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Test MotoGP: Marquez 1º, Rossi migliora

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1Test MotoGP: Marquez 1º, Rossi migliora Empty Test MotoGP: Marquez 1º, Rossi migliora Ven Mar 15, 2013 1:01 am

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Il manipolo di piloti della MotoGP presenti al Circuit of Americas di Austin, Texas, ha ripreso le ostilità per la seconda di tre giornate di test privati. Anche a causa delle temperature piuttosto fredde del mattino, resiste il 2’04”619 stampato da Marc Marquez ieri. Il rookie di Honda non ha però perso tempo, effettuando subito 11 giri e avvicinandosi immediatamente al miglior passaggio di ieri con un 2'04.836 che fa letteralmente il vuoto alle sue spalle.

In seconda posizione c'è Stefan Bradl, unico pilota satellite presente in Texas, autore di un 2'05.764. Lorenzo e Rossi invece sono ancora lontani, facendo segnare rispettivamente un 2'06.140 e 2'06.231. Il maiorchino è per ora circa un secondo più lento di ieri, mentre Rossi è già tre decimi più veloce del suo miglior giro di ieri, che lo aveva lasciato a 1.8'' da Marquez.

Solo 3 giri di pista per Dani Pedrosa, con un 2'08.496, ma il vice-campione non ha fretta. Anche ieri era partito con calma per poi spingere a fondo nelle ore più calde. Discorso opposto per i piloti Yamaha, che con ogni probabilità lasceranno il circuito questa sera. Per lo meno Rossi, diretto in Brasile per un evento promozionale. Solo poche ore quindi per contrastare la supremazia finora mostrata dalla Honda ed in particolare da un Marc Marquez sempre meno timido e più a suo agio sulla RC213V. Per farvi un'idea più precisa del tracciato che ospiterà il secondo GP della stagione il 21 aprile, guardate il video qui sotto.

*UPDATE: prima della pausa pranzo Marc Marquez ha ritoccato il record ufficioso scendendo per la prima sul 2'04 basso con un 2'04.363. Migliora sensibilmente Bradl, staccato di soli 3 decimi e di soli 46 millesimi. Lorenzo si riporta sotto (è a 24 millesimi da Bradl) e precede di un soffio Pedrosa. Più attardato, Rossi a 1.2''.

I tempi alle 13:

1) Marc Marquez (Honda) 2'04.363

2) Stefan Bradl (Honda) 2'04.640

3) Jorge Lorenzo (Yamaha) 2'04.664

4) Dani Pedrosa (Honda) 2'04.686

5) Valentino Rossi (Yamaha) 2'05.518

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2Test MotoGP: Marquez 1º, Rossi migliora Empty Rossi: sono migliorato, ma non basta Ven Mar 15, 2013 1:01 am

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Rispetto a ieri il tempo è migliorato di un secondo, ma questo non è bastato a Valentino Rossi per togliersi di dosso la maglia nera nei test di Austin prima della pausa pranzo. Nella mattinata il suo miglior tempo è stato di 2'05”518, ma Marquez è ancora distante 1”2 e il compagno di squadra Lorenzo di 9 decimi. Dopo la Malesia ci si sarebbe aspettati qualcosa di meglio e il Dottore non nasconde i problemi trovati sulla pista di Austin, che pure gli piace molto. Dove concentrarsi è chiaro anche se il tempo gioca contro, avendo la Yamaha deciso di fermarsi in Texas per soli due giorni.

“La confidenza col tracciato è migliorata – spiega il pesarese - e oggi abbiamo anche incominciato a lavorare sulla moto per migliorare nei punti più difficili. Ci sono tre frenate molto intense dove è importante avere una buona stabilità e anche aderenza per fermare la moto e poi è importante trovare maggiore gip al massimo angolo di piega, questo permetterebbe di avere anche una migliore accelerazione fuori dai rampini e quindi raggiungere una buona velocità in rettilineo”.

Le idee di Vale sono chiare e i punti deboli che indica per la sua M1 sono quelli di forza della Honda, che ha trovato nel Circuit of the Americas una pista di elezione. “Sembra che in questo tracciato le Honda siano veloci – commenta il pesarese - anche se alla fine Jorge ha fatto dei bei tempi e non è troppo distante. Loro riescono ad avere una migliore accelerazione rispetto a noi all’uscita dai rampini e più aderenza in piega. Questi sono i punti su cui dobbiamo lavorare. Nella parte del circuito più veloce, sui saliscendi, non andiamo male, ma nelle curve strette perdiamo un po’”.

L’analisi di Valentino è precisa, ma serve ancora tempo per incastrare tutti i pezzi del puzzle. ”Qui è nella parte lenta che si può fare la differenza e anche nella chicane dopo la curva 2 – spiega – E’ un punto molto tecnico ed è difficile capire la giusta traiettoria. Devi andare alla cieca, fidandoti della memoria. Passo dopo passo ho migliorato abbastanza rispetto a ieri ma sono ancora indietro rispetto agli avversari. Dobbiamo mettere insieme tutti i pezzi”.

Gli rimane ancora qualche ora per trovare la più classica delle quadrature del cerchio e magari la presenza al box dell’amico Lorenzo Jovanotti, venuto per i test, gli porterà fortuna. “Questo pomeriggio dovremo lavorare molto perché purtroppo domani non gireremo – conferma - Comunque l’obiettivo di questo test era di conoscere la pista e fare dei piccoli aggiustamenti sulla moto per la gara. Rimanere tre giorni non sarebbero stato male, ma comunque due sono meglio che niente”.

Nonostante le difficoltà, il Dottore promuove ancora il nuovo tracciato. ”E’ la classica pista ‘alla Tilke’ e mi piace – assicura – I miei punti preferiti? Le curve 2 e 10, quelle più veloci e belle da fare. E’ un circuito che agevola i sorpassi grazie alle grandi frenate. Anche la temperatura è buona, c’è il sole ma non fa caldo come a Sepang”. La speranza è che il GP di Aprile possa attirare molto pubblico. “Il motorsport in USA è molto diverso rispetto all’Europa – commenta - Qui sono molto seguiti il Supercross e la Nascar, le nostre gare sono un’altra cosa, meglio per certi aspetti, peggio per altri. Penso che per gli americani possa essere interessante venire per la gara, so che la Formula 1 ha avuto grande successo e questa pista è un buon posto per vedere una gara di MotoGP”. Sperando che per quell’occasione la sua posizione sia diversa.

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3Test MotoGP: Marquez 1º, Rossi migliora Empty Test MotoGP: nel segno di Marquez Ven Mar 15, 2013 1:02 am

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Continua a stupire Marc Marquez nei test privati della MotoGP ad Austin. Il nuovo acquisto del team ufficiale Honda ha chiuso per la seconda volta consecutiva in cima alla classifica dei tempi sul Circuit of Americas di Austin, Texas. Il 20enne spagnolo, già dominatore incontrastato nel mattino, è stato il primo a migliorarsi dopo la pausa pranzo fino a chiudere con un 2'03.853.

La sua superiorità è stata però messa a dura prova nelle ultime ore, da parte di Jorge Lorenzo ma soprattutto Dani Pedrosa. Il compagno di squadra ha suonato la carica nel finale senza però riuscire a superarlo, chiudendo a 123 millesimi. Entrambi i piloti, unici ad abbattere la soglia dei 2'04, hanno affinato la messa a punto, concentrandosi su elettronica e sospensioni, e potranno affrontarsi per il terzo e conclusivo round domani, in compagnia di Stefan Bradl (4º a 0.787).

Come anticipato, chiude invece qui Yamaha. Il team ufficiale della Casa di Iwata lascia il Texas con un risultato dolceamaro. Al terzo posto di Lorenzo, staccato di 0.498, fa da contraltare il quinto tempo di Valentino Rossi (+ 1.107). Il "Dottore", nonostante abbia compiuto più giri di chiunque altro (67), ha navigato in coda per tutta la giornata, lamentando soprattutto problemi di aderenza a moto piegata e accelerazione in uscita dalle curve strette. La squadra guarda comunque con ottimismo ai test di Jerez della prossima settimana, dove verrà presentata la nuova livrea e dove potrebbe arrivare il vociferato cambio "seamless".

Quali sono le vostre impressioni? Scriveteci QUI.

I tempi della seconda giornata:

1) Marc Marquez (Honda) 2'03.853

2) Dani Pedrosa (Honda) 2'03.976

3) Jorge Lorenzo (Yamaha) 2'04.351

4) Stefan Bradl (Honda) 2'04.640

5) Valentino Rossi (Yamaha) 2'04.960

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a parte il primo test in malesia Rossi si è sempre preso un discreto distacco dai migliori!! Pedrosa in primis Rolling Eyes ma anche da Lorenzo e dall'ultimo arrivato
Marquez Shocked
in questo ultimo test, dal migliore si è beccato 1" e circa 5 decimi dal compagno
di squadra Neutral
Ok è sempre meno di quello che si beccava l'anno scorso con la Ducata ma
non c'è poi cosi tanta differenza dato che ora è sulla moto campione 2012 Laughing
c'è da dire che sono "solo" test e non sono le gare ma rimane il fatto che è sempre
dietro!!!
voi che dite, è cotto???? l'età che avanza???
o è l'esperienza che gli dice che è meglio non rischiare nei test per fare tempi
inutili e concentrarsi sui set-up moto?????

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bhe dato che nessun altro lo fà!! Embarassed Razz

mi risponde direttamente Rossi Test MotoGP: Marquez 1º, Rossi migliora 120296

Rossi: restare con Ducati? Avrei smesso

Con i suoi 34 anni e le diciassette stagioni alle spalle, Valentino Rossi è uno degli ‘highlander’ del motomondiale. Nella sua carriera ha affrontato più di una generazione di piloti e con Marquez si prepara ad avere a che fare con la prossima. Di nuovo sulla ‘amica’ Yamaha, il Dottore si sta preparando al nuovo anno agonistico con la voglia di un ragazzino. “Il segreto del mio successo e la passione per andare in moto, è così fin da quando ero piccolo e non è cambiato nulla – ha svelato il pesarese protagonista di una lunga intervista alla rivista inglese Motorcycle News – C’è chi corre per soldi, famosa, io lo faccio solo per passione. La MotoGP mi dà una sensazione particolare, diversa da qualsiasi altra abbia mai provato, senza non avrei avuto una carriera così lunga”.

LA ‘VECCHIAIA’? UN VANTAGGIO – Correre contro piloti che erano ancora nella culla, o quasi, quando lui già vinceva gare non lo spaventa. “Sono ancora molto motivato, anche dopo tanti titoli e vittorie – assicura – correrò ancora a lungo. Non penso sia vero che si diventi meno aggressivi con la vecchiaia o che si prendano meno rischi. Io non credo di avere perso nulla e l’esperienza porta altri vantaggi, pensi di più e hai altre carte da giocare. Sai gestire meglio la pressioni”. Gli obiettivi che si prefigge Valentino sono chiari: “voglio vincere un altro campionato, ma prima devo tornare sul podio ogni settimana e vincere una gara. Il dubbio è quanto gli altri piloti siano migliorati e quanto sia più forte la nuova generazione. Il nostro sport è cambiato molto e sta ancora cambiando, serve più allenamento e anch’io mi devo adeguare”.

DUCATI: UNA STORIA FINITA – La speranza è quella di lasciarsi definitivamente alle spalle il biennio in Rosso, quel sogno che si è trasformato in incubo. “Per Ducati non provo rimpianti ma delusione, già dopo 6, 7 mesi ho incominciato a capire che sarebbe stato impossibile o molto difficile farcela. La differenza coi giapponesi è soprattutto nell’umiltà – le sue parole che avevamo già anticipato - Quando dici che qualcosa non va sulla moto a un ingegnere giapponese non la prende male, anzi la vede come cosa positiva, uno stimolo per migliorare. A volte in Ducati questo non succedeva, forse non si fidavano della nostra opinione e la prendevano come un affronto personale”. Su una cosa è sicuro al cento per cento: “avrei mollato piuttosto che continuare con la Ducati, magari sarei andato in SBK, per me con il discorso era chiuso”.

STONER RIMANE UN MISTERO – Eppure qualcuno ce l’ha fatta a essere vincente con la Desmosedici, Stoner ha vinto un mondiale e moltissime gare. “Tutti si aspettavano che avrei dato mezzo secondo agli altri, ma non è mai stato così – ha confessato Rossi - Casey si trovava bene su quella moto ed è stato l’unico. Non so perché fosse capace di fare questa differenza, né prima né adesso”. Il pesarese ha appoggia la decisione dell’australiano di smettere, anche se con qualche ‘ma’. “Ognuno deve fare le sue scelte, non si può criticare gli altri – la sua opinione - Ma non mi piace quello che ha detto sul nostro ambiente, noi dobbiamo essere un esempio per piloti più giovani. Io ho tracciato una linea netta fra le mie due vite, da pilota sento la pressione, ma ci sono molte cose buone e mi diverto. Poi ho il mio piccolo mondo a Tavullia dove ho una vita normale e tranquilla e mi diverto con gli amici con cui sono cresciuto”.

UN FUTURO DA PAPA’ – Cosa riserverà il futuro a Valentino Rossi? E’ ancora presto per parlarne, ma il Dottore non si tira indietro a descrivere come sarà fra qualche anno. “Mi piacerebbe lavorare con i giovani piloti, creare una struttura per farli cresce crescere. Forse sarà questo il mio futuro – il progetto - Non so se avrò voglia di fare il team manager e girare il mondo senza correre non mi piace”. Ma qualche idea ce l’ha anche per il suo privato: “voglio diventare padre e avere dei bambini – ha affermato - ma non so quando e non ho fretta. Non è ancora arrivato il momento e non sono pronto, finché corro in MotoGP posso aspettare”. A proposito di sogni l’ultima curiosità e su cosa farebbe se avesse una macchina del tempo: “andrei all’età d’oro delle 500, per fare una stagione contro Rainey, Schwantz, Gardner, Lawson e Doohan”. Risposta secca. Da pilota. E come potrebbe essere altrimenti…

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