Iniziano le danze sul circuito di Losail: Stoner è velocissimo e rifila distacchi pesanti anche al compagno di squadra Pedrosa, col secondo tempo. Segue Barbera, poi Simoncelli, Rossi e Spies. In Moto2 si impone il tedesco Bradl, in 125 il più veloce è Terol.
Doha (QAT) - Non si gioca, non si scherza, si fa sul serio, paurosamente sul serio. E davanti al gruppo c'è uno che non scherza da inizio anno, Casey Stoner.
Il signore dei canguri inizia subito con tempi che sembrano finti dal gran che sono rapidi. Invece è tutto vero.
Infila una raffica di crono che in parecchi vedono solo sui monitor e chiude il libro.
Dietro il fenomeno venuto da Kurri-Kurri e alla sua Honda, la situazione è paurosamente equilibrata. Pedrosa è secondo a 610 e si tira dietro Barbera. Lui, nel dubbio, fa il suo sporco mestiere: stare davanti a tutti i costi, 669 con gomma morbida, poca benza e, soprattutto scia giusta. Chissenefrega, al team Aspar Ducati, giustamente, piace questo podio del giovedì!
Molto concreto il migliore dei nostri, il gagliardo Simoncelli che piace per la concretezza e la facilità con la quale fa segnare tempi interessanti.
Invece quello che ha commosso è il quinto, mister Valentino Rossi, che esce a fine turno con quasi un secondo sulla groppa e, con tanto orgoglio e qualche rischio, porta a casa un quinto posto a sette decimi che sa di sudore e di qualche rischio. Bravissimo, anche perché con la zampata finale si mette dietro Spies e Lorenzo.
Il campione del mondo giustamente ripete che gli manca un secondo ed è vero. Un secondo, una vita in uno sport in cui in 8 decimi ci sono altrettanti piloti. Di questo l'ultimo è Dovizioso, poco in mostra ma sempre impegnato a far della legna dal punto di vista tecnico.
E in casa Honda c'è bisogno di concretezza: dopo averlo detto senza giri di parole, adesso l'HRC ha fatto sapere anche alle squadre di star tranquille, ma che i ricambi ci sono per questa e per la gara di Jerez de la Frontera di inizio aprile. E poi?
La situazione in Giappone è sempre più drammatica e la produttività in un mondo sconvolto dal sisma, dalle fughe radioattive e con acqua ed energia razionate come nel 1945, si è abbassata a livelli bassissimi.
La Dorna ha annullato le celebrazione del 300esimo GP per rispettare il dolore dei nipponici e sta stampando un adesivo che nel paddock tutti porteranno in segno di solidarietà con il Giappone.
1. Casey STONER AUS HONDA 1'55.752
2. Dani PEDROSA SPA HONDA 1'56.362
3. Hector BARBERA SPA DUCATI 1'56.421
4. Marco SIMONCELLI ITA HONDA 1'56.441
5. Valentino ROSSI ITA DUCATI 1'56.479
6. Ben SPIES USA YAMAHA 1'56.493
7. Jorge LORENZO SPA YAMAHA 1'56.586
8. Andrea DOVIZIOSO ITA HONDA 1'56.592
9. Randy DE PUNIET FRA DUCATI 1'56.790
10. Colin EDWARDS USA YAMAHA 1'56.879
11. Nicky HAYDEN USA DUCATI 1'56.910
12. Hiroshi AOYAMA JPN HONDA 1'56.987
13. Loris CAPIROSSI ITA DUCATI 1'57.366
14. Cal CRUTCHLOW GBR YAMAHA 1'57.429
15. Karel ABRAHAM CZE DUCATI 1'57.821
16. Alvaro BAUTISTA SPA SUZUKI 1'58.528
17. Toni ELIAS SPA LCR HONDA 1'59.087
Doha (QAT) - Non si gioca, non si scherza, si fa sul serio, paurosamente sul serio. E davanti al gruppo c'è uno che non scherza da inizio anno, Casey Stoner.
Il signore dei canguri inizia subito con tempi che sembrano finti dal gran che sono rapidi. Invece è tutto vero.
Infila una raffica di crono che in parecchi vedono solo sui monitor e chiude il libro.
Dietro il fenomeno venuto da Kurri-Kurri e alla sua Honda, la situazione è paurosamente equilibrata. Pedrosa è secondo a 610 e si tira dietro Barbera. Lui, nel dubbio, fa il suo sporco mestiere: stare davanti a tutti i costi, 669 con gomma morbida, poca benza e, soprattutto scia giusta. Chissenefrega, al team Aspar Ducati, giustamente, piace questo podio del giovedì!
Molto concreto il migliore dei nostri, il gagliardo Simoncelli che piace per la concretezza e la facilità con la quale fa segnare tempi interessanti.
Invece quello che ha commosso è il quinto, mister Valentino Rossi, che esce a fine turno con quasi un secondo sulla groppa e, con tanto orgoglio e qualche rischio, porta a casa un quinto posto a sette decimi che sa di sudore e di qualche rischio. Bravissimo, anche perché con la zampata finale si mette dietro Spies e Lorenzo.
Il campione del mondo giustamente ripete che gli manca un secondo ed è vero. Un secondo, una vita in uno sport in cui in 8 decimi ci sono altrettanti piloti. Di questo l'ultimo è Dovizioso, poco in mostra ma sempre impegnato a far della legna dal punto di vista tecnico.
E in casa Honda c'è bisogno di concretezza: dopo averlo detto senza giri di parole, adesso l'HRC ha fatto sapere anche alle squadre di star tranquille, ma che i ricambi ci sono per questa e per la gara di Jerez de la Frontera di inizio aprile. E poi?
La situazione in Giappone è sempre più drammatica e la produttività in un mondo sconvolto dal sisma, dalle fughe radioattive e con acqua ed energia razionate come nel 1945, si è abbassata a livelli bassissimi.
La Dorna ha annullato le celebrazione del 300esimo GP per rispettare il dolore dei nipponici e sta stampando un adesivo che nel paddock tutti porteranno in segno di solidarietà con il Giappone.
1. Casey STONER AUS HONDA 1'55.752
2. Dani PEDROSA SPA HONDA 1'56.362
3. Hector BARBERA SPA DUCATI 1'56.421
4. Marco SIMONCELLI ITA HONDA 1'56.441
5. Valentino ROSSI ITA DUCATI 1'56.479
6. Ben SPIES USA YAMAHA 1'56.493
7. Jorge LORENZO SPA YAMAHA 1'56.586
8. Andrea DOVIZIOSO ITA HONDA 1'56.592
9. Randy DE PUNIET FRA DUCATI 1'56.790
10. Colin EDWARDS USA YAMAHA 1'56.879
11. Nicky HAYDEN USA DUCATI 1'56.910
12. Hiroshi AOYAMA JPN HONDA 1'56.987
13. Loris CAPIROSSI ITA DUCATI 1'57.366
14. Cal CRUTCHLOW GBR YAMAHA 1'57.429
15. Karel ABRAHAM CZE DUCATI 1'57.821
16. Alvaro BAUTISTA SPA SUZUKI 1'58.528
17. Toni ELIAS SPA LCR HONDA 1'59.087
Ultima modifica di Penna il Sab Mar 19, 2011 7:13 am - modificato 1 volta.