Il pilota dopo l'incidente a Sepang era già in condizioni disperate ma i barellieri hanno commesso errori grossolani. Non deve più capitare!!!!!!!!!!!!
Le immagini amatoriali, pubblicate su youtube e riprese da Repubblica.it che riguardano i soccorsi a Marco Simoncelli sono agghiaccianti.
I soccorritori mettono il corpo su una barella a cucchiaio (cioè che si apre da sotto) invece di usare quella "spinale" radiocompatibile che quindi può essere portata anche nella sala RX e che immobilizza il traumatizzato. Ma soprattutto il corpo andava immobilizzato usando i cunei e il collare e fermando ("ragnando" è il termine tecnico) con cinghie elastiche il corpo. Il protocollo di soccorso è questo.
Come non bastasse, e lo si nota nel filmato, un barelliere scivola (a 0.25minuti) e Marco sbatte a terra. Quando i barellieri si rialzano, si vede il braccio che penzola e la testa che si muove, cose assolutamente pericolosissime. Alla fine si vede persino il padre di Marco, Paolo Simoncelli che aiuta gli impacciati soccorritori a caricare sull'ambulanza il corpo del ragazzo, dimostrandosi molto più lucido di loro nonostante sulla barella ci sia suo figlio.
Con tutta probabilità usando anche la corretta procedura di soccorso, Marco non si sarebbe salvato, considerando le lesioni riportate nell'incidente. Ma quello che si è visto nel filmato amatoriale fatto a Sepang, e sottolineato dalle urla di disappunto del pubblico, è un esempio di come non bisogna soccorrere un pilota in pista.
La Dorna e la Federazione Internazionale parlano sempre di ricerca della massima sicurezza, ma a Sepang si sono viste cose che pensavamo scomparse da tempo: soccorsi inadeguati e la mancata segnalazione della pioggia durante le prove della Moto2 che sono costate la caduta di Marquez e Smith.
Tutto da rifare, un modo vero per onorare Marco.
clicca qua per vedere il video dei soccorsi
Le immagini amatoriali, pubblicate su youtube e riprese da Repubblica.it che riguardano i soccorsi a Marco Simoncelli sono agghiaccianti.
I soccorritori mettono il corpo su una barella a cucchiaio (cioè che si apre da sotto) invece di usare quella "spinale" radiocompatibile che quindi può essere portata anche nella sala RX e che immobilizza il traumatizzato. Ma soprattutto il corpo andava immobilizzato usando i cunei e il collare e fermando ("ragnando" è il termine tecnico) con cinghie elastiche il corpo. Il protocollo di soccorso è questo.
Come non bastasse, e lo si nota nel filmato, un barelliere scivola (a 0.25minuti) e Marco sbatte a terra. Quando i barellieri si rialzano, si vede il braccio che penzola e la testa che si muove, cose assolutamente pericolosissime. Alla fine si vede persino il padre di Marco, Paolo Simoncelli che aiuta gli impacciati soccorritori a caricare sull'ambulanza il corpo del ragazzo, dimostrandosi molto più lucido di loro nonostante sulla barella ci sia suo figlio.
Con tutta probabilità usando anche la corretta procedura di soccorso, Marco non si sarebbe salvato, considerando le lesioni riportate nell'incidente. Ma quello che si è visto nel filmato amatoriale fatto a Sepang, e sottolineato dalle urla di disappunto del pubblico, è un esempio di come non bisogna soccorrere un pilota in pista.
La Dorna e la Federazione Internazionale parlano sempre di ricerca della massima sicurezza, ma a Sepang si sono viste cose che pensavamo scomparse da tempo: soccorsi inadeguati e la mancata segnalazione della pioggia durante le prove della Moto2 che sono costate la caduta di Marquez e Smith.
Tutto da rifare, un modo vero per onorare Marco.
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