Indice
La caduta di Biaggi e Rea viziata da una manovra al limite del romano? Non crediamo, ma Jonathan ha parlato di un "sorpasso alla Simoncelli"
Non è il momento migliore per superare gli avversari! Tra proclami di piloti che si lamentano per l'eccesiva esuberanza nella guida di qualche giovane rampante, tra coloro che vorrebbero una giuria super partes che valuta quando, come, e se, una manovra rientri nella logica della correttezza del gesto sportivo, il rischio è che si generalizzi troppo perdendo il senso della realtà.
Nel nostro mondo è stata già formulata una nuova descrizione in merito ad eventuali contatti…tanto per intenderci un "sorpasso alla Simoncelli" è entrato nel lessico delle competizioni come una manovra scorretta al limite della sanzione disciplinare. Questo brutta abitudine nel voler marchiare per forza qualcuno a seguito di un errore, qualora esso sia realmente ed obiettivamente accaduto, non ha limiti nè frontiere. La riprova? Lo abbiamo sentito oggi dalla viva voce di Jonathan Rea.
L'inglese, inferocito con il campione del mondo per la caduta avvenuta nel primo giro di gara 1, ha parlato nei termini sopra descritti per chiarire la dinamica di un incidente che purtroppo non è stato possibile vedere in TV. Le immagini inquadrano i due piloti quando stanno già scivolando e non aiutano a capire se ci sono state o meno eventuali responsabilità da parte di uno dei due. L'incidente è avvenuto alla esse prima del traguardo. Nella prima curva a destra probabilmente Rea ha lasciato un piccolo varco in ingresso dove Biaggi è andato ad infilarsi in modo deciso. Al cambio di direzione le moto erano appaiate, l'italiano ha chiuso la traiettoria per impostare la curva a sinistra ed il rivale, pur rialzando la moto, non ha potuto evitare lo scontro.
Nel crash ad avere la peggio è stato proprio l'alfiere del team Aprilia (a differenza del famigerato incidente dove ad avere la peggio non è stato colui che ha viziato il contatto) che ha riportato l'incrinatura di una costola, numerose contusioni alla mano destra ed alla tibia sinistra, oltre ad un forte colpo ricevuto sul casco tanto da renderlo poi inutilizzabile per la gara successiva.
Rea poi ha sbollito la collera lamentandosi solo di una manovra limite troppo precipitosa avvenuta nel modo sbagliato ad inizio gara. Per fortuna, tutto è rientrato nei giusti binari senza alzate di scudi da parte di censori dell'ultimo minuto, ma attenzione ai futuri sorpassi. Ci sarà purtroppo un precedente destinato a fare scuola…
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
Non è il momento migliore per superare gli avversari! Tra proclami di piloti che si lamentano per l'eccesiva esuberanza nella guida di qualche giovane rampante, tra coloro che vorrebbero una giuria super partes che valuta quando, come, e se, una manovra rientri nella logica della correttezza del gesto sportivo, il rischio è che si generalizzi troppo perdendo il senso della realtà.
Nel nostro mondo è stata già formulata una nuova descrizione in merito ad eventuali contatti…tanto per intenderci un "sorpasso alla Simoncelli" è entrato nel lessico delle competizioni come una manovra scorretta al limite della sanzione disciplinare. Questo brutta abitudine nel voler marchiare per forza qualcuno a seguito di un errore, qualora esso sia realmente ed obiettivamente accaduto, non ha limiti nè frontiere. La riprova? Lo abbiamo sentito oggi dalla viva voce di Jonathan Rea.
L'inglese, inferocito con il campione del mondo per la caduta avvenuta nel primo giro di gara 1, ha parlato nei termini sopra descritti per chiarire la dinamica di un incidente che purtroppo non è stato possibile vedere in TV. Le immagini inquadrano i due piloti quando stanno già scivolando e non aiutano a capire se ci sono state o meno eventuali responsabilità da parte di uno dei due. L'incidente è avvenuto alla esse prima del traguardo. Nella prima curva a destra probabilmente Rea ha lasciato un piccolo varco in ingresso dove Biaggi è andato ad infilarsi in modo deciso. Al cambio di direzione le moto erano appaiate, l'italiano ha chiuso la traiettoria per impostare la curva a sinistra ed il rivale, pur rialzando la moto, non ha potuto evitare lo scontro.
Nel crash ad avere la peggio è stato proprio l'alfiere del team Aprilia (a differenza del famigerato incidente dove ad avere la peggio non è stato colui che ha viziato il contatto) che ha riportato l'incrinatura di una costola, numerose contusioni alla mano destra ed alla tibia sinistra, oltre ad un forte colpo ricevuto sul casco tanto da renderlo poi inutilizzabile per la gara successiva.
Rea poi ha sbollito la collera lamentandosi solo di una manovra limite troppo precipitosa avvenuta nel modo sbagliato ad inizio gara. Per fortuna, tutto è rientrato nei giusti binari senza alzate di scudi da parte di censori dell'ultimo minuto, ma attenzione ai futuri sorpassi. Ci sarà purtroppo un precedente destinato a fare scuola…
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
