La Tribù delle 2 ruote
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

La tua passione è anche la nostra!!!


Non sei connesso Connettiti o registrati

Lozej: un ingegnere da corsa!

Andare in basso  Messaggio [Pagina 1 di 1]

1Lozej: un ingegnere da corsa! Empty Lozej: un ingegnere da corsa! Gio Mar 31, 2011 9:24 am

Penna

Penna

Dietro l'inizio di stagione travolgente di Checa c'è la grinta e la professionalità di un tecnico comasco innamorato delle moto e delle competizioni

Fresco di laurea in ingegneria meccanica il primo pensiero è stato lavorare nel mondo delle moto, la prima passione di Marco Lozej. Un anno di esperienza in MV Agusta e dall'Ottobre 2000 in Ducati con una grande responsabilità sulle spalle da gestire: lo sviluppo del modello Moto GP. Lunghe sessioni di prove, una mole di lavoro scientifico fatto di dati e numeri da collimare e, possibilmente, migliorare giorno dopo giorno.
La possibilità di concludere lo sviluppo della 1098 ha trovato Lozej pronto anche senza l'esperienza necessaria delle gare e del ritmo frenetico con il quale doversi misurare durante gli week end intorno al mondo. L'incontro con Carlos Checa è avvenuto a fine 2010 quando lo spagnolo ha preso il posto di Mika Kallio nel Team Pramac.
Due occasioni per altro concluse con risultati meno brillanti di quanto si potesse sperare.

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]

"Il primo contatto con Carlos è stato a fine 2010 nel Team Pramac quando abbiamo affrontato le ultime due gare del mondiale Moto GP.Non è andata benissimo, siamo sinceri, veniva da un'ottima stagione in Superbike e questo aveva creato molta aspettativa intorno a lui. Senza test e con pochissimo tempo a disposizione abbiamo fatto il massimo possibile"

E' lì che è iniziato il rapporto di collaborazione che da fuori sembra perfetto?
"In effetti ho conosciuto una grande persona, uno di quei piloti che sanno fare squadra perché modesti, sinceri e con un grande attaccamento alle persone nel box. Non è un caso che tutti lo stimano e gli vogliono bene, è la base per costruire i migliori progetti"

Veniva da una complicata stagione nel Team Xerox ufficiale dove era ingegnere di pista di Michel Fabrizio. Molte le differenze tra loro?
"Michel è un istintivo, una belva da gara, uno che vorrebbe subito il tempo e che non ha paura di niente. Ha talento, moltissimo, ma deve ancora migliorare nella messa a punto della moto. Se riesce a fare questo piccolo salto può puntare senza mezzi termini al vertice. Carlos è diverso, molto. Ha un approccio metodico, scientifico, ma va detto che lui ha molta esperienza in GP e lì la messa a punto della ciclistica è fondamentale. E' un perfezionista, senza dubbio"

Quale sono i pregi ed i difetti allora?
"Ha saputo creare intorno a sé un gruppo di persone che lavorano serenamente e che gli vogliono bene. E' preciso, non dispersivo e veloce…molto veloce! Il difetto? E' che è sempre alla ricerca del pelo nell'uovo, anche quando non c'è la necessità. Dobbiamo frenarlo alcune volte…anche quando il margine di vantaggio è palesemente consistente"

Veniamo a Donington. Sua la scelta di cambiare tipo di gomma in gara 2?
"Desidero precisare che è sempre il pilota a decidere e con Carlos siamo in una botte di ferro perché ha sempre ben chiara la situazione, anche nei momenti più critici. Dopo gara 1ci siamo confrontati e dati alla mano abbiamo visto che la scelta di un set più morbido ci avrebbe permesso di fare la differenza nelle fasi iniziali per poi gestire il calo fisico della gomma sulla fine. Il resto l'ha fatto il polso destro di Carlos.."

Pensavate di essere lì davanti sino da subito ed essere tra i favoriti al titolo iridato?
"Sinceramente ero sicuro del risultato a Phillip Island perché siamo andati bene nei test e Carlos ama quel tracciato. A Donington no, anche perché su quel tracciato lui ha avuto il terribile incidente che ha rischiato di compromettergli una vita normale. Mi ha stupito anche in questo. Sino dal giovedì ha parlato con noi tutti ed insieme gli abbiamo trasmesso insieme quella serenità che cercava. In gara è stato perfetto"

Chi temete di più?
"Melandri fa paura e Biaggi. Il primo è arrivato qua carico come una molla ed una squadra che vuole confermare la validità nel suo complesso, moto compresa. Max ha vissuto uno di quei week end terribili che nella carriera di un pilota a volte possono accadere, ma non ci illudiamo troppo, tornerà come prima e forse più forte di prima"

Un'ultima domanda. A che punto siamo con la nuova supersportiva di Borgo Panigale?
"Perché non va bene la 1098?..a parte gli scherzi si procede..come è giusto che sia. E' un progetto moderno, nuovo, ma sarà una Ducati, una di quelle che faranno sognare..senza ombra di dubbio"

http://www.latribudelle2ruote.it/

Torna in alto  Messaggio [Pagina 1 di 1]

Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.