembre nel paddock del Nurburgring, ha avallato con la sua presenza l'ufficialità dell'accordo col team inglese di Paul Bird, che proseguirà anche nel 2011 nonostante i risultati decisamente insoddisfacenti delle due ultime stagioni.
La nuova moto, bellissima, è dunque nata nel reparto corse giapponese e verrà poi industrializzata per la produzione in serie, mentre i precedenti modelli, che non sono riusciti nonostante i consistenti sforzi a raggiungere la competitività, erano frutto di un progetto di sportiva stradale poi elaborato per le corse. Inutile scandalizzarsi: il mondiale SBK è importante per i suoi riflessi sul mercato, e la filosofia progettuale delle ipersportive è ormai obbligata.
La ZX-10R 2011 ovviamente non è solo bellissima: soprattutto è completamente nuova. Dettagli tecnici non ne sono stati rivelati per non rovinare la presentazione ufficiale del modello stradale che è programmata per il prossimo salone di Colonia. Telaio, motore e sospensione posteriore sono evidentemente di nuova progettazione, ma Mr. Yoda ha anticipato che l'elettronica, derivata da quella messa a punto per la MotoGP, sarà molto sofisticata e provvederà ai vari "bisogni" di una siffatta moto: dal freno motore, al controllo di trazione. Ha precisato inoltre che la moto è stata sviluppata con pneumatici slick, una scelta mai fatta in precedenza.
Anche dell'esito dei primi collaudi non si è parlato, se non definendoli "positivi", ma questo nelle conferenze stampa è scontato. Pedercini, che ovviamente ha cercato di saperne di più, ha detto che uno dei miglioramenti più significativi dovrebbe essere la facilità di ingresso e di percorrenza della curva, uno dei punti deboli delle Kawasaki 2010, portate ad allargare in uscita.
Pochi dettagli dunque, ma una certezza: la Kawasaki è determinata a rimanere e a vincere nel mondiale Superbike. Ichiro Yoda in questo senso si è sbilanciato, rispondendo anche a una nostra provocazione: "D'accordo, La nuova ZX-10R è nata per vincere nelle SBK – abbiamo osservato – e se, come vi auguriamo, questo accadesse, domani potreste anche pensare di tornare in MotoGp nel caso che venisse approvato il regolamento Moto1, con motori derivati dalla serie?".
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