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Il ravennate si conferma staccando un tempo da paura. Vicinissimi Laverty, Checa ed un grande Badovini. Elias deludente a due secondi dal giro top dell'italiano.
Normalmente chi riceve un benservito anticipato dopo perde grinta e voglia, ma per fortuna non tutti sono così. Melandri nella stagione d'esordio in Superbike, ha ritrovato lo smalto dei tempi migliori ed ha lasciato il segno grazie ad una squadra coesa e compatta che lo ha messo nelle condizioni di poter esprimere tutto il suo grande talento. Con un domani ancora incerto lui il gas lo ha tenuto aperto!
Marco è stato velocissimo anche oggi portando ad un livello d'eccellenza la R1 gestita dal gruppo italiano che fa capo ad Andrea Dosoli. Leader ieri, il campione tricolore si è confermato oggi staccando con gomma soft il crono (ufficioso) di 1'35'8, un riferimento eccellente migliore di mezzo secondo rispetto al record fatto segnare da Biaggi lo scorso Giugno. Se il ravennate è andato forte non è stato da meno Laverty che ha chiuso a soli due decimi dal suo caposquadra, lo stesso crono di Carlos Checa che ha però girato con gomme di mescola media.
Possiamo dire che, assenti Biaggi e Camier, anche se quest'ultimo ormai è fuori completamente dai giochi e dalla logica del proprio team, questi risultati erano attesi, così come l'ennesima conferma di un grande Ayrton Badovini. Il piemontese con 1'36'1 è rimasto in scia ai top rider della specialità e prepara il talento tricolore ad una prova imolese da grandissimo protagonista….ma il piatto piange per l'altra metà. Poche storie, Toni Elias ha deluso su tutto la linea.
Lo spagnolo ieri è scivolato mentre stava guidando con pneumatici di mescola media, oggi con le soft ha solo parzialmente migliorato la situazione ma con 1'37'8, a due secondi pieni da Melandri, è inutile dire che ha lasciato dietro di sé le stesse identiche perplessità che in molti stanno provando in questo momento in Moto GP. Diciamo che forse aveva una chance di poter guidare la S1000RR della squadra italiana e l'ha giocata nel modo peggiore e questo non ha fatto esultare neppure i cugini Ten Kate che vedevano in Elias il logico sostituto di un incolore Ruben Xaus, anche oggi in fondo alla classifica.
Hanno fatto bene anche le Kawasaki, con Lascorz in particolare e Sykes ad una incollatura. Hanno provato due gomme da qualifica rimanendo costantemente ai vertici della classifica dei tempi. Leggermente più arretrato Jonthan Rea che sta aspettando come la manna il comando ride by wire che dovrebbe essere presente ad Imola con speciale deroga da parte della Federazione in quanto la CBR di serie non lo monta. Speriamo di doverci smentire ma è arrivato il momento di appendere il casco al chiodo anche per un altro pilota del nostro campionato.
Chris Vermeulen è ad un passo dal ritiro. Il forte campione australiano non ha girato in quanto il dolore al ginocchio era insopportabile. Certa la sua assenza ad Imola e di certo pure a Magny Cours che dista solo sette giorni…
In pista le Supersport targate Kawasaki. La migliore è stata quella di Broc Parkes (1'38'9) ad un passo dal record segnato da Crutchlow nel 2009 (1'38'868). Ha girato anche Sheridan Morais, pilota che Vanni Lorenzini schiera nella 1000 Superstock. Il sud africano, che ha provato per la prima volta in carriera la ZX 6 R in versione Supersport, non ha deluso ed è arrivato vicinissimo al crono di Lascorz che ha sulle spalle ben altra esperienza con le quattro cilindri di Akashi.
Misano test 2° giorno: i tempi
Superbike
1.Melandri (Yamaha) 1'35"8
2.Laverty (Yamaha) 1'36"0
3.Checa (Ducati) 1'36"0
4.Badovini (BMW) 1'36"1
5.Lascorz (Kawasaki) 1'36"1
6.Sykes (Kawasaki) 1'36"2
7.Rea (Honda) 1'36"7
8.Hofmann (Aprilia Test Team) 1'36"9
9.Martin (BMW Test Team) 1'37"1
10.Xaus (Honda) 1'37"4
11.Elias (BMW) 1'37"8
12.Tamada (Honda) 1'38"8
Normalmente chi riceve un benservito anticipato dopo perde grinta e voglia, ma per fortuna non tutti sono così. Melandri nella stagione d'esordio in Superbike, ha ritrovato lo smalto dei tempi migliori ed ha lasciato il segno grazie ad una squadra coesa e compatta che lo ha messo nelle condizioni di poter esprimere tutto il suo grande talento. Con un domani ancora incerto lui il gas lo ha tenuto aperto!
Marco è stato velocissimo anche oggi portando ad un livello d'eccellenza la R1 gestita dal gruppo italiano che fa capo ad Andrea Dosoli. Leader ieri, il campione tricolore si è confermato oggi staccando con gomma soft il crono (ufficioso) di 1'35'8, un riferimento eccellente migliore di mezzo secondo rispetto al record fatto segnare da Biaggi lo scorso Giugno. Se il ravennate è andato forte non è stato da meno Laverty che ha chiuso a soli due decimi dal suo caposquadra, lo stesso crono di Carlos Checa che ha però girato con gomme di mescola media.
Possiamo dire che, assenti Biaggi e Camier, anche se quest'ultimo ormai è fuori completamente dai giochi e dalla logica del proprio team, questi risultati erano attesi, così come l'ennesima conferma di un grande Ayrton Badovini. Il piemontese con 1'36'1 è rimasto in scia ai top rider della specialità e prepara il talento tricolore ad una prova imolese da grandissimo protagonista….ma il piatto piange per l'altra metà. Poche storie, Toni Elias ha deluso su tutto la linea.
Lo spagnolo ieri è scivolato mentre stava guidando con pneumatici di mescola media, oggi con le soft ha solo parzialmente migliorato la situazione ma con 1'37'8, a due secondi pieni da Melandri, è inutile dire che ha lasciato dietro di sé le stesse identiche perplessità che in molti stanno provando in questo momento in Moto GP. Diciamo che forse aveva una chance di poter guidare la S1000RR della squadra italiana e l'ha giocata nel modo peggiore e questo non ha fatto esultare neppure i cugini Ten Kate che vedevano in Elias il logico sostituto di un incolore Ruben Xaus, anche oggi in fondo alla classifica.
Hanno fatto bene anche le Kawasaki, con Lascorz in particolare e Sykes ad una incollatura. Hanno provato due gomme da qualifica rimanendo costantemente ai vertici della classifica dei tempi. Leggermente più arretrato Jonthan Rea che sta aspettando come la manna il comando ride by wire che dovrebbe essere presente ad Imola con speciale deroga da parte della Federazione in quanto la CBR di serie non lo monta. Speriamo di doverci smentire ma è arrivato il momento di appendere il casco al chiodo anche per un altro pilota del nostro campionato.
Chris Vermeulen è ad un passo dal ritiro. Il forte campione australiano non ha girato in quanto il dolore al ginocchio era insopportabile. Certa la sua assenza ad Imola e di certo pure a Magny Cours che dista solo sette giorni…
In pista le Supersport targate Kawasaki. La migliore è stata quella di Broc Parkes (1'38'9) ad un passo dal record segnato da Crutchlow nel 2009 (1'38'868). Ha girato anche Sheridan Morais, pilota che Vanni Lorenzini schiera nella 1000 Superstock. Il sud africano, che ha provato per la prima volta in carriera la ZX 6 R in versione Supersport, non ha deluso ed è arrivato vicinissimo al crono di Lascorz che ha sulle spalle ben altra esperienza con le quattro cilindri di Akashi.
Misano test 2° giorno: i tempi
Superbike
1.Melandri (Yamaha) 1'35"8
2.Laverty (Yamaha) 1'36"0
3.Checa (Ducati) 1'36"0
4.Badovini (BMW) 1'36"1
5.Lascorz (Kawasaki) 1'36"1
6.Sykes (Kawasaki) 1'36"2
7.Rea (Honda) 1'36"7
8.Hofmann (Aprilia Test Team) 1'36"9
9.Martin (BMW Test Team) 1'37"1
10.Xaus (Honda) 1'37"4
11.Elias (BMW) 1'37"8
12.Tamada (Honda) 1'38"8
