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Ducati 1199 Panigale: la Superbike del futuro

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Ed eccola: si chiama 1199 Panigale e verrà proposta anche negli allestimenti 1199 Panigale S e 1199 Panigale S Tricolore.
A tenere alta l'attesa per la nuova superbike bolognese, le cifre che promettono faville: si parla, infatti, di 195 CV di potenza massima per soli 164 kg di peso a secco, un rapporto potenza/peso che segna un nuovo primato grazie ad un incremento di 25 CV rispetto alla 1198, pur con un peso inferiore di 10 kg.
Esteticamente, la nuova nata è caratterizzata dal doppio gruppo ottico anteriore che integra i condotti di aspirazione, una linea particolarmente snella per il posteriore, con il terminale di scarico posizionato sotto il motore, e vasto uso della tecnologia LED per indicatori di direzione e fanaleria: sulla 1199 Panigale S e Tricolore debutterà, per la prima volta in campo motociclistico, un proiettore anteriore realizzato interamente con questo sistema.

La 1199 Panigale si proporrà come nuovo punto di riferimento tra le supersportive, anche per via degli elevatissimi contenuti tecnologici: l'utilizzo combinato del Ride by Wire, di un evoluissimo ABS sportivo, del controllo di trazione e di nuove sospensioni a gestione elettronica marcate Ohlins (su 1199 S e Tricolore) consente l'applicazione dei Riding Mode Ducati, i programmi di gestione elettronica di sospensioni e motore già utilizzati sulla Multistrada 1200. Sul più esclusivo allestimento Tricolore viene adottato anche il sistema DDA+ (funzionalità GPS per tempi sul giro) e un kit di silenziatori racing in titanio Ducati Performance.

Le nuove Superbike di Ducati saranno disponibili dall'inizio del 2012, prezzo da definire.

Tecnica: ciclistica innovativa

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La considerevole riduzione delle masse che è uno dei biglietti da visita della 1199 Panigale è stata ottenuta innanzitutto grazie alla nuova ciclistica: il nuovo motore Superquadro, dotato di cambio elettronico Quick Shift, è stato incastonato in un inedito telaio monoscocca fissato direttamente alla testa del motore. Questa struttura, nella parte anteriore, alloggia due boccole in alluminio nelle quali sono inseriti i cuscinetti del cannotto di sterzo. Oltre ad assolvere alla funzione classica di telaio, il monoscocca funge anche da airbox: al suo interno sono infatti alloggiati, oltre al filtro dell'aria, i corpi farfallati ed il circuito carburante completo di iniettori.
Al contenimento dei pesi contribuiscono anche l'adozione di un telaietto anteriore in magnesio come sostegno al gruppo ottico e al cupolino, il riposizionamento dell'impianto di scarico (ora è sotto il motore), che ha reso più leggero il telaio reggisella in lega di alluminio, e il nuovo serbatoio in alluminio da 17 litri.
La 1199 Panigale è equipaggiata con nuove pinze monoblocco Brembo M50 a quattro pistoncini, più compatte, rigide e leggere (- 0,5 kg totali), abbinate ai dischi da 330 mm. A richiesta (di serie solo sulla Tricolore) sarà disponibile l'ABS disinseribile di ultima generazione 9ME Bosch che, in modalità Race, consente l'iniziale deriva del posteriore in frenata all'ingresso di curva nell'uso in pista. È inoltre previsto un sistema di rilevamento del "sollevamento del posteriore", attivo in modalità Sport e potenziato in modalità Wet.
La gestione dell'elettronica è affidata alla strumentazione TFT: grafica e informazioni fornite variano in base al Riding Mode (Race, Sport o Wet) prescelto.
I cerchi a 10 razze utilizzati sulla Panigale garantiscono un risparmio di peso di 0,5 kg; la 1199 S e la Tricolore sfoggiano invece cerchi Marchesini a 3 razze forgiati.

Sospensioni evolute

La 1199 Panigale è equipaggiata con la nuova forcella Marzocchi pressurizzata a steli rovesciati da 50mm, testata nell'off-road. La forcella presenta un interasse maggiorato, tipico delle moto da corsa del Mondiale Superbike: grazie a questo accorgimento, anche i dischi freno sono montati in posizione allargata consentendo un raffreddamento ottimale in ogni condizione.
La sospensione posteriore è affidata ad un mono Sachs completamente regolabile, montato lateralmente: così il gruppo è facilmente accessibile per le regolazioni del precarico molla e altezza da terra. Inoltre, l'intero sistema è stato concepito per consentire una regolazione del leveraggio ed ottenere così due diverse caratteristiche della sospensione: da "progressiva" per l'uso stradale con passeggero a bordo, a lineare ("flat"), idonea all'uso in pista.
Sulla 1199 Panigale S e Tricolore compaiono i Riding Mode Ducati: le due versioni sono infatti dotate del sistema DES (Ducati Electronic Suspension) di Öhlins sia all'anteriore che al posteriore. La forcella anteriore Öhlins NIX30 da 43mm e' regolabile elettronicamente in compressione ed estensione mentre la regolazione del precarico e' manuale. Il pacchetto elettronico è completato da un ammortizzatore di sterzo regolabile. La sospensione posteriore Öhlins TTX36 utilizza tecnologia a doppio tubo TTX per consentire la regolazione separata del freno in compressione ed estensione riducendo il rischio di cavitazione in condizioni estreme. Il gruppo è interamente regolabile elettronicamente in compressione ed estensione mentre la regolazione del precarico molla è manuale.
La gestione delle regolazioni delle sospensioni elettroniche è possibile sia tramite i Riding Mode sviluppati dai collaudatori Ducati, sia in modalità indipendente, per consentire al pilota di personalizzare e salvare le proprie impostazioni.

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Va-lentino

Va-lentino

non mi piace molto il posteriore!!! Cool
per il resto pare essere una gran bella moto Ducati 1199 Panigale: la Superbike del futuro 163394

Amsicora

Amsicora

A me piace, anche se l'ammortizzatore orizzontale non si può vedere Rolling Eyes

Fa impressione vedere la testata del cilindro arrivare fin sotto la sella Shocked

Comunque a vederla è davvero bella, e da quel che si dice è potentissima rispetto alla concorrenza oltre che molto leggera, le case stanno facendo un po' di casino perchè temono che il regolamento SBK con una moto così sia iniquo nelle differenze fra quattro e due cilindri, dove questa, con le sue caratteristiche, rischia di mettere in ombra le plurifrazionate Wink

Penna

Penna

dalle foto a me non piace il posteriore!!! Rolling Eyes esteticamente intendo Wink
tecnicamente parlando mi pare avere tutto in regola per diventare il riferimento
per le future sportive! Very Happy
purtroppo queste moto diventano sempre meno sfruttabili per strada! Cool

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5Ducati 1199 Panigale: la Superbike del futuro Empty La Ducati 1199 Panigale senza veli Mer Dic 28, 2011 9:29 am

Penna

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Ci sono molti appassionati che hanno voglia di conoscere, sapere e confrontare la 1199 Panigale con il resto della produzione e con le moto da gara dela stessa Ducati. Vista così come l’hanno presentata, però, è difficile andare a carpire i segreti del suo piccolo telaio monoscocca, ed è per questo che vi pubblichiamo i render ufficiali della moto definitiva e ignuda, direttamente dai programmi CAD di Borgo Panigale.

Vero e proprio pornomotociclismo, la 1199 senza veli appare bella come quando ha su le carene. In Ducati hanno sempre saputo colpire anche da questo punto di vista, ma andiamo a verificare più nel dettaglio la tecnica del mezzo. La vista laterale è dominata ovviamente dal motore, che risulta essere la parte più voluminosa dell’intera moto.

Da questa prospettiva notiamo quanto è sistemato più in alto e avanti rispetto alla 1198 - è più avanti di 32mm e ruotato in senso antiorario di 6 gradi - e quanto questo tenga unita tutta la ciclistica anche dal punto di vista estetico. Il telaio però è l’elemento che più incuriosisce, e solo ora notiamo quanto quest’ultimo è simile al monoscocca già visto in MotoGP sulla GP09 di Casey Stoner e derivate, soprattutto nella parte del cannotto di sterzo.

La versione stradale del sistema airbox-telaio che regge l’anteriore ha una forma leggermente più regolare rispetto a quello da gara, e si infulcra sulle estremità delle due teste. A Rafforzare la struttura si unisce il telaietto per sella e codino che è un piccolo capolavoro, anch’esso in alluminio che abbraccia la testa posteriore fino ad arrivare appena dietro il sedere del pilota, non c’è bisogno di integrarlo troppo al codino perchè si tratta di una moto monoposto. Le pedane del passeggero sono - assieme al fulcro del forcellone - un elemento davvero splendido alla vista, ancorate alla parte posteriore del basamento come tutte le Ducati Superbike degli ultimi anni.

lo scarico cammina basso, e notiamo il disegno dei collettori che vanno a raccordarsi nella parte destra sotto al basamento. La visuale sinistra è invece dominata dalla molla del monoammortizzatore posizionata fra l’estremità del forcellone e il gruppo termico posteriore. Scelta obblicata perchè lo carico basso obbliga il passaggio dei collettori centralmente, fra la ruota posteriore ed il motore, attraversando il forcellone molto più massiccio che in passato.

Una vista dalla distanza invece ci fa capire quanto le dimensioni di questa moto sono compatte. La musa ispiratrice è sicuramente la RSV4, da questo punto di vista, e quanto il lavoro di centralizzazione delle masse sia stato condotto con cura certosina. Sarà da verificare la bontà di tutto questo popò di innovazione, che per una moto stradale ci risulta totalmente inedito, ma nelle competizioni ha già scritto un capitolo, neppure tanto bello a dir la verità. Attendiamo i primi test ufficiali sulla Stock 1000 per giudicare.

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Penna

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Del Superquadro ne abbiamo parlato davvero tanto, e ogni contributo che Ducati rilascia su questo nuovo gioiello tecnologico serve a capire meglio come è fatto il bicilindrico più prestazionale della storia di Borgo Panigale. In questo video possiamo apprezzare un esploso in 3D (troppo veloce, purtroppo) di varie parti come carter distribuzione, frizione, teste e organi di trasmissione.

Il nome è ovviamente dato dal rapporto esasperato tra alesaggio e corsa corta. Rispetto al precedente Testastretta 1198 la potenza è stata incrementata fino a 195 CV a 10.750giri/min, valore di riferimento assoluto per un bicilindrico di produzione, mentre la coppia è stata portata a 13.5kgm a 9.000giri/min e, grazie ai Riding Mode a disposizione del pilota, sarà possibile dosarne l’erogazione in base a stile e condizioni di guida.

Nel contesto altrettanto ipertecnologico della ciclistica 1199 Panigale, questo motore diventerà un vero e proprio masterpiece della produzione italiana. E’ stato progettato con elementi rinforzati su grupi termici e basamento per garantire la rigidità strutturale necessaria per l’utilizzo portante dello stesso. Il semitelaio monoscocca anteriore (che integra l’airbox) è ancorato alle estremità della testa anteriore e posteriore, e lascia al motore stesso il ruolo di sostenere la ciclistica posteriore. Enjoy the video.

clicca QUA per vedere il VIDEO

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