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Marco Melandri: "Cresciuto grazie alla MotoGP, ma il mio futuro è in Superbike"
Tredici anni nel motomondiale, un titolo nella 250, vice campione del mondo in MotoGP nel 2005, 22 vittorie e 62 podi. Questi sono i numeri di Marco Melandri, 28 anni di Ravenna. L’ormai ex centauro del team San Carlo Gresini Honda, lascia la classe regina per sbarcare nel mondiale delle derivate di serie.
Un addio, forse un arrivederci, che avviene dopo una stagione difficile di alti (pochi) e di bassi (tanti): “Non voglio parlare della gara, ma del mio futuro, e affermare che per me al momento era giusto chiudere questa storia ed iniziarne un’altra. In ogni caso è stata una parte della mia vita e se sono la persona che sono adesso lo devo in parte anche alla MotoGP“ dichiara il pilota col 33 in carena.
“Ringrazio tutte le persone che mi sono state vicino e nello stesso tempo ringrazio anche quelli che mi hanno sempre osteggiato perché sicuramente mi hanno aiutato a crescere. Ringrazio gli sponsors che mi hanno accompagnato in questi anni e le persone che hanno lavorato con me, la mia famiglia, i miei tifosi e do a tutti appuntamento in un altro campionato”.
Amareggiato anche il patron della scuderia Fausto Gresini, da anni molto legato al pilota romagnolo: “Mi dispiace molto per Melandri per questa stagione ed anche per la gara di oggi. Per tutto il bene che voglio a Marco mi rende triste vederlo così amareggiato. Abbiamo cercato di fare tutto il possibile per metterlo nella condizione di far bene ma non ci siamo riusciti e questo mi dispiace. Gli auguro di raccogliere, nella sua nuova avventura tutti quei risultati che non è riuscito a bissare in questa squadra e comunque lui sà che in Superbike avrà un tifoso in più che sarò io”.
Tredici anni nel motomondiale, un titolo nella 250, vice campione del mondo in MotoGP nel 2005, 22 vittorie e 62 podi. Questi sono i numeri di Marco Melandri, 28 anni di Ravenna. L’ormai ex centauro del team San Carlo Gresini Honda, lascia la classe regina per sbarcare nel mondiale delle derivate di serie.
Un addio, forse un arrivederci, che avviene dopo una stagione difficile di alti (pochi) e di bassi (tanti): “Non voglio parlare della gara, ma del mio futuro, e affermare che per me al momento era giusto chiudere questa storia ed iniziarne un’altra. In ogni caso è stata una parte della mia vita e se sono la persona che sono adesso lo devo in parte anche alla MotoGP“ dichiara il pilota col 33 in carena.
“Ringrazio tutte le persone che mi sono state vicino e nello stesso tempo ringrazio anche quelli che mi hanno sempre osteggiato perché sicuramente mi hanno aiutato a crescere. Ringrazio gli sponsors che mi hanno accompagnato in questi anni e le persone che hanno lavorato con me, la mia famiglia, i miei tifosi e do a tutti appuntamento in un altro campionato”.
Amareggiato anche il patron della scuderia Fausto Gresini, da anni molto legato al pilota romagnolo: “Mi dispiace molto per Melandri per questa stagione ed anche per la gara di oggi. Per tutto il bene che voglio a Marco mi rende triste vederlo così amareggiato. Abbiamo cercato di fare tutto il possibile per metterlo nella condizione di far bene ma non ci siamo riusciti e questo mi dispiace. Gli auguro di raccogliere, nella sua nuova avventura tutti quei risultati che non è riuscito a bissare in questa squadra e comunque lui sà che in Superbike avrà un tifoso in più che sarò io”.
