Due pianeti diversi, con spese e parametri tecnici e fisici lontani anni luce. Voi quale preferite?
Estoril (POR) - La Moto2 ha qualche problema, ma soprattutto un peccato originale: non è una moto da gara. Il monomotore di serie, il cambio non estraibile, ciclistiche e gomme approssimative (mai visto delle moto saltare così) fanno della classe di mezzo qualcosa che non è proprio esaltante.
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Mettiamoci anche il problema dei costi, che restano più o meno a livello di quelli della vecchia 250, e si capisce che chi ha dei dubbi non è dalla parte del torto.
Ma c'è di più. Due aspetti molto importanti che inevitabilmente non ci sfuggono, perché il futuro arriva sempre da lontano.
Il primo aspetto si chiama 400mila, ovvero la cifra in euro che, salvo rarissime eccezioni, viene chiesta ai piloti per correre in Moto2 nella prossima stagione. La richiesta è arrivata a piloti esperti già campioni del mondo come Gabor Talmacsi, ma anche a ragazzini che potrebbero essere promettenti come Lorenzo Savadori, così, tanto per non fare nomi. Del resto uno come Alex De Angelis, che da quando ha trovato la Motobi fatica a non salire sul podio, corre gratis.
Pessimo segnale per il futuro: si risparmia su tutto, sui meccanici, sugli stipendi, sui piloti. Ma dove vanno a finire i soldi?
Lo chiediamo a tutti, anche a voi, soprattutto a voi.
E poi l'eroe della giornata, Kenan Sofouglu, arrivato da un altro pianeta e subito veloce e combattivo. Nella stessa giornata un pilota bravo e con un bagaglio di esperienza di altissimo livello come Checa, non riesce a concludere la gara con MotoGP a causa delle braccia che gli fanno male. Questo vuol dire una cosa sola: la MotoGP è qualcosa che va affrontata con un percorso di avvicinamento tecnico e fisico. E' qualcosa di complicato, di molto complicato. La Moto2 è qualcosa di più umano, un attrezzo sul quale con coraggio, grinta e classe si può fare bella figura anche al debutto.
A voi cosa piace di più: un motociclismo iperprofessionale e sofisticatissimo come la MotoGP (parente della F1), oppure quello più ruspante come la Moto2?
Estoril (POR) - La Moto2 ha qualche problema, ma soprattutto un peccato originale: non è una moto da gara. Il monomotore di serie, il cambio non estraibile, ciclistiche e gomme approssimative (mai visto delle moto saltare così) fanno della classe di mezzo qualcosa che non è proprio esaltante.
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Mettiamoci anche il problema dei costi, che restano più o meno a livello di quelli della vecchia 250, e si capisce che chi ha dei dubbi non è dalla parte del torto.
Ma c'è di più. Due aspetti molto importanti che inevitabilmente non ci sfuggono, perché il futuro arriva sempre da lontano.
Il primo aspetto si chiama 400mila, ovvero la cifra in euro che, salvo rarissime eccezioni, viene chiesta ai piloti per correre in Moto2 nella prossima stagione. La richiesta è arrivata a piloti esperti già campioni del mondo come Gabor Talmacsi, ma anche a ragazzini che potrebbero essere promettenti come Lorenzo Savadori, così, tanto per non fare nomi. Del resto uno come Alex De Angelis, che da quando ha trovato la Motobi fatica a non salire sul podio, corre gratis.
Pessimo segnale per il futuro: si risparmia su tutto, sui meccanici, sugli stipendi, sui piloti. Ma dove vanno a finire i soldi?
Lo chiediamo a tutti, anche a voi, soprattutto a voi.
E poi l'eroe della giornata, Kenan Sofouglu, arrivato da un altro pianeta e subito veloce e combattivo. Nella stessa giornata un pilota bravo e con un bagaglio di esperienza di altissimo livello come Checa, non riesce a concludere la gara con MotoGP a causa delle braccia che gli fanno male. Questo vuol dire una cosa sola: la MotoGP è qualcosa che va affrontata con un percorso di avvicinamento tecnico e fisico. E' qualcosa di complicato, di molto complicato. La Moto2 è qualcosa di più umano, un attrezzo sul quale con coraggio, grinta e classe si può fare bella figura anche al debutto.
A voi cosa piace di più: un motociclismo iperprofessionale e sofisticatissimo come la MotoGP (parente della F1), oppure quello più ruspante come la Moto2?