Andrea Dovizioso non ha il carisma di Valentino Rossi, ma è un bel pilota ed è indubbio che - ritorno di Valentino in Yamaha a parte - ci sia un grande interesse per il suo approdo in Ducati.
Andrea infatti non ha mai detto di avere mezzo secondo nel polso, ma sia in Honda che recentemente in Yamaha è stato apprezzato il suo metodo di lavoro analitico, passo passo.
Dovizioso non ha poi, una guida appariscente, ma è costante ed è indubbio che la casa di Borgo Panigale abbia bisogno di un pilota che negli ultimi anni è stato un punto di riferimento per la sua costanza di risultati.
Per questo motivo c'è grande curiosità attorno al suo debutto in sella alla GP12: Andrea ha guidato le due migliori MotoGP dello schieramento di partenza e perciò sarà in grado di fornire utili finromazioni sulla strada da seguire per lo sviluppo della Desmosedici.
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Andrea infatti non ha mai detto di avere mezzo secondo nel polso, ma sia in Honda che recentemente in Yamaha è stato apprezzato il suo metodo di lavoro analitico, passo passo.
Dovizioso non ha poi, una guida appariscente, ma è costante ed è indubbio che la casa di Borgo Panigale abbia bisogno di un pilota che negli ultimi anni è stato un punto di riferimento per la sua costanza di risultati.
Per questo motivo c'è grande curiosità attorno al suo debutto in sella alla GP12: Andrea ha guidato le due migliori MotoGP dello schieramento di partenza e perciò sarà in grado di fornire utili finromazioni sulla strada da seguire per lo sviluppo della Desmosedici.
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